Salimmo al piano di sopra dove c'era un letto e dei mobili. Newt aprì un cassetto ed estrasse una maglietta pulita porgendomela.
"Tieni prendila, la tua è tutta sporca."
La presi un po' titubante e gli rivolsi un sorriso. Poi prese anche un grosso asciugamano bianco e uno più piccolo. "Prendi anche questi, usa il più grande per..." lo interruppi: "Hey Newt so come usarli tranquillo".
Ridemmo insieme e uscimmo dal Casolare.Dietro all'edificio c'era una porticina che conduceva ad un lungo corridoio con delle docce e delle tende. Presi postazione nella più lontana dall'entrata, mi spogliai ed entrai. Newt urló qualcosa e riuscì a capire solo "resto qui" e "non entri nessuno". Feci spallucce e mi lavai velocemente.
Ne avevo veramente bisogno, il getto d'acqua freddo era piacevole più di quel che pensavo. Iniziai a vagare nella mia mente, pensai a quel che doveva essere la mia nuova vita e ai miei nuovi "coinquilini", se i radurai si potevano definire così. Chiusi l'acqua e uscì dalla doccia, avvolgendomi prima l'asciugamano gigante sul corpo poi quello piccolo sui capelli.
"Newt sono uscita, mi vesto e arrivo." Sentii il suo "okay" e altri versi di uno che si era appena svegliato. Forse non sono stata molto veloce, ops. Dopo essermi vestita e aver fatto una lunga treccia, mi avvicinai a Newt che non si era ancora accorto della mia presenza. Così decisi di fargli uno scherzo: mi nascosi nella doccia più vicina a lui, presi il doccino con una mano mentre l'altra l'avvicinai al rubinetto. Lo chiamai mentre aprivo la tenda. Si giró velocemente "Pivella hai fatto? ... oh beh si.. aspetta cosa credi di fa..."
A quelle parole aprii il rubinetto bagnandolo tutto. Lo chiusi pochi secondi dopo quando ebbi conferma che era totalmente bagnato. "Oh no... questa me la paghi..." disse con un sorrisetto. "No daii mi sono appena asciugata! Su ammettilo ti ho fatto un favore... eri tutto sporco" risposi ridendo a crepapelle. Speravo mi perdonasse. "Va bene ti lascio in pace solo perché stasera c'è la festa per il tuo arrivo e non voglio farti perdere tempo."
Festa? Per me? Se non fosse per il labirinto e i dolenti questo posto non sarebbe male.
"Festa? Davvero fate questo per me?" chiesi euforica. Newt rise e rispose "Calmati fagiolina, facciamo una piccola festicciola ogni volta che arriva un novellino."
Ah... va bene dai mi sarei divertita lo stesso, in fondo è sempre una festa.
Gli porsi l'asciugamano e lo aiutai a togliersi l'acqua dalla faccia e dai capelli, poi lo accompagnai nel casolare per mettersi vestiti puliti e asciutti.
"Newt io vado a farmi un giro, ci vediamo. Ah e grazie per la maglia." gli rivolsi un sorriso amichevole. "Non c'è di che, adesso sei libera... ricordati che da domani si lavora!" anche lui sorrise, poi me ne andai.Il cielo si stava facendo scuro e inizió a comparire qualche stella. Notai a nord la stella polare. La più luminosa e la prima a brillare nel cielo notturno. Non so perché ricordi quelle cose. Peró non avevo la più pallida idea di chi me le avesse insegnate o con chi avessi visto un cielo stellato prima della radura.
Ero seduta sul prato quando vidi Newt uscire dal Casolare e dirigersi verso quella che dovrebbe essere la cucina, infatti era ora di cena. Non avevo molta fame quindi decisi di starmene lì seduta a osservare il cielo. "hey ragazzina, non vieni a cenare" una voce familiare mi parló e così fui costretta a distogliere il mio sguardo dalle stelle per vedere chi fosse il mio disturbatore.
"Bè vale la stessa cosa per te... sei venuto da me al posto di andare a mangiare." Era Ben, il velocista che mi salutó quel pomeriggio. Mi rivolse un sorriso e si sedette vicino a me. "Scusa se ti disturbo, ho mangiato qualcosina dopo essere tornato dal Labirinto, Frypan con noi velocisti è molto gentile, sa che abbiamo sempre fame." disse il ragazzo fissando il cielo e mantendendo sempre il sorriso. "Immagino che Frypan sia il cuoco." dissi sempre guardando in alto.
"Perspicace la ragazza, oltre che bella sei pure intelligente."
A quel punto giró lo sguardo verso me e io feci lo stesso verso di lui. Diventai tutta rossa e per cambiare argomento gli porsi la mano e dissi "Piacere sono Meg".
Non sembró accorgersi del mio rossore e strinse la mia mano con una salda presa.
"Io sono Ben. Come ti trovi qui nella Radura? Bene spero." Lasciai la sua mano e tornai a osservare il cielo.
"Oh ehm fino ad adesso mi trovo bene, se non fosse per i rumori meccanici e gli strilli continui dei dolenti... ma si mi trovo bene." lui invece continuava a fissarmi con quel sorriso stampato in volto. Cavolo era proprio bello. Scossi la testa e rimossi quei pensieri, poi continuai "Non so come tu faccia ad entrare là dentro, hai molto coraggio."
Fece una piccola risatina e poi disse "Ce ne è voluto di tempo per trovare coraggio ma adesso sono felice di averlo. Ma non pensare che io e tutti gli altri velocisti non abbiamo paura... anzi... ci sploffiamo addosso ogni volta che entriamo là dentro" risi assieme a lui. Era divertente parlare con Ben ma qualcosa ci interruppe. "Hey pivellina ti ho cercato per tutta la mensa e non c'eri, mi chiedevo se... oh scusatemi ho interrotto qualcosa?"
Io e il velocista ci voltammo all'unisono e osservammo Newt che ci guardava imbarazzato. "No Newt tranquillo, stavo per dire a Ben che sarei andata a cenare. Venite?" domandai ai due ragazzi. "Io ho già cenato ma ti posso accompagnare." rispose Newt.
"Tranquillo capo, sto io con lei, non ti disturbiamo." Contradisse Ben. Mi diede una pacca leggera sulla schiena e inizió a camminare, io lo seguì dopo aver salutato Newt.
Non lo avevo mai visto con quell'espressione rattristata.
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Ciao pivelli!
Come va?
Auguri di buona Pasqua e Pasquetta!💓
Come avete festeggiato ieri? Io andando a pranzo fuori🍕
Vi piace questa storia? Fatemelo sapere commentando e mettendo la stellina💓
-fededima14
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Maze Runner- The star
Fanfic[non completato e non revisionato] 1 della trilogia: the star, the sun, the moon. Rumori striduli e un forte suono di sirena. Erano le uniche cose che Meg riusciva a sentire. Era tutto buio e non riusciva a capire dove fosse. Non ricordava niente a...