Prima settimana

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Era  passata la prima settimana, tra lezioni di canto e di ballo. Mi ero impegnata il più possibile, non volevo strappare punti a nessuno in modo sleale, se uno dei giudici mi avesse scelto questa settimana sarebbe stato solo per mio merito. Hayley sembrava totalmente cambiata dopo la nostra prima lezione e il mio ballo, era tranquilla, diciamo con gli ormoni a posto. E Lauren come sempre oscillava tra momenti di indifferenza totale con altri in cui anche solo un suo sorriso lanciato da lontano mi faceva capire che almeno per un secondo mi stava considerando. Le lezioni con lei sono state la cosa più strana; magari durante il giorno mi salutava e parlava un po', mentre durante le lezioni diventava più fredda, non so se lo facesse perchè era seria nel suo lavoro o per motivi a me sconosciuti. Fatto sta che Durante le lezioni canto e ballo, e in sala relax potevamo vedere le telecamere riprenderci con attenzione, del resto era parte del programma.

"Finalmente sabato" dico a mezza voce, una volta alzata dal letto. Stavo diventando stranamente mattiniera. Studiavamo così tanto in settimana che arrivavano le 10 e crollavo dal sonno. Almeno il weekend sarebbe stato di relax.

Bussano alla porta nel momento in cui stavo per entrare nel bagno, ero ancora in pigiama con canotta e pantaloncino. Decido comunque di andare ad aprire, un ragazzo con un blocco di fogli in mano e un auricolare, magrolino, mi guarda serio. Doveva essere della redazione,

"Camila Cabello?", io annuisco non capendo  

"Puoi vestirti e seguirmi?", annuisco di nuovo

"Il più presto possibile, per favore", ora la sua voce tremava quasi e mi resi conto dell'urgenza che cercava di nascondere. Anuii ancora, questa volta chiudendo la porta velocemente e spogliandomi in mezzo secondo, dalla fretta non misi nemmeno il reggiseno, infilo jeans e maglia e riapro subito la porta.

"Seguimi", dice lui con passo svelto. Dalla fretta non usiamo nemmeno l'ascensore ma le scale

"Sta succedendo qualcosa di grave? Ho fatto qualcosa?", ormai temevo di sbagliare sempre qualcosa lì dentro, dato che ogni tanto venivo a sapere di qualche regola nuova.

"No, questa volta non sei tu nei guai, ma puoi aiutare", io feci una smorfia come se non riuscissi ancora a capire, ma mi limitai a seguire a passo veloce il ragazzo che sembrava una lucertola per come girava svelto gli angoli dei corridoi.

Notai di nuovo la scritta Direzione, e senza volerlo il mio cuore si agitò. Sentivo il direttore parlare ad alta voce, ma quasi tutte le stanze erano insonorizzate, quindi non sentivo chiaramente le parole. Il ragazzo bussò timoroso.

Aperta la porta vidi il direttore con le braccia piantate sulla scrivania, come se si stesse appoggiando in modo intimidatorio, verso Hayley e Lauren. La prima sembrava guardarlo con diplomazia cercando un punto di incontro, mentre Lauren... Beh, cosa lo spiego a fare. Lei era seduta sulla poltrona con le braccia incrociate e le gambe accavallate, facendo dondolare quella su, con uno sguardo totalmente impassibile, a tratti irrequieto.

Il direttore mi vide e subito sospirò, "Prego entra! Magari riusciamo a  far andare d'accordo America e Russia, senza una guerra fredda!"

Io entro e il ragazzo sparisce dietro la porta, chiudendomi dentro. Scommetto che non vedeva l'ora di scapparsene.

"Cosa succede, direttore?", chiedo timorosa e curiosa, sinceramente tutto mi aspettavo lì dentro ma non di trovare le due cantanti.

"Siediti, prego. Dunque, ho pescato queste due quasi ammazzarsi nel piano dei giudici.", io strabuzzo gli occhi. Il direttore continua, "Perciò ho pregato loro di venire con me  e spiegarmi il motivo della loro lite."

I WANT YOU || CAMRENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora