Capitolo 17

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Stavano facendo il famoso tour della radura da più di 1 ora.
Con me non era durato così tanto. Forse era successo qualcosa. O forse gli aveva mostrato qualcosa che a me non poteva mostrare. E perché farlo vedere ad un ragazzino di 14 anni e non ad una ragazza di 17?
Ero sulla torre a cercare Alby e Chuck girovagare per il campo ma sembravano scomparsi.
L'ultima volta che li avevo visti erano davanti ad un grosso albero davanti le facce morte.
La curiosità si stava piano piano diffondendo nel mio cervello, penetrando nelle zone più piccole, cercando di sconfiggere la pigrizia, che regnava quasi sempre nel mio corpo.
Ero appoggiata alla ringhiera spessa di legno, facendomi accarezzare dal leggero venticello che soffiava.
Le scelte erano due: o rimanevo lì a far niente ad aspettare l'ora designata da Newt, oppure di andare a chiamare quest'ultimo per cercare i due radurai smarriti.
Chi vinse la guerra? La curiosità.
Mi alzai di scatto e scesi velocemente dalla torre, dirigendomi alla fattoria da Newt.
Il ragazzo stava gettando del concime nella terra con attenzione e precisione: sapeva fare bene il suo lavoro.
I lunghi capelli biondi caddero sulla fronte svariate volte e lui continuava a portarseli indietro con una pettinata.
Le guance, come sempre, erano marroni come la terra.
Anche la sua cannottiera rossastra era piena di macchie di terra.
Il sudore faceva brillare la sua pelle chiara, nonostante le svariate ore trascorse sotto il sole.

"Newt!" Urlai mentre mi avvicinavo sempre di più a lui.
Alzó lo sguardo verso il suo nome e appena mi riconobbe buttò per terra la busta di concime e si sedette a terra stanco, come se stesse usando il mio arrivo come una pausa dal lavoro.
"C'è qualcosa che non va pivella?" Domandò. Era da molto tempo che non mi chiamava così. Era piacevole sentirsi a casa e essere chiamata come un raduraio.
Ma quello che mi colpii di più fu la sua domanda: come sapeva che qualcosa non andava bene?
Mi tornò in mente i primi giorni nella radura in cui lui mi leggeva sempre nella mente, era una persona magica. In tutti i sensi.
Quando finalmente gli stetti di fianco gli dissi: "Come fai a sapere che qualcosa è andato storto?"
"Si capiva dalla tua espressione. Su raccontami." Rispose.
Incominciai a parlare di ciò che avevo visto e della loro scomparsa.
"Non preoccuparti pivella, saranno andati a visitare il cimitero. Torneranno presto."
Dopo aver recuperato le forze, si rialzò in piedi e si rimise al lavoro, continuando a spargere il concime.
Mi guardai intorno sperando di vedere i due ragazzi da qualche parte, ma niente. Erano spariti.
Cercai di rilassarmi, magari Newt aveva ragione.
Mi soffermai a guardare l'orologio che il biondino teneva al polso.
Segnava le 18:45. Tra meno di un quarto d'ora sarebbero dovuti arrivare i velocisti.
In quel mese stetti lontana dai velocisti e dal labirinto, forse per non dover parlare o incontrare Ben.
Anche se quelle mura grigie continuavano ad attrarmi a loro. In quel mese ci stavo riuscendo.
Tornai a pensare all'ora. Alle 18 avrebbero dovuto finire il giro della radura, avrei dovuto accompagnare Chuck al casolare per farsi una doccia, trovargli un posto dove dormire, insegnargli qualcosa.
Invece dovevo stare ferma ad aspettare. Ma io non riuscivo a farlo. Dovevo fare qualcosa subito.

"Newt sono quasi le 19 e circa un ora fa dovevano essere tornati, per di più non sono rientrati nemmeno i velocisti." Dissi rivolgendomi arrabbiata a Newt, che mi stava evitando totalmente.
Si giró squadrandomi con indifferenza: "Torneranno."
No, lo sentivo. Non sarebbero tornati. Era successo qualcosa.
Caspio me lo sentivo nelle ossa, nel sangue. Qualunque parte del mio corpo mandava al cervello l'impulso di avere paura di ciò che stava succedendo.
"E se non dovessero tornare?"
"Torneranno."
Questa volta non mi guardó neanche in faccia. Continuava a spargere concime e mi chiesi se fosse infinito.
Odiavo quelle risposte. Newt era in ansia, aveva molta più paura di me. Ma nonostante ciò cercava di rimanere calmo, di essere forte e non pensieroso.

Questa volta non avrei contato su qualcuno.
Ero sola, nessuno voleva darmi una mano a ritrovare Alby e Chuck.
Ma ci fu quel rumore. Il rumore che mi aveva fatto sobbalzare così tante volte, che ormai vivevo nella paura.
I rumori striduli dei meccanismi e i gemiti lontani dei dolenti avevano perforato l'aria. Tutto seguito da un tonfo. Quel tonfo che ci teneva al sicuro. Ci faceva sentire protetti.

I velocisti erano appena rientrati.
Minho fu l'ultimo questa volta.
Mi diressi a passo svelto da lui, avevo bisogno di parlargli. Forse mi avrebbe dato ascolto, mi avrebbe aiutato a cercarli dato che nessuno si era sprecato di farlo.
Neanche Newt.
Appena me lo ritrovai di fronte gli dissi: "Ho bisogno di parlarti."
Aggrottò la fronte: "Cosa c'è fagiolina?"
Lo presi per mano e cercai di trascinarlo ma si oppose.
"Prima di tutto devi collaborare. Ti fidi di me?"
Staccò la mano dalla mia e mi guardó stranito.
"Senti fagiolina, non so cosa ti sia preso, ma non farei niente con te chiaro? E Newt mi ucciderebbe se venisse a sapere che noi due.."
"Cosa!?" Lo interruppi. "Minho cosa ti è saltato in mente! Volevo solo parlarti."
"Ah... scusa fagiolina. Ho sbattuto contro un ramo. Perchè mi stavi portando via allora?"
Mi girai verso le facce morte: "Lì dentro ci sono Alby e il nuovo arrivato, Chuck. Non escono più da un'ora. Penso sia successo qualcosa di strano."
Continuava a non capire, mi guardava interrogativo e si massaggiava la testa svariate volte.
"Si saranno riposati da qualche parte. Alby conosce a memoria le faccemorte, non si perderebbe mai e... non c'è niente di preoccupante là dentro."
Sbuffai e gli presi di nuovo la mano.
"Ti fidi di me?"
Titubante guardó la nostra presa, poi me.
"Si ma non del tuo sguardo."
Sorrisi, e continuai: "Bè credo proprio che tu ti debba fidare."
Iniziai a trascinarlo verso il fitto bosco davanti a noi.
"Hey dove stai andando, che vuoi fare?!" Domandò Minho non opponendosi.
Lo lasciai e mi fermai guardandolo negli occhi. I suoi occhi orientali marroni scuro diffondevano sicurezza e divertimento.
"Ho un piano."
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Tatatatatat!
Che piano sarà?
Ricordatevi di leggere il capitolo precedente (che non è un capitolo ma okay.)
Mettete la stellina se vi è piaciuto!💓
-fededima14

Maze Runner- The starDove le storie prendono vita. Scoprilo ora