Piano 15

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Dopo che restai chiusa nella mia camera per due ore mi resi conto che stavo sprecando una bellissima giornata di sole. Ma se c'era qualcosa che mi stava letteralmente sul cazzo era quando qualcuno fa la parte di volersi spiegare e poi sparisce, lasciandoti con i tuoi dubbi. E Lauren l'aveva fatto. Poteva evitare di corrermi dietro chiamandomi e poi non venirmi a cercare sul serio. Si stava comportando da falsa.

Lottai contro me stessa, alla fine il mio istinto ebbe la meglio. Fanculo, se non è venuta lei, la costringerò io a parlarmi.

Uscì dalla stanza decisa, entrando in ascensore. Spinsi il bottone per il piano 15. Cos'altro poteva andare peggio? Volevano dipingermi da ribelle? Allora gli do modo di farlo.

Vidi una scritta con il nome della cantante, quella doveva essere la sua stanza. Busso e aspetto, nessuno mi risponde, sento solo leggeri rumori. Forse era sotto la doccia. Aspettai pazientemente per due minuti, appena avverto dei passi, provo a ribussare. Questa volta sembra avermi sentito. Apre la porta con un'espressione tranquilla, e appena posa gli occhi su di me li sgrana tirandomi dentro camera sua.

"Ma sei impazzita?!", il suo sguardo era preoccupato, aveva addosso solo un asciugamano ed era tutta bagnata. Forse non avrei dovuto disturbarla ora, tanto più che una parte di me iniziava ad imbarazzarsi davanti a lei in quel modo.

"Dovevo parlarti, dato che tu fingi di volerlo fare solo per sembrare un'eroina."

"Non ho finto nulla, ho provato a fermarti ma il direttore mi ha detto di rientrare per firmare i moduli. Sarei venuta dopo una doccia, posso avere la libertà di lavarmi?"

"Certo, come no.", dissi indispettita e con le braccia conserte.

Lei mi guarda aspettando che io le facessi domande. Dopo qualche secondo, dove cerco di mettere in ordine il cervello, faccio la prima domanda

"Perchè mi hai chiamato Camz?", lei aggrotta le sopracciglia non aspettandosi questo tipo di domanda e io stessa mi sarei presa a schiaffi. Con tutto quello che è successo la prima domanda doveva essere la più stupida?

"Mi è venuto... Non vuoi?", io la guardo

"No, puoi chiamarmi come vuoi..", mi prenderei letteralmente a schiaffi. Cazzo, Camila come fai ad essere così cretina quando si tratta di lei? Dille che sei incazzata! Dille che è una stronza perchè ti ha trattato male! E dille anche che non può chiamarti Camz, dimostra un po' di pugno di ferro!

Lauren sorride lievemente e si scosta i capelli bagnati. "Allora, cosa volevi chiedermi?"

"No, Lauren sei tu che devi spiegare a me molte cose!"

"Ascolta, non c'è nulla da spiegare. A te va bene se passi nel mio team? Sarò la tua coach."

Il mio cervello era andato lì con mille intenzioni combattive, ma improvvisamente era come se non ricordassi più nulla. I neuroni si connettevano solamente per rispondere alle sue domande. E quest'ultima domanda mi sembrò bellissima, come un sogno che si realizza.

"S-sì, mi fa piacere...", adesso iniziavo anche a distrarmi perchè Lauren aveva iniziato a girare per la stanza alla ricerca dell'intimo e una volta trovato si mise di spalle a me e indossò le mutande, sempre coperta dall'asciugamano. Per il reggiseno si lasciò cadere l'asciugamano di dosso, ovviamente restando sempre di spalle a me. Potevo vedere la sua schiena e il suo sedere. Era quasi nuda davanti a me e stavo per svenire. Non capisco perchè lei mi faccia questo effetto.

"Perdonami se mi vesto davanti a te, ma sono in ritardo per un evento. E tu sei nel posto sbagliato. Se ti trovano qui di fanno il culo, lo sai?"

I WANT YOU || CAMRENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora