Wow, zio Tom è cambiato dall'ultima volta che l'ho visto.
Anche se effettivamente per ultima volta si intendono quasi 5 anni fa.
Ha una scolpita barba nera, ne troppo corta ne troppo lunga, raccolta perfettamente. Un ciuffo nero ebano gellato, buttato all'indietro, gli occhi color nocciola che fanno trasparire la sua bontà, dei jeans e un semplicissimo maglione nero, che però gli dona molto. Scorgo dei tatuaggi che fuoriescono dalla manica del maglione destro, coprendo la parte superiore della mano.
Ora capisco da chi ho ereditato la passione per i tatuaggi."Piccola sei cresciuta un sacco! Cavolo, sei bellissima Iris..." afferma con un sorriso sincero quanto stupito.
Mi squadra un'altro pò dalla testa ai piedi, prendendomi per la mano e facendomi girare su me stessa e aggiunge: "e mi assomigli pure!".
Scoppio a ridere, ma pensandoci bene un pò di ragione ce l'ha. Sarà l'essere strani, o l'essere tatuati entrambi, ma sembra che qualcosa ci accomuni.Lo osservo un'altro pò. "Beh zio, anche tu sei cambiato molto, ti ricordavo...diverso".
"Diverso? Diverso come?".
Sorrido. "Più normale".
Soffoca una risata, prende le mie valigie e ci avviamo alla sua macchina. Durante il breve tragitto per arrivare a casa sua, parliamo di un sacco di cose, mi chiede se il viaggio è stato faticoso o stancate, mi dice di esser entusiasta della mia scelta di venire a vivere qua, con lui.
È palesemente felice, come me.
Ha sempre saputo che tipo di donna fosse mia madre, ma non ha mai saputo tutto al dettaglio, non ne ho mai parlato con nessuno a parte Dani."Eccoci arrivati, non aspettarti una villa, vivo da solo e non sono mai stata una brava donna delle pulizie" ridacchia lui nervosamente.
Non è per niente male invece. Subito passata l'entrata nella destra, un divano piccolo ma accogliente color marroncino, con un gran televisore davanti.
Lateralmente al divano e alla tv, il tavolo poco più in fuori dalla cucina, anch'essa piccola ma ordinata e ben disposta.Mi dice che questa sera a cena, ci sarà un ospite, un suo grande amico, mi chiede se è un problema ma ovviamente rispondo di no.
L'ospite sono io, non il suo amico.
Mio zio fa strada salendo le scale in legno, indicandomi una camera appena sulla sinistra. "Questa sarà camera tua, spero ti piaccia. L'ho arredata nel miglior modo che potevo, ho superato di gran lunga le mie aspettative" afferma grattandosi la nuca. Sbraccia e conclude: "Beh queste sono le tue valigie, sistemati pure, fa una doccia, fa quello che ti pare, questa ora è casa tua. Scendi quando finisci". Annuisco porgendogli un sorriso e lo ringrazio.Disfo le valigie e appena finisco, prima di farmi una doccia bollente chiamo Dani come promesso.
"Ah Iris, dimenticavo di dirti...non spezzare troppi cuori, okay?".
"Scemo! Lo sai che non posso farne a meno".
"Farne a meno di? Spezzare cuori a deboli e ingenui ragazzi che si auto convincono di piacerti?".
Rifletto qualche secondo. "Sai che non parlo di quello...non è colpa mia se cadono ai miei piedi! Io cerco di farmi piacere qualcuno, ma sono tutti così banali e scontati...".
"Non avrai mai una vera e propria relazione tu, non ne sei capace" mi rimprovera lui.Devio il discorso e continuiamo a parlare qualche minuto finché riaggancio, e finalmente, mi concedo una doccia calda dopo una giornata stressante.
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Prima di te niente
RomanceDalla storia: Ethan: Fatti conoscere meglio allora Iris Iris: Te lo sconsiglio Ethan, davvero Ethan: Ma perchè? Dimmi, perché? Iris: Perchè faresti la stronzata più grande della tua vita Sesso, alcool e guai, sono i tre più appropriati aggettivi per...