Da lì mi blocco nuovamente e pochi secondi dopo mi alzo di scatto dal letto su cui ero con Paolo e mi blocco allo stipide della porta senza curarmi del fatto che io ero completamente nuda.
Avevo la mia spalla appoggiata sulla facciata della grossa porta e le mani che tenevano la maniglia, ovvero quella sottospecie di pomello.
Mi soffermo ancora una volta, strizzo gli occhi e faccio si che tutti i ricordi, pensieri del nostro passato si facessero avanti.
Mi getto imprudentemente a terra con le mani tra i capelli, non posso credere che da una vita stupenda, perfetta e fantastica sia diventata sto schifo.Lascio via libera alle lacrime che già da troppo tempo cercavano una via d'uscita.
Tutto ciò sotto lo sguardo scosso di Charlie...
In questo momento non lo considero minimamente, ho bisogno di pensare, ma soprattutto di capire.Mi faccio forza e così mi alzo.
Prendo qualcosa dall'armadio: intimo, semplici pantaloncini corti di una tuta e un top con sopra una felpa larga.
Vado al bagno, mi lavo il corpo, mi lavo i denti e mi pettino i capelli.Esco dal bagno pronta.
Mi dirigo in cucina e afferrò le chiavi di casa e le cuffiette."Dove vai?" Sento dire da Charlie.
"Uhhm ehm, lascia stare" rispondo grattandomi la testa.
Non risponde c'era un po' rimasto male.
____________Okok è corto ma è pienoo di roba
I tuoi con le canone i miei coi cannoni.
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