Siamo nel nostro alloggio con i ragazzi, Mechi a quanto pare ha fatto conquiste perchè sta sempre vicina a Xabi, Lodo osserva Diego da lontano ma quei due non riescono a parlarsi per l'imbarazzo, Cande e Ruggero sono in cucina a preparare dei biscotti, loro due sono l'amore, quello vero, lui la guarda sempre in quel modo, a guardarli penso al mio ragazzo, è da una settimana quasi che non ci vediamo, so che a lui non va molto a genio che io stia qua, difatti non è mai venuto a trovarmi in università. << Ehi Tutto ok? >> domanda Jorge sedendosi vicino a me sul divano, indossa un cappellino e io lo guardo, << Perché fissi il mio cappello? >> mi guarda incuriosito, << Perché anche io ne ho uno uguale >> rispondo << Quindi a te piacciono i cappelli! >>, << Perché è un reato? >> chiedo con una faccia buffa e lui ride << No assolutamente ma vedi qui dentro sei l'unica che ho mai visto con un cappellino >>, << Ovvio perché io non sono come le altre >> e alzo le spalle, << E' vero >> risponde lui, quelle parole sembrano più un complimento che una critica, poi ci uniamo hai discorsi degl'altri e continuiamo la serata. I ragazzi sono andati via e noi rimaniamo sole, << Ehi Tini! >> mi chiama Lodo, << Oh no! Anche tu, ho già detto che non voglio che mi chiamate Tini >>, << Perché? >> chiede Cande, << Perché no >>, << E su dai Tini >> Lodo si blocca e poi si mette a ridere, << Ormai ti chiameranno così facci l'abitudine >> si affianca a me Mechi e mi guarda sorridendo << E poi è carino, chissenefrega se te l'ha dato Jorge >> continua lei, << Non è per quello >> dico, << Si invece, ti dà solo fastidio che sia stato Jorge a darti quel nomignolo >> si gira e va verso la sua camera, le ragazze mi guardano, << Cosa c'è? >> sbotto, << Nulla è che Mechi ha ragione >> mi risponde Lodo, << Oh facciamola finita chiamatemi come vi pare tanto è inutile discuterne >> dico e vado in bagno a farmi una doccia. Sono sotto l'acqua, mi sento nervosa, ogni volta che tirano fuori questi discorsi di ciò che succede tra me e Jorge io vado nel pallone, non lo sopporto eppure sento qualcosa in lui che mi fa credere che non sia così come si mostra, poche anzi rare volte andiamo d'accordo. Dopo quattro ore di lezione esco dall'aula e vado al bar a prendermi una spremuta, << Eccoti qua, TINI >> sento la voce di Jorge dietro di me e mi volto, alzo gl'occhi al cielo << Che vuoi? >> gli dico per poi fissarlo negl'occhi, ed è il più grande errore della mia vita, per un secondo il mio cuore si ferma poi riprendo coscienza di me stessa, << Mia madre mi ha chiesto di portarti questi, ha detto che li devi firmare e poi riportarglieli >>, << Ah ok >>, fisso Jorge e lui fissa me senza dire una parola, << Ciao Amore mio >> mi volto e vedo Mathias, vedo il volto di Jorge fare un sogghigno e io guardo Mathias e poi lui a fasi alterne, << Ciao amore >> dico sorridendo e lo abbraccio, << Che ci fai qua? >>, guardo storto Jorge come per dire di andarsene e invece lui sta lì appoggiato al bancone a guardarci, << Siccome dici che non ti vengo mai a trovare ho deciso di farti una sorpresa >> risponde Mathias, << Carino >> dice Jorge con un tono un po' sfottente, << E tu sei? >> Mathias lo guarda un po' storto, << Jorge Blanco >>, il mio ragazzo guarda me, << E' il figlio della direttrice mi ha portato delle cose da firmare >> parlo io << Ehi sono anche un tuo amico >> ribatte Jorge sorridendomi, << Si, certo >> dico io, Mathias non sembra contento anzi dal suo volto si nota tutto il fastidio che gli da Jorge, << Beh io vado >> continua Jorge << E' stato un piacere, ci vediamo Tini >> mentre passa in parte a Mathias gli mette una mano sulla spalla << Hai una ragazza eccezionale >> gli dice a bassa voce e poi si allontana. Mathias mi guarda, << Tini? Cosa vuole quello da te? >> chiede mentre ci dirigiamo verso il mio appartamento, << Nulla >> dico poco convincente, << Ci prova con te? >>, << Cosa? NO! >> quasi urlo, << Mi sembri nervosa >> continua lui << C'è qualcosa tra di voi? >>, << Ma senti quello che dici >> dal nervoso aumento il passo, << Ehi >> mi afferra per la mano, << Cosa c'è che non va? Se lui ti dà fastidio, basta che me lo dici e ci penso io >>, << No non mi dà fastidio ok? Mi dà fastidio che tu pensi a certe cose >>. Lo porto nel nostro alloggio e gli presento le ragazze, c'è un po' di silenzio tra di noi per la discussione e le ragazze fanno facce strane, quando mi saluta e se ne va iniziano le mille domande, << Hai un bel ragazzo, ma... Che è successo? >> chiede Lodo, << Già, non sembra il tuo ragazzo >> continua Cande, allora spiego quello che è successo, << Oh Jorge è sempre il solito, non l'ha fatto per cattiveria è solo che lui entra in competizione >>. Esco dal mio appartamento, nervosa e arrabbiata, << Dove vai? >> serto urlare Mechi, dopo poco sono davanti all'appartamento dei ragazzi e busso, quando la porta si apre vedo Jorge << Proprio te cercavo >> lui si scansa e mi fa passare, chiude la porta e noto che non c'è nessuno, << Come hai potuto? >>, lui mi guarda confuso << Fare cosa? >>, << Fare così davanti al mio ragazzo, senti non so come funzionino le cose per te, ma lui già è preoccupato del fatto che io sia qui e se tu poi ti comporti in quel modo davanti a lui è peggio >> sbotto, << Perché non si fida di te? >> io lo guardo sbalordita, << Certo >> dico guardandolo storto, << E allora che problemi ha? >> domanda, << Che problemi hai tu Jorge! >> ci fissiamo per qualche secondo e ancora una volta guardandolo dritto negl'occhi mi passa la voglia di arrabbiarmi con lui, << Senti >> dice lui avvicinandosi lentamente a me e sento il mio respiro accorciarsi << Se lui si fida vuol dire che sa che se qualcuno ci prova con te tu lo respingi giusto? >>, << Si ma non è facile per lui come non lo è per me, crede che io qua possa trovare qualcuno migliore di lui e con più soldi è per questo che non sta tranquillo >> mi riprendo un attimo e faccio un passo indietro per aumentare la distanza << Quindi lasciami in pace Jorge, non mi importa se siamo amici o cose così tu non puoi fare queste cose >> dico e esco dalla sua stanza.
Vado nell'ufficio della direttrice per portargli i documenti che ho firmato, busso piano e lentamente apro la porta, << Prego entri signorina, la direttrice arriverà subito si accomodi nel suo ufficio >> dice la voce di una donna seduta ad una scrivania, deve essere la sua segretaria. Entro nell'ufficio ed è molto grande, la scrivania è fatta di legno scuro, grande, le pareti sono bianche e i mobili tutti di marrone scuro. Sulla scrivania c'è una foto, di una famiglia, la fisso per un istante, ci sono la madre, il padre, una bambina abbastanza grande e un bambino piccolo dagl'occhi verdi, vedere Jorge così piccolo e innocente mi strappa un sorriso, ma pensare a come è ora faccio un ghigno strano. La porta si apre e la signora Martinez entra, nota che sto guardando la foto sulla sua scrivania << Ah sono tutti belli e deliziosi da bambini ma poi crescono >> e sospira per poi ridacchiare << Siediti pure Martina >> dice lei mentre si mette dietro alla sua scrivania e si siede difronte a me, << Allora come ti trovi? >> domanda mentre afferra le carte che gli passo, << Bene >> dico sorridendo, << Sicura? Nessun problema Martina? >> chiede socchiudendo gl'occhi, << Si davvero, c'è la faccio >> rispondo cambiando espressione << io voglio stare qua >>, << Lo so, credimi Martina che lo so, ma Jorge mi ha detto quello che è successo, dovresti venire a dirmelo, non accetto questi comportamenti nella mia accademia >>, << Jorge non doveva dirglielo, se lo avrei voluto l'avrei fatto io >> dico arrabbiata, << Non arrabbiarti con lui, ha fatto la cosa giusta >> dice dolcemente e pacata, << Si ma siccome è già dura stare qua non volevo sembrare la ragazza che va a piangere dalla direttrice per uno stupido problema >> dico tranquillamente, << Sei davvero forte Martina, tua madre sarebbe orgogliosa di te >>, << Lei come la conosce? >> domando, << Andavamo a scuola insieme, una ragazza fantastica quasi quanto te >> e mi sorride, << Non sei sola qui Martina, non pensare che qui nessuno stia dalla tua parte perché non è così, io ti appoggio, tutti gl'insegnati ti appoggiano ed è questo che conta, non cosa pensano dei ragazzi che non hanno ancora avuto esperienze di vita, tu le hai avute, tu sei quella che qui ha qualcosa da dare, da insegnare e tutti quelli che ora ti deridono un giorno ti ricorderanno e penseranno che forse loro erano solo degli stupidi >>, io la fisso e ascolto le sue parole << Lo so, non è comunque facile stare qui e essere quella fuori luogo , ma io ce la farò comunque >> sorrido piano mi alzo e esco dall'ufficio. Cammino velocemente nei corridoi e sento qualcuno rincorrermi, << Ehi ferma >> dice Jorge, << Oddio tu non parlarmi proprio >>, << Scusa io non volevo creare problemi a te e al tuo ragazzo >> dice << Io... >> alzo la mano davanti alla sua bocca, << Perché fai così? >> domando arrabbiata << La devi smettere di impicciarti in tutte le mie cose, ho appena parlato con tua madre e tu sei andato a dirgli quello che è successo? >>, << Doveva saperlo, deve sapere cosa succede in questa accademia! >> allarga le braccia lui, << Senti ti prego stammi lontano o almeno lasciami in pace, io mi arrangio da sola >>. << Ehi come ti permetti di parlare così a Jorge? >> dice la voce di una ragazza dietro di me, mi volto e la guardo, eccola qua la classica ragazza snob, credo che i suoi vestiti costino più della mia casa, << Tu chi sei per parlargli così? >>, << Oh ti prego Ilaria stanne fuori >> borbotta Jorge, << Non ti preoccupare >> dico facendo un passo verso di lei << Non tocco il tuo Jorge >>, lei mi osserva bene << Oddio! Tu sei la ragazza della borsa di studio >> passa dal guardare me a guardare Jorge << Perché parli con gente del genere >> dice lei, io faccio un sospiro sorridendo e scuotendo la testa << Già Jorge perché parli con persone come me >> dico, mi volto e me ne vado mentre lui continua a fissarmi.
Entro nella mia camera, dopo la litigata con Jorge e l'incontro di quell'oca starnazzante, << Ehi che faccia! >> dice Mechi che è seduta su uno degli sgabelli della cucina, << Non parliamone >> dico, << E invece si! >> si alza viene verso di me e mi prende a braccetto, mi fa sedere sul divano e mi guarda con quei suoi occhi da cerbiatta << Allora raccontami, ti sentirai meglio Tini! >> io la guardo storta << Scusa ma piace anche a me chiamarti così! >> e alza le spalle, io sorrido, gli racconto in grandi linee cos'è successo, << Sai Martina >> mi guarda e nel suo volto vedo qualcosa di triste << Io ti capisco, davvero! Mio padre era un giovane e ricco ragazzo e si innamorò di mia madre che... bè lei era semplicemente la cameriera del suo ristorante preferito, i genitori di mio padre non approvavano questa cosa ma pensarono che era solo una cosa passeggera, quando mia madre comunicò a mio padre che era incinta di me, lui la lasciò, senza lasciargli più nulla, io non so chi sia mio padre, non l'ho mai voluto sapere. Io e mia madre abbiamo vissuto fino ai miei 13 anni senza nulla, a scuola tutti mi prendevano in giro ma io non ero come te, io mi nascondevo nei bagni, negli stanzini delle scope per non essere presa in giro, poi un giorno mia madre mi porto a mangiare un gelato e io correndo lo faci cadere sopra un signore seduto ad un tavolo, ben vestito, con il suo orologio costoso è da lì che la mia vita cambiò, lui si innamorò di mia madre, le chiese di uscire e ora sono felicemente sposati >> Mechi fece un sospiro sentire questa storia mi fa capire quanto lei mi capisca, mi afferra una mano << Io non sarei qui se quell'uomo non si sarebbe innamorato di mia madre, lui mi ritiene sua figlia e io lo ritengo mio padre, lo ringrazierò per il resto della mia vita perché mi ha tolto dalle mie paura, vorrei solo essere stata forte come te quando non avevo nulla ma io non c'è l'ho fatta e tu invece sei qui cavolo! >> io la abbracciò forte. Poco dopo dalla porta entrano Lodo e Cande che ci guardano abbracciate, mollano i loro borsoni a terra e si gettano su di non abbracciandoci. E' sera e stiamo aspettando i ragazzi perché guardiamo un film tutti insieme, decido di chiamare Mathias, << Ciao amore! >> dico, << Ciao >> mi risponde lui ancora freddamente, << Quando la smetterai? >> dico << Gli ho già fatto la ramanzina smettila >>, lo sento ridacchiare << Gliele hai dette dietro per bene? >>, << Si >> rispondo ridendo, dopo un po' riattacco e i ragazzi entrano dalla porta, siamo tutti nel salotto, alcuni seduti sul divano e altri in terra, io sono in terra in parte a Mechi e a Lodo e in parte ad essa c'è Diego, Xabi è sul divano dietro a Mechi e dietro di me c'è Jorge in parte a lui Ruggero e Cande, durante il film mi sporgo un po' all'indietro e tocco le gambe di Jorge con la schiena, velocemente mi raddrizzo ed è come se sentissi il suo sorriso dietro di me, Cande non smette di parlare al film e Ruggero continua a ridere per le cose che lei dice. Finito il film mi rilasso da quell'imbarazzante situazione che si è creata, mi alzo e vado verso la cucina a prendere un bicchiere d'acqua, << Stavamo pensando, settimana prossima andiamo a ballare? >> Dice Xabi, << Si, dai andiamo a divertirci >> risponde Mechi, << E dove? >> domanda Lodo entusiasta, << Jorge vuole andare in un locale dov'è stato un po' di mesi fa >> risponde Diego, << Già al Rouge >> dice lui mentre sta mangiando ancora i popcorn, io a quelle parole lascio andare il bicchiere che si frantuma a terra e tutti si voltano, << Scusate >> dico abbassandomi per raccoglierne i pezzi e per riprendere a respirare, cosa faccio ora? Jorge si alza dal divano e si abbassa in parte a me << Così ti tagli! >> dice guardandomi mentre raccolgo il vetro a mani nude, << Perché proprio li? >> domando alzandomi, << Stai bene Martina? >> chiede Cande, << Si, mi è solo scivolato di mano il bicchiere, ci sono rimasta male >> dico con una faccia strana e anche loro mi guardano straniti, << Perché Jorge vuole andare a rivedere una ragazza >>, parla Xabi lui si alza con i vetri in mano, mi guarda e fa spallucce poi va a buttare il tutto nella spazzatura, << Ci stai allora? >> domanda Lodo, << Si certo >>, dentro di me penso che quella sera dovrò ballare li, ho lo spettacolo e stavolta non ci sarà nessuna maschera, e se lui sapesse già che ballo lì? Io l'ho visto solo una volta ma magari lui ci è venuto spesso, << Ci sei andato tante volte? >> domando a Jorge mentre ci avviciniamo al divano, << No solo una, però mi è piaciuto, come ballano e tutta la scenografia che c'è dietro, non è il classico posto dove a ballare ci sono solo quelle che muovono il culo >> risponde, << Ah! >> dico, << Quando sono andato c'era una festa in maschera e c'erano queste tre grandiose ballerine ma una era fantastica solo che non l'ho vista in faccia portava la maschera >>, io sorrido e credo mi venga da vomitare. Finalmente sono nel mio letto, sto pensando a come non farmi vedere lì in quel locale, Mindy non cambierà mai la data dello spettacolo e io sono fottuta, allora lui davvero mi stava guardando quella sera e non si è accorto che sono io la ballerina che cerca, cosa faccio ora? Faccio un sospiro profondo e cerco di addormentarmi.
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Destiny
RomanceLei una ballerina dal difficile passato, lui un ricco presontuoso. Cosa succede se il destino li fa incontrare? Martina cambierà il suo modo di vivere, di vedere le cose, incontrerà nuovi amici e riuscirà a capire i suoi veri sentimenti. Tra odio e...