The Voice on Carpet (parte 1)

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Era incredibile quanto veloci si spargessero le voci, se si tratta di gente dello spettacolo. Lauren in questa settimana ha partecipato a ben tre eventi, ed è stata tartassata dalla domanda: Cosa è successo nell'ascensore? Ed è la prima volta in vita mia che vedo Lauren non rispondere ad una domanda. O meglio, alle domande non ha quasi mai risposto, facendosi uscire frasi rudi o evasive o totalmente fuori contesto, ma non è mai rimasta in silenzio. Quando sentiva quella domanda fissava intensamente l'intervistatore di turno e sorrideva in modo falsissimo.

Con tutti quegli impegni, non ci siamo quasi mai viste, e sinceramente non abbiamo avuto più modo di parlarci molto, dopo quel bacio in ascensore, che era ormai diventato il segreto di me, Lauren e Shawn.

Non passò molto tempo prima che Dinah mi chiamasse, infatti la mattina dopo il nostro bacio, mi vibrò il telefono e la mia amica sembrava impaziente di sapere. Io le spiegai tutto, sinceramente perchè di lei mi fido più di me stessa. Accordammo che lei avrebbe continuato a lavorare sulla ship, dato che ormai era blogger e il pubblico sembrava adorarla, ma che non avrebbe mai rivelato cose della vita privata mia e di Lauren senza il consenso di entrambe.

"Siamo già a venerdì, Shawn, non ti sembra esser volata la settimana?"

"Sinceramente, Mila, no. Troppo lenta, e non vedo l'ora che arrivi il weekend per dormire."

Sembrava effettivamente molto stanco, forse non riusciva a riposare bene ultimamente. So che il mio amico diventa molto irrequieto di notte, se si sente sotto stress, e le lezioni di ballo questa settimana lo stavano agitando molto, dato che cercava di dare il massimo senza molti risultati.

"Dovresti darti tregua, Sha. Non tutti sono ballerini, chi se ne importa!"

"Ma loro non vogliono più bambocci con in mano uno strumento, che sanno cantare e basta, Mila", riprese le parole che dissero a tutti i concorrenti quando ci furono cambiamenti al programma.

"Aaaahh, ma non te la prendere, non sentirti ferito. Saremmo tutti uguali e noiosi, se fossimo tutti degli Justin Bieber. Devi essere te stesso comunque. Non saprai ballare ma sai scrivere cose bellissime e suonare la chitarra, come Justin non sa fare.", lo dicevo in modo davvero sentito e lui sembrò sollevarsi, sospirando.

"Come va con Lauren?"

Io lo fulminai con gli occhi, guardandomi subito attorno, "Shawn, non chiamarla per nome ti prego, ho il terrore che qualcuno ci senta", ed era vero. Stavo iniziando a vivere paranoie, e il fatto che stessi parlando poco con Lauren mi aumentava l'ansia, mi sarebbe piaciuto parlarne con lei, farmi consigliare sul come dovevo comportarmi. In fondo aveva molta più esperienza di me su relazioni segrete e pubbliche, alla fine è sotto i riflettori da sei anni.

"E come vuoi che la chiami!? Pane?!"

"Oh, si... Il pane più carino che io abbia mai visto.", scoppiamo a ridere entrambi nello stesso momento dopo uno sguardo complice.

"Tornando seria... Diciamo che ci stiamo vedendo poco in questi giorni... Quindi..."

"Ti manca", lui imbocca le mie parole

"Ma no...", iniziavo ad imbarazzarmi, cercavo di negarlo anche a me stessa

"Mila...", il suo tono di rimprovero mi fece capire subito che negarlo a me sarebbe stato stupido

"Cristo, Shawn, mi sento una bimba di 5 anni!", mi copro il viso con le mani per nascondere il rossore. Vedo il mio amico guardare alle mie spalle e mi dice qualcosa a denti stretti per non mostrare il labiale.

"Allora ti conviene crescere in fretta, perchè sta arrivando mami.", se non mi avesse allarmato il suo modo di parlare, avrei sicuramente riso alla battuta. Mi sento toccare la spalla con la mano, e sussulto nonostante l'avvertimento del mio amico. Alzo la testa, una Lauren sorridente con gli occhi stretti mi saluta.

I WANT YOU || CAMRENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora