Belive 27

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"Voglio solo che lei stia bene, perché quando ti importa di una persona fai ciò che è meglio per lei anche se è la cosa peggiore per te."

— New girl

Nuovo medico.

Nuovo studio.

Nuova segretaria.

Nuovo tutto.

Ormai avevo passato la maggior età da un pezzo e mi ero finalmente convinta ad andare da un ginecologo piuttosto che fare la classica ecografia addominale.

Prima di Londra, avevo fatto un check up completo onde evitare qualsiasi problema di salute essendo che lì non sapevo neanche dove trovarlo un medico.

Dopo che attesi un'infinità di tempo nello studio privato, quasi non mi accorsi che la segretaria aveva pronunciato il mio nome.

Per un attimo ero rimasta perplessa convinta che stessi sognando. Poi mi aveva fatto un cenno verso il corridoio di sinistra e allora avevo capito che dovevo muovermi perché dopo due ore di attesa era il mio turno.

Una volta che avevo aperto delicatamente la porta dell'ufficio, mi ero sorpresa di avere davanti un uomo sulla quarantina, con i capelli grigi spettinati e gli occhi che avevano il colore di un chicco di caffè. Appena mi vide si alzò elegantemente e mi porse la mano affusolata piena di bracciali.

«Stella, piacere. Io sono il Dottor Giorgio Valluzzi» Si presentò e iniziò a farmi una serie di domande che per me erano nuove.

Ultima mestruazione? ogni quanto ti viene? è regolare? soffri di dolori addominali? perché sei qui? quale ovaio ti hanno asportato da piccola, il destro o il sinistro?

Dopo aver cercato di rispondere a queste domande in modo più accurato possibile prima di farmi accomodare sul lettino bianco per i pazienti e inizia la solita routine vicino allo schermo. Vedo il mio addome come fosse una gonna e sin da piccola questa cosa mi ha fatto sempre ridere.

Trattengo comunque la risata per non muovere il ventre mentre la sonda fredda inizia a tracciare delle linee sulla mia pancia.

«Allora...L'ovaio sinistro non lo vedo. Quindi confermiamo l'asportazione dell'operazione avvenuta anni fa. Inoltre...Ecco quello destro. Vedi?» mi indica un punto sul monitor dove vedo un cerchio e annuisco piano.«Questo è quello destro. Quello buono che ti servirà per una gravidanza futura.» pressa un po' su quel punto con la sonda affondandola nella mia pelle.

Dal buco che avevo capito fosse il mio ovaio, esce improvvisamente un altro cerchio. Molto più piccolo. Ma c'è. E' lì. Nell'ovaio.

Il Dottore schiude la bocca e inizia a pressare e a muovere impercettibilmente la sonda. Poi con alcuni movimenti del mouse, prende le dimensioni e il diametro.

Si alza e mi dice di rivestirmi, si siede sulla sua poltrone e inizia a scrivere mentre io provo a rimanere più calma possibile e d'un tratto mi dimentico tutti i movimenti meccanici che fa il nostro corpo.

Quindi prendo un sospiro e mi concentro.

Come strappare la carta dal rotolo, pulirmi dal gel bluastro, poi mi alzo di più i jeans e abbasso la maglia mentre controllo il mio respiro.

Mi siedo e gli resto di fronte in silenzio mentre continua a pigiare alcune lettere sulla tastiera.

«Allora.» preannuncia mentre mette avanti un foglio con le fotografie ecografiche.«Questo è il tuo ovaio.» fa un cerchio su esso con la penna.«E' questo è una massa. Non sappiamo ancora cos'è quindi ho bisogno di sapere se non è qualche...Diciamo avanzo del ciclo mestruale. Magari è solo un follicolo»

Come fiori sull'asfaltoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora