14.

6K 257 141
                                    

"Ciao Harry, sono Louis :). Scusa se ti scrivo a quest'ora – non voglio disturbarti o altro – ma mi chiedevo se ti andasse di vedere un film al cinema per passare un po' di tempo insieme. Fammi sapere, okay?"

In quei venti minuti di permanenza solitaria allo Strip, il ragazzo dai capelli lisci e dagli occhi azzurri aveva letto e riletto quel messaggio circa una settantina di volte, nel vano tentativo di abbattere il nervosismo che domava selvaggio il suo animo insicuro. E col passare dei minuti, Louis si era reso conto che quel fottuto messaggio – che aveva inviato al ricciolino due sere prima – era la prova vivente che lui fosse un caso umano.

"Andiamo!" aveva pensato inizialmente il liscio. "Perché cazzo ho messo quella faccina spastica?! Non sa di niente! Ed è anche imbarazzante, oltretutto." Mentre adesso, che si trovava seduto uno degli sgabelli neri che accompagnavano il bancone gestito da Liam e con un drink leggero in mano, Louis non riusciva a capacitarsi del perché gli avesse scritto un messaggio penoso come quello.

"L'avrebbe scritto meglio un bambino di tre anni.."

«Louis?» lo chiamò improvvisamente Liam, il barman dai capelli mori e lo sguardo dolce del BangBang, facendo sussultare dallo spavento il liscio, che si voltò subito verso di lui. «Tutto okay, bello?» chiese preoccupato, prima di versare un altro po' di alcol nel bicchiere della coppia seduta vicino al liscio. Non che Liam conoscesse Louis tanto bene quanto conosceva Zayn ma il barman si era subito affezionato al ragazzino dai capelli lisci e, oltretutto, non gli era mai piaciuto vedere le persone cariche di tensione come in quel modo. «Ti vedo uno po'.. agitato. O mi sbaglio?»

«Ehm.. sì, sì.» disse subito Louis con un sorriso teso sul volto e la presa salda sul bicchiere di vetro. «Sto.. sto bene, Liam. Non preoccuparti.» concluse, con la speranza che Liam non avesse capito dove.. o chi stesse guardando.

E, anche sue Louis sperò con tutto sé stesso, lo sguardo curioso del barman finì esattamente sulla persona che il ragazzo aveva guardato con tanta tensione quanta ammirazione: lo stripper dai lunghi capelli ricci e dagli occhi verdi, che si stava esibendo su un palo a pochi metri di distanza da loro.

«Uh.. ho capito.» fece il barman dopo qualche secondo, facendo un sorriso complice al liscio.

«N-no, no, Liam! Non è c-come pensi!» disse subito Louis mentre un rossore si espandeva sul suo volto e l'imbarazzo misto alla vergogna saliva alle stesse. "Ora penserà che sono un fottuto guardone!" «N-non lo st-avo guardando p-per quello.»

«Tranquillo, bello.» rise leggermente Liam, prima di afferrare un bicchiere vuoto e lavarlo nell'apposito lavandino. «Siamo in uno Strip Club, no? Guardare fa parte del prezzo. E poi chi sono io per dirti di non farlo?»

"Perché non abbassi quella fottuta voce?" pensò imbarazzato il liscio, facendosi piccolo piccolo davanti allo sguardo divertito del barman. «I-io-»

«Davvero, Louis. Tranquillizzati.» disse stavolta il barman con tono più calmo, posando una mano sulla spalla del ragazzo. Liam non avrebbe mai pensato che una battuta simile potesse mettere un ragazzo furbo come Louis: aveva immaginato che si sarebbe messo a ridere, esclamando che era stato beccato o qualche altra cazzata che i clienti del BangBang dicevano dopo qualche bicchiere di troppo; non che sarebbe diventato rosso come un peperone. «Il nostro Harry abbastanza libero su queste faccende.» continuò il barman, prima di posare lo sguardo sullo stripper dai capelli ricci che stava raccogliendo delle banconote che gli erano appena state lanciate. «E poi sarebbe anche insensato non voler essere guardati quando si fa un lavoro come questo. Anche se qualche volta farebbe meno senso essere guardati da qualche donna o uomo giovane e non da qualche cinquantenne che ha solo voglia di scherzare, però..» Liam lasciò la frase in sospeso e alzò le spalle prima di afferrare uno straccio e asciugare il bicchiere di vetro. «Ci pagano per questo, alla fine del mese.»

I've Been A Bad Girl, Daddy - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora