3.

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Louis si guardò intorno cercando di smorzare la tensione che sembrava regnare in quella stanza. Forse aveva fatto un cazzata o forse aveva fatto la cosa giusta ma ora se ne stava pentendo.

“Perché faccio queste cazzate?! Per uno spogliarello?!” Pensò mordendosi le unghie nervosamente. “Zayn ha ragione quando dice che dovrei farmi i cazzi miei! Perché ho fatto questa cazzata?! Beh, forse perché quel ragazzo è una bomba... ma questa non è una buona scusa.”

E forse Louis sarebbe stato più giusto nel dire che nessun ragazzo fino ad ora gli aveva mai fatto venir voglia di spendere soldi per vederlo ballare ad un palo. Soprattutto perché Louis preferiva i copri snelli/formosi delle ragazze, al posto del corpo maschile.

“Sarà sicuramente uno spreco” pensò il liscio sempre più agitato. Si guardò intorno aspettando di cogliere il minimo movimento al di fuori della stanza, ma niente. C'era solo la musica provocante a tenergli compagnia. “Forse è una truffa e mi hanno rubato dei soldi..

«Mi scusi per averla fatta aspettare» disse il ragazzo, entrando all'improvviso. Louis sobbalzò sulla poltrona e il ragazzo mise i suoi occhi verdi su di lui e, di nuovo, una scarica elettrica scuotè entrambi. «Non era mia intenzione e le assicuro che verrà rimborsato del tempo perso.»

«Non importa.» mormorò Louis con occhi tremanti e le mani bagnate per l'agitazione. Si passò la lingua più volte sulle labbra, senza distogliere lo sguardo dal ragazzo, e si asciugò le mani ai pantaloni.

Il riccio passò una mano tra i capelli, portandoli da un lato e socchiuse gli occhi. «Ci siamo già visti?» chiese confuso.

«Ehm.. sì.» disse imbarazzato Louis cercando di distogliere lo sguardo dagli addominali del ragazzo. «Sono il ragazzo che ti ha fatto cadere il vassoio addosso. Scusami ancora.»

«Non fa niente» disse il riccio, facendo un sorriso. Louis si sciolse sulla poltrona quando vide la fossetta del ragazzo spuntare dalla sua guancia. «Succede.» continuò il ragazzo avvicinandosi a liscio. Poi, con una grazia infinita, "occhi verdi" si sedette sulle gambe di Louis e gli circondò il collo con le braccia. «Veniamo al dunque?» disse con voce roca, guardandolo negli occhi. «Cosa vogliamo fare?»

Louis sentì il suo corpo vibrare mentre dei brividi freddi scivolare lungo la sua schiena al tocco del ragazzo e avvertì i pantaloni un po' più stretti del solito. Strinse i pugni e deglutì, non sapendo cosa dire.

Il riccio sorrise quando sentì una protuberanza sotto il suo fondoschiena e mosse il bacino avanti e indietro, come se dovesse cercare la giusta posizione (anche se entrambi sapevano che il riccio era comodo sulle gambe del ragazzo).

«Sei teso...» mormorò lo spogliarellista, accarezzandogli il collo. «Forse posso alleviare la situazione con un massaggio?» sorrise maliziosamente. «o preferisci altro?»

Louis non capiva più niente. Il cambio tra "piccolo e ingenuo cameriere" e "sensuale spogliarellista" l'aveva spedito sulla Luna. I suoi occhi stavano mangiando il ragazzo. «Cosa sei capace di fare?»

Il riccio accarezzò il volto del liscio. «Tutto quello che vuoi. Però... posso darti un'anteprima di quel che ti aspetta se vuoi.»

Louis annuì più volte e il riccio si tiro su, andando verso il palo e lì diede il meglio di sé. Ballò, scivolò e si mosse su quel palo come non mai in vita sua, mettendoci una strana passione nei movimenti. I suoi movimenti erano affascinanti e sensuali come quelli di un gatto ma delicati e incantevoli come i movimenti di una farfalla. E Louis.. beh, Louis si limitava a guardarlo, rimanendo a bocca aperta.

“Che mi è preso sta sera?” pensò Harry, strusciandosi contro il palo come un gatto. Sorrise in modo furbo quando vide il cliente completamente incantato. “Forse è la serata giusta... Chi lo sa?”

Il riccio continuò a muoversi finché il suo balletto finì e a quel punto tornò da Louis, camminando come un modello. Si sedette di nuovo sulle sue gambe e con un movimento della testa spostò i capelli, veramente lunghi, sul lato sinistro. Fissò il ragazzo negli occhi e si leccò le labbra, mordendosi subito dopo il labbro inferiore.

«Allora?» chiese col fiatone mentre delle piccole perle di sudore scivolavano lungo il suo corpo. «Come pensi che sia andato?»

Louis ormai non capiva più niente. La sua mente stava ancora rielaborando quel che aveva appena visto.

Il riccio rise leggermente, mostrando la fossetta. «Sbalordito, vero?»

Rimasero in silenzio a guardarsi per almeno cinque secondi. Nessuno diceva niente perché probabilmente non c'era niente da dire.. O perché Louis non riusciva a sbloccarsi. Tuttavia fu quest'ultimo a fare una cosa che nessuno si sarebbe mai immaginato: le sue mani andarono a posarsi sui fianchi del riccio e le sue labbra si fiondarono su quelle del ragazzo per un bacio che difficilmente avrebbero dimenticato entrambi.

I've Been A Bad Girl, Daddy - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora