I miei amici sono strani

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  Sinceramente non ho molta volta di tornare all'accademia, è domenica sera e Mindy mi sta rimproverando, << Martina alza quel culo e vai dove dovresti essere! Nell'accademia dei tuoi sogni, dai tuoi amici e dal tuo ragazzo >> dice nervosa, questa situazione spaventa anche lei ma non vuole che rinunci a tutto solo perché qualcuno minaccia di fare del male, << Non è il mio ragazzo! >> urlo io, anche se non è vero, perché una parte di me sta solo negando l'evidenza, io lo amo e sto solo cercando il modo di placare il dolore. Lei si affaccia alla porta di camera mia, << Lui ti ama >> dice lei dolcemente << Non dire così >>, io la guardo impallidita, non mi andava di continuare questa conversazione e silenziosamente riprendo a preparare il borsone per tornare all'accademia. Qualcuno suona alla porta e Mindy scompare dalla mia vista per andare ad aprire, due secondi dopo Francesco fa capolino nella mia camera, Mindy che è dietro di lui lo guarda con una aria perplessa e confusa, << Ho pensato che volessi un passaggio all'accademia e che volessi compagnia per tornare >> dice lui, << Ah grazie >> borbotto io, dopo aver saputo che la foto di Jorge che mi ha mostrato era di un anno prima e aveva mentito dicendo che io stavo bene non so più come inquadrare la situazione, so che gli piaccio, so che con tutta questa storia del proteggermi si è avvicinato a me, ma non è quello che voglio io perché nel mio cuore c'è sempre e solo Jorge. Decido di non dirgli quello che so, magari voleva solo che mi allontanassi ancor di più da Jorge per avvicinarmi a lui, << A che pensi? >> mi domanda lui vedendomi silenziosa, << A Jorge >> dico, sapevo che non era quello che voleva sentire ma voglio fargli capire che qualsiasi cosa succeda io voglio Jorge, << Ancora a lui? >> si altera un po', << Sempre >> rispondo io. Il viaggio in macchina è abbastanza silenzioso, << Allora è venuto a cercarti o cose simili? >> domanda, << No >> mento io << Niente Jorge >> il mio sguardo è triste e affranto e lui prende la mia mano tra la sua mentre con l'altra sta al volante. Vorrei ritrarla subito ma sarei sembrata sospetta, << Vedrai che troverai un'altra persona con cui puoi stare >> dice sorridendomi << Jorge non è l'unico al mondo che può renderti felice >> borbotta poi, io lo guardo e sono ancora più confusa, se ne sta approfittando di questa situazione per avvicinarsi a me, il che lo trovo squallido, dovrebbe solo comportarsi da amico e aiutarmi a scoprire chi è il colpevole, << Forse un giorno >> ribatto io e tolgo la mia mano dalla sua facendo finta di cercare il cellulare nella borsa. << Chi chiami? >> domanda lui, << Mechi >> rispondo io senza nemmeno guardarlo, << Ma se fra poco la vedi >> ribatte lui, << Voglio chiedergli chi c'è nel nostro appartamento >> inizio ad irritarmi, sono grande abbastanza e non mi va di avere una balia, Mechi non risponde e io sbuffo. << Se non ti va subito di andare nel tuo alloggio poi stare un po' da me nel mio >>, << No >> rispondo subito e lo vedo cambiare espressione come se l'avessi offeso, << E che devo parlare con le ragazze, non per altro >> continuo, il suo sguardo in quel momento mi ha impaurito e poco dopo lo vedo rilassarsi. Arrivati in accademia vado nel mio appartamento e non ci trovo nessuno, Francesco ha insistito per farmi compagnia ma gli ho detto che sarei andata a farmi una doccia e poi a letto. Giro per l'appartamento vuoto mi chiedo perché non mi rispondano al telefono, penso a dove siano anche se credo di saperlo ma non potevo presentarmi la e bussare alla porta di Jorge come se niente fosse. Decido veramente di fare una doccia e il mio umore peggiora, sotto l'acqua le mie lacrime si confondono, credevo di aver svuotato completamente il mio corpo da tutte le lacrime che potesse avere eppure scendevano ancora e ancora. Mi sento vuota e sola, ho una voragine allo stomaco, la testa in confusione e le gambe che mi tremano, vorrei solo tornare indietro e non essermi mai messa in questa situazione. Vado in camera mia e mi vesto per la notte, un paio di pantaloncini e una canotta e vado a sedermi sul divano per aspettare le ragazze che stranamente non sono ancora arrivate eppure sapevano che sarei tornata. Verso le undici di sera sento la porta aprirsi e loro fanno capolino nella stanza, << Ehi si può sapere dove eravate? >> chiedo e quando mi vedono la loro espressione cambia, << Noi siamo a-andate a fare un giro >> dice Lodo come se ci stesse pensando su, << Già i ragazzi ci hanno portato in gelateria >> continua Cande con un finto sorriso << Siamo veramente stanche quindi andiamo a letto >> continua lei. Mechi stranamente non parla e mi continua a guardare con un aria affranta e poi si dirige verso la sua camera.

La mattina mi sveglio di soprassalto, ho sognato che Francesco diventava un mostro a tre teste e che voleva mangiarmi, ultimamente faccio sogni veramente strani, forse il mio subconscio sta cercando di dirmi qualcosa. Mi sono addormentata pensando al comportamento strano delle ragazze e mi chiedo se ora siano ritornate in loro. Mi alzo e mi vesto, indosso un vestitino leggero bianco e mi faccio uno chignon spettinato. Vado in cucina e le trovo intente a far colazione e a bisbigliare appena mi vedono smettono del tutto di parlare, << Si può sapere cosa c'è? >> domando innervosita dalla situazione, già le cose vanno male se poi ci si mettono anche loro non so più a cosa pensare, << Niente >> risponde Lodo, << Tu Mechi non hai nulla da dire? >> dico io, sapevo che lei non sapeva mentire << N-niente davvero >>, il suo volto è strano e ha un aria abbastanza preoccupata, << Se la mettete così, vado a far colazione al bar >> esco dall'alloggio e sbatto la porta. Si può sapere che succede? Come mai si comportano così stranamente? Mi avvio verso il bar e incontro Diego fuori da un aula che parla con un insegnate, << Ehi >> faccio io e appena mi vede il suo viso sorridente si incupisce, << Ehi >> rispondo lui poi, << Ti va di accompagnarmi al bar, non mi andava di far colazione con le ragazze sono strane >> borbotto, << Mi dispiace Tini, davvero non posso... Jorge... Già Jorge mi aspetta >> e confusa lo guardo andare via. Sono seduta da sola al tavolo del bar e non mi sono mai sentita così nemmeno il primo giorno, in questo momento mi sento più sola che mai. Inizio a pensare che mi stiano tutti alla larga perché hanno paura che qualcuno gli faccia del male a causa mia e come posso biasimarli, << Ehi sei pensierosa >> quando mi volto Francesco e dietro di me e mi sorride, almeno lui non ha paura di parlarmi, << Si comportano tutti in modo strano con me >> dico alzando le spalle << E non so a cosa pensare >>, << Dovevi saperlo che sarebbe finita così, fanno tanto i grandi ma poi appena c'è un pericolo ti abbandonano >>, << Non dire così! >> lo rimprovero io mentre mangio la mia Brioches al cioccolato, << Non ti meriti questo trattamento solo perché qualcuno ti minaccia >> dice lui e infondo aveva ragione, mi sono sempre stati vicini ora cosa è cambiato? Perché da un momento all'altro non vogliono più stare con me? << A proposito... niente più messaggi loschi nel tuo alloggio? >> chiede Francesco mentre si beve una tazza di caffè, faccio no con la testa, questa cosa dovrebbe darmi sollievo ma perché non è così? << Beh, forse perché stai lontana da Jorge e da tutti loro >>, << Non posso stare lontana da loro per sempre! >> dico amareggiata e a testa bassa, << Perché no? Ci sono io con te >> risponde lui, anche se dovrebbe confortarmi non è così. Quando alzo lo sguardo giurerei di aver visto Xabi e Ruggero spiarci dietro il muro, sul corridoio che porta agl'alloggi, sarà stata un allucinazione o ci spiavano davvero? Non capisco più cosa sta succedendo. Mi dirigo verso lo spogliatoio femminile dopo aver salutato Francesco, quando entro sento Lodo parlare << Sta funzionando! >, << Si ma lei sta male >> borbotta Mechi e io compaio tra di loro e si zittiscono, << Cosa sta funzionando? Chi sta male? >> chiedo visibilmente arrabbiata, << Il mio gatto >> si alza Cande, << Mia madre mi ha chiamato ieri per dirmi che non stava bene e che stavano provando una cura che a quanto pare sta funzionando anche se lui non sta ancora tanto bene >>, sembrerà strano ma non ci credevo, in primis perché Cande non ha mai parlato di avere un gatto e anche se l'avesse non credo gli importerebbe e poi ha la faccia di una che mente ma decido di dargli corda, << Hai un gatto? E come si chiama? >> domando io, la vedo pensarci su << Romeo >> poi dice, << Non è hai mai parlato in tutti questi mesi >>, << Certo che si forse non te ne ricordi, bene ora andiamo a lezione >> e spinge fuori le altre dallo spogliatoio mentre io ancora rimango sola. Mi domando perché devono fare così, se non vogliono parlarmi o starmi vicino perché hanno paura possono anche dirmelo senza fare tutti questi giochetti stupidi che per di più non funzionano, non sono stupida. A lezione decido di concentrarmi solo ed esclusivamente sulla danza, ogni pensiero, ogni cosa che provo in questo momento lo accantono in un angolo della mia testa. Mentre danzo penso a mia madre, a quanto vorrei che fosse qua e che sicuramente lei saprebbe risolvere i miei problemi, a quanto vorrei un abbraccio forte di mio padre che mi faccia sentire al sicuro e protetta, invece sono sola, non ho nessuno su cui contare, i genitori sono le uniche persone che qualsiasi cosa succeda ti rimangono sempre accanto e io non li ho, io non posso contare su di loro ma solo su me stessa. La parte della giornata più strana è stata vedere Diego e Ruggero parlare con Ilaria, mi domando cosa stia succedendo, cosa è successo in questi pochissimi giorni in cui sono stata via? Perché si comportano tutti in modo strano? Sono così pensierosa che non mi accorgo neanche che dentro alla mia borsa c'è un biglietto "Brava Martina, vedo che hai lasciato perdere tutti così nessuno si farà del male"

I giorni seguenti furono uguali agl'altri, Jorge non si è mai visto e mi domando dove sia, le ragazze parlavano il minimo indispensabile con me, l'unico che non aveva paura ad avvicinarsi è Francesco, non avevo altre possibilità, con qualcuno dovevo pur parlare e lui è l'unico che si degnava di parlarmi decentemente, << Non so che gli prende >> borbotto << Ma con me hanno chiuso, se non vogliono essere miei amici allora nemmeno io lo voglio >>, sarà strano ma lui sembrava soddisfatto da tutto questo, la cosa mi inquietava un po' ma forse la sua soddisfazione veniva dal fatto che avrei passato più tempo con lui. Sto camminando per l'accademia, quando sorpasso un corridoio laterale mi accorgo di qualcosa di strano e faccio un passo indietro nascondendomi per bene dietro al muro per non farmi vedere, lì ci sono le mie amiche, ormai ex amiche che parlano con Ilaria e questa è la goccia che fa traboccare il vaso, le vedo chiacchierare animatamente me non in modo cattivo anzi sembrano amichevoli. Corro nel mio alloggio e mi chiudo in camera mia con il fiatone, mi accascio a terra e ancora ricomincio a piangere, come è possibile? Prima ho dovuto accettare il fatto che non mi volessero più parlare o che mi snobbassero per via delle minacce e ora coalizzavano con Ilaria che molto probabilmente era il mio nemico. Forse sta cercando di portarmi via tutti, prima Jorge dopo loro e poi chi Hanna? Rachel? Mindy? Sono così confusa e disorientata che vorrei solo andarmene. Prendo il cellulare e digito il numero di Francesco << Mi devi fare un favore >> dico quando risponde << Voglio andarmene via da qui >> dico poco dopo. Esco dal mio alloggio e vado verso l'ufficio di Eleanor per dirgli che me ne vado, che qui non ci voglio più stare. Busso e sento la sua voce che mi dice di entrare, entro e mi siedo difronte a quella donna che mi ricorda troppo Jorge, << Ciao Martina, dimmi cosa posso fare per te? >> dice dolcemente e a me viene una stretta al cuore, deludere quella donna non è mai stato nei miei piani, anzi ho sempre voluto renderla fiera di me, sapere che era amica di mia madre e che sa quanto ci tengo a tutto questo rende le cose difficili ma non posso più stare qua, non se la mia saluta mentale ne va di mezzo, << Voglio andare via da qua, ritirarmi dai corsi e tornare a casa >>, non mi sembrava stupita dalle mie parole, forse anche lei pensa che sia la cosa migliore da fare << Non ti ritirerò dai corsi mia cara, se vuoi andartene fallo pure, ma non credere che farò quello che mi hai chiesto, potrai tornare quando ti sentirai pronta e ricominciare i corsi da dove li hai lasciati >> dice pacata e con un piccolo sorriso, << No lei non capisce, voglio davvero ritirarmi, per sempre, io non posso tornare qua e non posso restarci >>, << Mi dispiace Martina ma io non farò quello che mi hai chiesto >>. Mi alzo di scatto e infuriata sbattendo le mani sulla sua scrivania antica, << Insomma cosa avete tutti >> urlo, << Nessuno che mi parla, tutti che mi evitano e lei fa di tutto per farmi restare, non vede che sto andando fuori di testa? >> lei mi guarda senza dire una parola, pensavo che se avessi fatto una scenata nel suo ufficio mi avrebbe sbattuto fuori senza problemi e invece rimane li a guardarmi con quei suoi occhi verdi e alla fine a cedere sono io. Esco dal suo ufficio furiosa senza dire una parola e mentre torno al mio alloggio mi volto di scatto perché mi sento osservata. Giurerei di aver visto Jorge guardarmi e poi sparire, ma forse sono solo io ad immaginarmi tutto, me ne potevo andare senza rivederlo mai più? Senza vederlo per un ultima volta? E soprattutto lui dov'è? Quando entro nel mio alloggio trovo le ragazze intente a ridere tra di loro, appena mi vedono si azzittiscono e io vado in camera mia senza degnarle di uno sguardo. Prendo il telefono e chiamo ancora una volta Francesco, << Io me ne vado >> dico senza fiato << Vado via senza dire nulla a nessuno e basta >>, << Vengo con te >> risponde lui dall'altro capo del telefono, << Cosa? >> domando stordita, << Non ti lascio sola >> risponde lui e io rimango senza parole. Sapevo che da Mindy non ci potevo tornare senza che mi rimproverasse e che mi avrebbe costretta a tornare all'accademia, sapevo che non potevo contare su nessuno ma lui? Perché lui voleva tanto aiutarmi? E poi dove saremmo andati? << Per un po' di giorni staremo nella mia casa nei boschi poi decideremo dove andare >> dice lui dopo il mio silenzio << Ok >> dico con la voce rotta e una lacrima inizia a rigarmi il volto. Velocemente metto tutte le mie cose nelle due valige che ho e dopo un oretta esco dalla mia stanza sotto gl'occhi delle ragazze. Per un secondo sperai che mi dissero qualcosa, bastava un dove vai o cosa stai facendo e invece nulla, si limitarono a guardarmi senza aprire bocca, anche se sul volto avevano un'espressione di preoccupazione. Chiudo la porta alle mie spalle e faccio un gran respiro, Francesco di avvicina a me e mi sorride, << Allora sei pronta? >> chiede e io con il capo faccio cenno di sì. Per l'ultima volta guardo la porta del mio alloggio con malinconia.  

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