Segnali di avvertimento

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  Mi guardo allo specchio in questo vestito incantato, Jorge entra piano nella stanza e mi guarda dal riflesso dello specchio, << Sei bellissima >> dice lui e io gli sorrido, ho i capelli sciolti che mi cadono sulle spalle mossi, lui dolcemente me li sposta dalla spalla e mi vengono i brividi, << Farai Invidia a tutti >> sorride lui, << Mai quanto te >> gli dico guardandolo nel suo smoking che gli calza a pennello, << Allora possiamo andare? >> chiede, io faccio sì con la testa e poi mi dà un bacio prima di uscire. << Dove stiamo andando? >> chiedo io mentre siamo in macchina, << Da amici di famiglia >> risponde, << Non hai detto molto >> lo rimprovero io, << Martina, lo vedrai quando arriviamo >> ridacchia lui. Entriamo in un enorme cancello e percorriamo un viale abbastanza lungo, ad un tratto sullo sfondo compare un enorme casa? Castello? Non saprei come chiamarla. << Wow >> esclamo io senza parole, << Bella vero? >> dice Jorge << Qui abitano gl'amici di mia madre >>, << Beh vivono davvero bene >> dico stupita. Un giardino enorme di cui non si vedeva neanche le fine circondava tutta la casa, sulla destra c'è un piccolo laghetto con un pontile. La casa è fatta di rocce con finestre e porte di un legno chiaro, la parte sinistra della casa ha una specie di torretta come quelle dei castelli, una grandissima veranda costeggiava sul lato destro, davanti ad essa un sacco di persone sotto dei tendoni. Quando scendo dall'auto e ci avviciniamo, riconosco un sacco di ballerini e coreografi famosi e guardo Jorge, << Ogni anno si incontrano tutti insieme, come una rimpatriata >> dice lui ridacchiando, << Questi sono amici di tua madre? >> chiedo io ancora allibita, << Si amici di mia madre, alcune volte li abbiamo anche a cena >>, << Cosa? >> domando io << Tu alcune volte ceni con i migliori coreografi di sempre e sei così calmo? >>, << Sono persone Martina! >> dice lui, << Si ma che persone!! >> esclamo. Jorge mi trascina in mezzo agl'ospiti e subito incontriamo i suoi genitori, << Che piacere vederti Martina >> mi abbraccia suo padre, << Papà non essere così invadente >> lo rimprovera Jorge, << Mio caro figliolo permettimi di dirti che non hai mai avuto una ragazza così e quindi non può non piacermi, per me è già di famiglia >>. Io rimango di sasso, già di famiglia penso nella mia testa, << Martina vieni con me che ti presento un po' di persone che ti piacerà sicuramente incontrare >> parla Eleanor mentre Jorge e suo padre parlano del mio ruolo nella loro famiglia. Eleanor mi fece conoscere i coreografi che ho sempre desiderato incontrare nella mia vita, ho parlato con ballerini strepitosi, tante di quelle persone mi dicono di aver visto il mio video e mi fanno complimenti, io mi sento un po' in imbarazzo, ricevere tutte queste attenzioni da parte loro non è una cosa da poco. << Allora hai conosciuto un po' di persone interessanti? >> mi abbraccia da dietro Jorge e pochi metri più in là c'è suo padre che ci guarda e fa un sorriso sincero, << Si, ma la più interessante sei tu >> rispondo girandomi per guardarlo negl'occhi, << Sei troppo gentile con me Martina >> ridacchia lui, << Anche tu con me, per avermi portato qui. Sapevi che mi sarebbe piaciuto >> dico dolcemente, << Di tutto per te >> esclama e poi mi dà un piccolo bacio. << Martina >> sento un piccola e delicata voce chiamarmi e sento qualcuno abbracciarmi le gambe, Charlotte mi sorride e poco dopo arriva anche Grace, sono incantevoli nei loro vestitini bianchi di tulle con decori rossi, << Scusami >> esclama Melanie comparendo tra la folla << Ti hanno vista e hanno iniziato a correre >>, << Non fa niente >> rispondo io e prendo in braccio Charlotte mentre Grace si aggrappa a Jorge e anche lui la solleva. Charlotte mi dà un bacino dolcissimo sulla guancia e io glielo ricambio, << Sembrate una bella famiglia >> ridacchia il padre di Jorge avvicinandosi a noi, << Papà non iniziare >> borbotta Jorge, << Scusami figliolo non posso farne a meno >>, << Però ha ragione >> gli dà corda Melanie e Jorge fulmina anche lei cono lo sguardo, << Jorge non fare il timido >> continua lei << Lo sappiamo tutti che fai tanto il ragazzaccio ma sei un romanticone che vuole una famiglia >>, io arrossisco, insomma è troppo presto parlare di famiglia e poi io e Jorge stiamo insieme da poco, << Lo fate apposta per mettermi in imbarazzo davanti a Martina >>, << Si un fratellino >> parla Grace, << Non dargli corda anche tu >> gli picchietta un dito sul naso Jorge e lei cerca di morderglielo, per fortuna poco dopo arriva Eleanor che cambia discorso. Dopo una lunga serata salutiamo tutti e torniamo nell'appartamento, << Scusami per mio padre e le sue idee, è sempre stato ossessionato dal fatto che io e mia sorella mettessimo su famiglia >> dice Jorge, << Non ti preoccupare >> rispondo io abbracciandolo << E' una bella cosa che tuo padre tenga tanto a voi da volervi vedere felici >>.

Mi sveglio e noto che Jorge non c'è, lentamente mi alzo da letto e mi stiracchio, lo cerco per tutta la casa ma non c'è nessuna ombra di lui, poi la porta di apre e lui entra preceduto da un mazzo di rose rosse che ha in mano, << Buongiorno >> dice mentre io lo guardo senza dire nulla e lui si avvicina per darmi un bacio, << Per te >> dice sorridendo, << Sono bellissime >> dico senza voce, << Perché? >> domando mentre si spoglia per mettersi comodo, << Perché sei la miglior persona del mondo >> risponde. Appoggio il mazzo di fiori sul divano e gli corro incontro saltandogli in braccio, << Tu sei la persona migliore del mondo >> dico dolcemente e baciandolo. << Facciamo colazione >> esclama mettendomi a terra, << Ti va di andare in barca oggi? >> domanda lui mentre porta le cose in tavola, << Si >> rispondo << Facciamo quello che vuoi l'importante è stare insieme >> borbotto mentre mi mangio un biscotto al cioccolato. Siamo al molo e abbiamo anche preparato un cestino da picnic per il pranzo, << La guidi tu? >> domando, << Certo >> risponde << Andiamo un po' a largo e poi ci fermiamo, che c'è non ti fidi? >> chiede vendendo la mia faccia sorpresa, << No è che non sapevo sapessi guidare le barche >> rispondo io << Ci sono altre cose che non so? >> domando, << Non ti piace scoprirle piano piano? >> risponde lui << Beh si >> dico e lui mi aiuta a salire. Arrivati ad un certo punto la barca si ferma e getta l'ancora, Jorge mi raggiunge sul davanti dove io sono seduta a prendere il sole e lui si toglie la maglietta per rimanere solo in costume, << Vieni che ci tuffiamo >> dice lui allungando una mano, io l'afferro e insieme mano nella mano ci tuffiamo nell'acqua limpida. L'acqua è fresca e vedo Jorge nuotare sott'acqua avvicinandosi a me, quando riemerge mi stringe fra le sue braccia e iniziamo a galleggiare insieme mentre mi dà dei piccoli bacetti sulla spalla, << E' una meraviglia stare qui >> esclamo, << Sono contento che ti piaccia >> risponde lui, lo guardo negl'occhi e non posso fare a meno di pensare di volerlo, soprattutto quando sorride in quel modo, quel suo sorriso che mi fa star bene, l'unica cosa che desidero vedere ogni giorno. Appoggio le mie labbra sulle sue e ci diamo un lungo e dolce bacio, ho le mie gambe intorno a lui e le mie braccia attorno al suo collo, le sue mani nell'acqua iniziano ad accarezzarmi e a contatto con l'acqua fresca ho ancora di più i brividi. << E' meglio se torniamo sulla barca >> dice lui con un sussurro al mio orecchio per poi tornare a guardami negl'occhi, << Io sto bene qui >> rispondo, << Io no perché mi fai venire certe voglie e poi fai la finta tonta >> ridacchia lui, << Problemi tuoi Blanco >> dico ironica e mi allontano da lui, inizio a nuotare verso la barca e sento lui seguirmi, appena arrivo agli scalini velocemente salgo e mi metto a correre per non farmi prendere, << Martina vieni subito qui! >> dice lui sorridente, si sta divertendo un mondo e lo noto, << No >> rispondo << Finché non mi prendi non sono tua >> e ricomincio a scappare appena vedo che fa un passo verso di me. Ridavamo come matti mentre giravamo intorno alla barca rincorrendoci come due bambini, un paio di volte è quasi riuscito a prendermi ma io sono stata più furba, poi lo sento tuffarsi nell'acqua e vado nel punto dove si è lanciato, << Che fai? >> urlo ma non riesco a vederlo, due secondi dopo lo sento dietro di me << Fregata >> dice al mio orecchio e mi solleva da terra. << Non è giusto >> dico, << E' più che giusto, ora sei mia erano questi i patti >> dice malizioso e mi porta nella cabina interna della barca. Verso sera torniamo a casa esausti dalla giornata, << Ti sei divertita? >> chiede lui, << Si un mondo >> gli sorrido, << Ora ci facciamo una bella doccia e poi ceniamo >> dice lui entrando in bagno, << Non vieni? >> lo sento dire poco dopo e io sorridente lo raggiungo. La mattina dopo torniamo all'accademia, mano nella mano e felicissimi, tante persone ci guardano mentre attraversiamo il campus, forse perché sembriamo due ragazzini innamorati. Ho passato il più bel fine settimana della mia vita, con Jorge e il suo modo di essere che mi affascina, mi fa provare cose che vanno al di là del normale, mai provate cose così, mai sentito le emozioni così fortemente in tutta la mia vita, ogni singola e piccola cosa diventa grande con lui. Un sorriso, un bacio o una semplice carezza sua mi fanno sentire la persona più felice del mondo. Quando arriviamo davanti al mio alloggio mi fermo a fissare la porta, rimango basita, Jorge mi stringe forte la mano come se fosse arrabbiato se non di più, non posso più credere che sia uno stupido scherzo di una ragazzina, qui qualcuno c'è l'aveva su a morte con me e voleva farmela pagare. Una scritta rossa che si nota bene sulla porta, tutti l'avrebbero vista. "Sei solo una puttana che sta con i ricchi "

Sento Jorge agitarsi vicino a me, << Jorge >> lo chiamo dolcemente, << Dobbiamo andare da mia madre e, e digli tutto >> rimane in silenzio per qualche secondo, << Io ammazzo chiunque abbia fatto una cosa simile >>, << Calmati >> dico io guardandolo negl'occhi e riesco a vederci tutta la rabbia che prova, << No che non mi calmo cazzo! >> urla lui. La porta si apre e le ragazze escono, << Ma che succede? >> domanda Cande e poi si blocca quando vede la scritta sulla porta, Lodo spalanca la bocca e Mechi ha la stessa reazione di Jorge << Dobbiamo ammazzare chiunque abbia fatto una cosa simile >> dice anche lei e io la guardo, << No, voi non ammazzate nessuno >> dico << Me ne occupo io >>, << Ma... >> inizia a parlare Jorge ma io lo fermo, << Davvero non mi interessa se fanno queste cose, ma vuoi non dovete fare stupidate per me ok? >>, << Ok >> risponde Mechi non convincente. Le ragazze mi aiutarono a pulire la porta e dopo le lezioni vado a cercare Ilaria, << Ehi >> sento dire e Francesco si avvicina a me, << Ho visto quel che ti hanno fatto sulla porta, mi dispiace, chiunque sia stato la deve pagare >> dice lui, << Si grazie >> dico velocemente in questo momento non mi importava parlare con lui e poi mi afferra per un braccio per fermarmi, << So che non stai bene Martina e se vuoi parlarne con qualcuno io ci sono >> dice << Puoi contare su di me >>, << Grazie davvero, ma non ho bisogno di parlare con qualcuno >>. Dopo poco trovo Ilaria in un corridoio vicino alle macchinette, << Ne sai qualcosa? >> mi avvicino a lei, << Di cosa? >> domanda, << Non fare la finta tonta >> rispondo io, << Si, so delle scritta, lo sanno tutti >> e alza le spalle << Ma mi pare di averti già detto che non posso permettermi di fare queste cose >> continua, << Allora spiegami perché la tua borsa è sporca di vernice rossa? >> dico arrabbiata, ormai non poteva più sfuggire, << Come scusa? >> dice guardando la sua borsa e appena vede le macchie fa una faccia perplessa << Ma io non sono stata >> dice lei, << Come posso crederti? >> gli dico, << Qualcuno sta cercando di incastrarmi >> borbotta tra se, << Non inventare queste cose, smettila capito, ti do solo un'altra opportunità ma smettila di tormentare la mia vita >> e mi volto per andarmene via. Sono arrabbiata, cosa vuole ancora da me, perché non mi lascia in pace, sicuramente era suo anche il biglietto e io quella volta ho creduto che non era lei ma stavolta aveva le prove addosso, come potevo credergli? Quando entro nel mio alloggio Jorge è seduto sul divano con tutti gl'altri, << Dove sei stata? >> chiede << Le lezioni sono finite da un po' >>, << Sono andata a farmi una passeggiata per rilassarmi >> dico mentendo, non mi andava di dirgli che avevo scoperto che è stata Ilaria, lui mi guarda di sottocchio come se sapesse che sto mentendo. Qualcuno bussa alla porta e io vado ad aprire, per fortuna perché non avrei retto ancora per molto lo sguardo di Jorge. Mi trovo davanti Francesco e tutti si voltano a guardarlo soprattutto Jorge che se prima guardava male me ora guarda male lui, << Devo parlarti >> dice lui e io esco dall'appartamento e chiudo la porta, << Cosa vuoi? >> domando un po' infastidita perché in questi giorni mi sta addosso e si preoccupa troppo per me, << Ho sentito dire che hanno visto Ilaria stanotte andare in giro per i dormitori >> dice lui, << Bene >> rispondo, << Capisci è stata lei, dobbiamo solo trovare un modo per incastrarla >>, << Dobbiamo? >> dico con un tono confuso, << Si io ti posso aiutare, seguire i suoi spostamenti per vedere se fa qualcos'altro e coglierla in fragrante >>, << Non c'è bisogno che tu lo faccia >>, << Invece si, fidati di me ok? >>, << Ok! >> rispondo io. Quando rientro Jorge è in piedi che fa avanti e indietro, << Cosa voleva? >> domanda, << Nulla di che >> rispondo io e lo vedo preoccuparsi ancora di più, << Martina >> mi chiama con una voce severa << Dimmi cosa voleva >>, << Aiutarmi a trovare il colpevole >> borbotto, << E vuoi il suo aiuto e non il mio? >> dice innervosito, << Senti Jorge io non voglio l'aiuto di nessuno, nemmeno il suo solo che non mi lasciava parlare mi ha praticamente obbligata >> rispondo, << Stai lontana da lui >> mi indica con il dito minacciandomi, << Sei troppo geloso per niente >> gli dico, tutti i nostri amici ci stanno a guardare senza dire una parola. << Si, lo sono e lui vuole solo avvicinarsi a te, conquistare la tua fiducia >>, io alzo le spalle e lui si arrabbia ancor di più. << Jorge smettila sono grande abbastanza >> dico << E di lui non mi interessa se no quella sera sarei stata con lui e non sarei venuta con te >> e mi dirigo in camera mia e Jorge mi segue chiudendosi la porta alle spalle. << Martina ti prego io ho bisogno di saperti al sicuro e felice, non mi va che quello venga a salvarti, voglio farlo io, il tuo ragazzo! >> è nervoso e impaurito? Mi avvicino dolcemente a lui e gli poso una mano sul petto, << Nessuno potrà mai sostituirti >> e poi poso le mie labbra sulle sue.  

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