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«Dio.. Odio questa canzone.» ridacchiò Harry contro l'orecchio del ragazzo, prima di voltarsi verso di lui a ritmo di Pour it up di Rihanna e sedersi sulle sue cosce. Le sue mani, prima di posarsi sulle spalle del ragazzo, finirono tra i capelli ricci, che smosse per dargli un po' d'aria e un po' di volume, combattendo contro il sudore e il caldo. «Adoro Rihanna, ma questa canzone..»

«Non dirmi così, amore..» disse Tyler, facendo finire le sue mani calde sul culo sodo dello stripper, che strinse leggermente. "Dio... È veramente uno splendore" pensò mentre il ricciolino si smuoveva e si strusciava a ritmo della musica contro di lui e contro il suo pacco, facendo così che brividi di piacere corressero lungo la schiena del ragazzo. "Sembra nato per fare questo." «Non spezzare così il mio idolo.»

«Hey..» le mani di Harry finirono su quelle di Ty, che strinse leggermente prima di portarle al petto. «Non puoi toccarmi così tanto..» sussurrò, prima di affondare il volto nel suo collo per riempirlo di dolci morsi e piccoli baci umidi. "L'avevo anche avvertito" «Ci sono le telecamere e ti butteranno fuori se continui a toccarmi così.»

«Ma, Baby..» sussurrò il ragazzo dagli occhi scuri come la notte afferrando il volto dello stripper per far incontrare i loro occhi. «non credo che tu sappia di essere fottutamente irresistibile. Mi sfianca non poterti toccare-»

«Tesoro»

Al sentirsi chiamare, entrambi si voltarono e, mentre gli occhi scuri guardarono con fare confuso la figura della ragazza che indossava una vistosa parrucca rosa shocking, a Harry bastò un secondo per riconoscere l'eccentrico modo di fare del suo capo, Nicki.

«Qualche problema?» chiese lo stripper, stupito nel vederla entrare nei privé del locale poiché nessuno entrava mai in quelle stanze se non il cliente e il o la stripper.

«C'è.. Una piccola emergenza, tesoro.» disse la ragazza, facendo un sorriso leggero a Tyler nel tentativo di non allarmare il cliente. Le sue dita, munite dalle solite unghie lunghe e affilate, strinsero nervosamente il blocco che reggeva prima di lanciare un'occhiata a quel che aveva scritto. «Potremmo parlarne fuori? E anche velocemente, se possibile.»

«Uhm..» gli occhi di Harry incrociarono per un secondo quelli del ragazzo prima di posarli nuovamente su quelli di Nicki. "Proprio stasera doveva succedere qualcosa?" pensò scocciato mentre si alzava dalle gambe del ragazzo, lasciando una piccola carezza sulla sua guancia. «Sì, certo..»

«Vieni, non abbiamo molto tempo da perdere.»

«Okay, okay..» Harry lanciò un'ultima occhiata al moro prima di uscire dal privé e richiudersi la porta alle spalle. «Allora.. Che è successo?» chiese con preoccupazione, portando tutta l'attenzione sulla ragazza che sbatteva nervosamente il tacco dello stivale a terra mentre rileggeva attentamente le sue annotazioni. «c'è qualche problema con i turni?»

«No, no, ma... Dio, quanto odio la disorganizzazione!» sbottò Nicki, sbattendo nuovamente il tacco per terra e Harry si ritrovò a pensare che presto o tardi si sarebbero rotti e il che era un vero peccato perché trovava quegli stivali neri davvero carini. «Mi spiace venire ad elemosinare sempre da te, tesoro, ma per stasera è fissato un addio al celibato e Greg è fottutamente sparito, Sasha sta male, Marieh è occupata con un altro gruppo e l'unico stripper disponibile-»

«-sarei io.» concluse Styles e la ragazza annuì più volte, sperando con tutta se stessa che il ricciolino potesse accontentarla. E Harry, d'altro canto non aveva nessuna intenzione di deluderla: gli addii al celibato o al nubilato portavano sempre molti soldi con sé e molte mance da parte dei clienti. "Duecento dollari di mancia sarebbero fantastici" «E a che ora dovrei finire con loro?»

«Se mi fai questo enorme favore» iniziò la ragazza, cercando di trattenere la felicità che stava scaturendo dentro di lei. Anche se Harry era il miglior stripper che il Bang Bang avesse mai avuto e, oltrettutto, il più affidabile, Nicki aveva sempre avuto un riguardo nel chiedergli favori: l'organizzazione sapeva che il ricciolino era uno studente universitario quanto sapeva come potessero essere difficili i corsi universitari e preferiva farlo uscire qualche minuto prima che dargli un turno più lungo. "Il suo futuro non è qui dentro" si era detta più volte, mentre lo osservava ballare e volteggiare sul palo come se esso fosse parte di lui. "Deve studiare e farsi carriera o non andrà da nessuna parte." «Ti farò staccare alle 3 invece che alle 4 di mattina, come sei solito fare. Tuttavia, sarai solo con ben 17 uomini.»

«Posso tenere le mance?»

«Puoi tenerti tutto quello che vuoi, tesoro. E ti aggiungerò uno straordinario di due ore per via della disponibilità che mi hai dato.» si affrettò a dire Nicki, lanciando un'occhiata all'orologio che portava al polso. "Merda, saranno già qui! Non possiamo farli aspettare!" «E un Sì o un No?»

«Conta pure su di me.» rispose il ricciolino e sorrise leggermente quando la sentì sospirare di sollievo ma non ebbe il tempo di aggiungere altro che Nicki lo tirò verso i camerini, ordinandogli di darsi una sistemata per rendersi più presentabile possibile.

«Dio, Harry... Ti ho mai detto che sei una grazia divina?» chiese retoricamente Nicki non appena Jessie posò i suoi pennelli sulla pelle del volto del ragazzino, e sospirò sollevata non appena si sedette sullo sgabello al fianco dello stripper. «Davvero, tesoro. Stavolta hai decisamente salvato il mio posto qui.»

«Ma smettila..» rise leggermente Harry mentre Jessie tamponava il suo volto con una salvietta assorbente per eliminare ogni traccia di sudore. «Alexander stravede per te e per la sua organizzazione, Nicki. Non credo che avrebbe mai il coraggio di licenziarti.»

«Alexander no, ma Francis invece..» sospirò Nicki, scuotendo leggermente la testa, e preferì lasciare la frase in sospeso che continuarla. «Sono sicura che le cose cambieranno con lui ma non so se in meglio. Per ora ha fatto un buon lavoro con la sicurezza, non credete?»

«Aspetta, aspetta.. Chi è Francis?» chiese confuso il ricciolino, non avendo la minima idea di chi fosse, mentre Jessie annuiva leggermente, assecondando l'altra ragazza. «L'incremento della sicurezza non è opera di Alexander?»

«Magari, ma ora che ha perso il lavoro non credo che possa fare molto se non piangere in quella cella del cazzo in cui si ritrova.» sbottò Jessie, intingendo le setole morbide del pennello con il fondotinta chiaro che ben presto avrebbe spalmato sul volto del riccio per coprire eventuali imperfezioni. «Povera Roxana, però. È grazie a lei che quel bastardo maledetto è in prigione e tutto quello che ci ha guadagnato è stato un licenziamento! Che giustizia!»

«Cosa?!» chiese stupito lo stripper, nel sentirla parlare. "Ma che sta succedendo? Che cazzo stanno dicendo?" pensò sorpreso, non avendo la minima idea di quel che stava dicendo la truccatrice del Bang Bang. "Forse mi sono perso qualcosa.." «Alexander.. Alexander non dirige più questo locale?»

I don't know kids...
Probabilmente verrà sospesa e mi dispiace ma non credo di poterla reggere per molto altro tempo.
Tuttavia mancano si e no 7 capitoli alla fine.
Quindi potrei anche continuare...
Boh, non so. Aspettatevi di tutto e di più.

I've Been A Bad Girl, Daddy - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora