7.

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E mentre Harry aveva passato l'intera notte a curare le ferite e i lividi del suo compagno di stanza; Louis aveva passato la notte ad occhi aperti, a pensare a quel bel ricciolino e alla sua voce melodiosa che non faceva altro che risuonare nella testa del liscio.

La "tranche" era iniziata non appena il ricciolino l'aveva lasciato solo in macchina e Louis non si era mosso per più di un quarto d'ora, chiedendosi se quel che aveva fatto era stato reale e “Cazzo, è stato davvero reale” si era detto Louis dopo aver spostato lo sguardo dell'involucro del preservativo che si trovava sul fondo dell'auto. “Lui... è stato qui.”
Non aveva avuto il coraggio di tornare dentro il locale, così si era limitato a rivestirsi e a guidare fino a casa, dov'era entrato come se uno zombie. Non si era nemmeno cambiato: si era buttato sopra alle coperte del letto e si era messo a fissare il soffitto, ancora confuso.

E quella era la sua situazione attuale: Louis non si era ancora alzato dal letto e non aveva nessuna intenzione di farlo. Voleva solo pensare a quel ricciolino, ai suoi occhi verdi come gli smeraldi, alla sua pelle morbida e...

«Cazzo! LOUIS!» La voce di Zayn arrivò chiara e forte fino al ragazzo. «Perché cazzo non togli mai queste cazzo di scarpe?! Stavo per inciamparci sopra..!»

«Zayn?» il liscio si alzò lentamente dal letto e guardò la porta della sua camera, che era aperta. «Sei tu?»

«Proprio io.» confermò il moro, chiudendo la porta dell'ingresso. «Chi sennò?» Zayn percorse velocemente il salotto e in un secondo arrivò alla stanza di Louis. «Si può sapere perché non hai risposto alle mie chiamate? Ti avrò chiamato... mille volte, cazzo!»

«Dobbiamo tornare a quel locale.» disse Louis, ignorando completamente la domanda di Zayn. “Devo rivederlo... quel ragazzo, il suo odore, la sua voce..”

Zayn socchiuse gli occhi e lo guardò confuso. Non era sicuro di aver capito bene. «Aspetta... cosa? Vuoi tornare al BangBang

«Dobbiamo tornarci.» lo corresse il liscio, alzandosi di scatto dal letto. «Zayn, tu non hai idea di-»

«Perché vuoi tornarci?» chiese Zayn, curioso. «Insomma.. eri incazzato quando siamo arrivati e te ne sei andato via con un giramento di palle che faceva quasi paura.» Il pakistano guardò Louis negli occhi. «Perché te ne sei andato, vero?»

«Io...» Louis si morse il labbro inferiore e si buttò sul letto, sospirando. Non voleva dire a Zayn quel che aveva fatto per questioni di principio: Primo, andare con una puttana non era una cosa "giusta" e non la si poteva prendere come una abitudine; Secondo, quel ragazzo probabilmente se l'era fatto anche Zayn; Terzo, era imbarazzante una cosa del genere. «ti devo ringraziare.»

«Louis..» mormorò Zayn, sedendosi accanto a lui. Il moro faticava a capire che razza di problemi avesse il liscio quella sera. «puoi dirmelo se hai preso qualche droga o fumato qualcosa. Non sono contro-»

«Ma che cazzo dici, Zayn?!» esclamò Louis. «Sono serio! Zitto e ascoltami, o ti raso i capelli.» scherzò Louis, cercando di sembrare il più serio possibile.

“Oh mio Dio..” pensò Zayn, annuendo. “Louis si è drogato veramente... non lo sentivo scherzare dalla sua morte”
E infatti quella, dopo molto tempo, era la prima volta che Louis era riuscito a non pensare a lei per un secondo e a scherzare, come ogni ragazzo della sua età dovrebbe fare. “Si è drogato davvero..” Zayn lo fissò attentamente: le pupille di Louis erano dilatate e aveva un'aria scompigliata.

«Ti devo ringraziare perché ho capito che tu vuoi aiutarmi davvero.» disse Louis ma era cose che sapeva già da tempo. «Insomma... cerchi di tirarmi su il morale e mi farmi sorride e lo apprezzo molto.» Il pakistano fece un sorriso dolce e annuì leggermente, come per chiedergli di andare avanti. «Ed è vero, inizialmente al BangBang mi sentivo a disagio e non ero dell'umore giusto ma quando solo tornato a casa ho capito di aver commesso un grave errore ad andarmene.»

«Okay...» Zayn passò una mano tra i capelli morbidi e profumati. «Io... wow, non pensavo che saresti voluto tornare. La mia era un'idea sperimentale ma sono felice, bro. Ti prometto che ci torneremo il prima possibile.»

«Quando? Domani sera?»

«Non so...» Zayn fu colto alla sprovvista a quella domanda. Per lui sarebbe stato un sogno tornare al BangBang tutte le sere: aveva più tempo da passare con Liam, un barista sexy che aveva adocchiato dal primo momento che aveva messo piede in quel locale e che l'aveva convinto a portare Louis con sé. «Per me va bene.»

Per quella notte, le chiacchiere finirono lì. Zayn si dileguò usando la solita scusa: «Scusa, Lou, ma adesso devo andare. Domani devo andare all'università e.. sai quant'è dura andare a dormire tardi e svegliarsi presto.»

Louis invece si era infilato sotto le coperte, dopo essersi cambiato, ed era subito caduto in un sonno profondo e ad accompagnare i suoi sogni c'era il ragazzo dagli occhi verdi e con i ricci color cioccolato.

I've Been A Bad Girl, Daddy - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora