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«Potevi avvertimi che avresti organizzato la festa per l'addio al celibato qui, Loueh! Avrei preparato uno spettacolo molto più intrigante!» lo canzonò il riccio, accettando volentieri il braccetto che il ragazzo dai capelli lisci gli offrì quando uscirono dal BangBang. Il riccio quasi inciampò nello scendere dal marciapiede e riuscì a lanciare uno sguardo alla mattonella prima di ridacchiare leggermente. «Pensavo..» mormorò poi, con un tono di voce di chi ha bevuto un po' troppi drink. «Pensavo che sapessi che non mordo...»

Louis rise leggermente, anche lui abbastanza alticcio, e strinse il braccio dello stripper contro il suo con l'intento di sorreggerlo - ignorante del fatto che, molto probabilmente, sarebbe caduto prima lui che del riccio... o che, molto probabilmente, Harry l'avrebbe trascinato giù con sé se fosse caduto. «Ma... Mike ha adorato il tuo spettacolo!»

«Dici davvero?»

Il liscio annuì vigorosamente. «Io... io credo che si stia pentendo della proposta che ha fatto Medline, anche perché ho sempre creduto che fosse gay.» "Quella è la mia auto?" «Cazzo... Solo lui ti ha lasciato 300 dollari di mancia!» "Ha un colore terribile.."

Lo stripper rise leggermente e scrollò le spalle, evitando di pensare a quanti soldi avesse guadagnato quella sera: la matematica non era mai stato il suo forte e pensare a numeri come quelli non era la cosa giusta da fare mentre una quantità indefinita di alcol girava liberamente dentro il suo corpo. Di fatto, al solo pensarci ebbe le vertigini. «Medline è una ragazza carina?»

«È.. bellissima.» mormorò Louis, anche se gli era impossibile ricordare il volto o solo i tratti della futura moglie di Mike. Il liscio non aveva idea di quanto potesse aver bevuto - tanto, a quanto ricordava - ma già il fatto che non ricordasse il volto della moglie di uno dei suoi più fidati amici non prometteva nulla di bene. «Sì, credo che sia bellissima.»

«È..» Harry barcollò leggermente quando arrivò alla macchina del liscio e non poté fare a meno di appoggiarsi contro lo sportello, volgendo lo sguardo verso quello alticcio e semipresente di Louis. «più bella di me, Loueh?»

«Oh, Harry...» Le braccia del liscio lasciarono il corpo del più piccolo e andarono a posarsi ai lati della sua testa, così che Louis potesse dominare completamente su di lui e intrappolarlo contro la portiera della sua macchina. «Non credo che esista persona più bella di te in questo modo.»

«No?» Harry ridacchiò leggermente e si prese il labbro inferiore tra i denti prima di allacciare le braccia dietro il collo del liscio per tirarlo a sé. Louis gli era così vicino che le loro labbra quasi si sfioravano e i loro occhi non potevano fare a meno di divorarsi a vicenda. «Ne sei sicuro, Lou?»

«Potrei scommetterci su-»

Il liscio non ebbe nemmeno il tempo di dire altro che le labbra del ricciolino furono sulle sue, pronte a dare vita ad un bacio passionale. Louis poteva sentirle in ogni loro minimo movimento: sentiva perfettamente come le labbra di Styles si piegassero, come si incurvassero e come si scontrassero con una violenza così desiderata contro le sue, chiedendo sempre di più; sentiva il suono che esse facevano e il respiro di Harry sulle sue labbra quando si staccava per riprendere fiato; sentiva il calore che solo esse erano capace di fargli provare.
E ci fu un'altra cosa che Louis sentì, una cosa improvvisa e sicuramente non gradita per il liscio, che lo fece cadere a terra con il volto tra le mani... letteralmente!

«Ty, no, aspetta!»

«Chi cazzo ti credi di essere per baciare il mio ragazzo?!»

Una voce profonda e scura che Louis non aveva mai avvertito si abbatté su di lui ancor prima che il liscio poté capire cosa gli stesse succedendo e perché avvertisse così tanto dolore.. e lo capì solo quando, nel voltarsi per coprirsi il volto, sputò del sangue dalle labbra: stava ricevendo pugni da un perfetto sconosciuto ed era talmente ubriaco da non riuscire nemmeno a proteggersi o ad attaccare.

Al contrario, Harry era completamente cosciente e sensibile  e non ci pensò due volte a scagliarsi contro Tyler, tirandolo via dal liscio. «Lascialo, cazzo!» ordinò, mentre le sue mani si aggrappavano alle braccia massicce del ragazzo con le treccine e con la pelle scura per tirarlo via. «Non toccarlo!»

«Ma sei impazzito, Harry?! Questo figlio di puttana ti stava molestando, cazzo!» ringhiò Tyler e lo stripper tremò non appena sentì la rabbia presente nella sua voce ma temette davvero di svenire quando i suoi occhi verdi incontrarono quegli scuri e assetati di rabbia del ragazzo. «Non posso lasciare che molesti il mio ragazzo!»

«I-il tuo.. r-ragazzo?»

«Che ci fai ancora qui?» fu tutto quel che il riccio riuscì a dire, non riuscendo a connettere i neuroni per poter formulare altre frasi. Si sentiva spaesato e confuso, come se l'avessero buttato in una centrifuga, e non era una situazione che adorava affatto. "D-doveva essere a casa!  C-cazzo, doveva essere a c-casa!"

Tyler fece per aprire bocca, rivelando il motivo per il quale non aveva seguito il suo ordine - e cioè che aveva preferito aspettarlo per riportarlo a casa, così da evitare incidenti o problemi data l'ora tarda della notte - ma fu la voce acuta e rabbiosa di Louis a interrompere il loro contatto visivo.

«Ma che cazzo dici, coglione?! Harry è il mio ragazzo!»

E sì.
Quello sì che era un bel casino..

I've Been A Bad Girl, Daddy - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora