"Era ora che arrivaste, sarà mezz'ora che vi aspettiamo!" esclama un ragazzo moro, venendoci in contro.
È davvero carino. Muscoloso, alto, con i capelli scuri che si fermano alla fine del collo. Due rose tatuate in entrambe le mani.
"E questa bellissima ragazza è?".
Mio zio gli da una spinta scherzosa sul petto. "Ehi ehi Caleb, vacci piano è mia nipote Iris". Mi prende per mano e mi porta davanti agli altri. "Ragazzi lei è mia nipote Iris, è arrivata oggi da Portland".Si presentano tutti dicendo "ciao" in coro, seguito dai vari "piacere" e i loro nomi.
Sembrano simpatici, alla mano. Ho scambiato due parole con Tess, la presunta fiamma di mio zio Tom, e ora capisco perché le piace così tanto. Sembra una persona fantastica, a pelle mi ha dato subito un'ottima impressione, è limpida, gentile, pulita e obiettivamente bellissima. Ha dei boccoli biondi, arricciati alla perfezione che cadono giù dalle spalle, gli occhi azzurri e una carnagione mediterranea, un pò come la mia.Leila devo ammettere che non mi interessa particolarmente approfondire la sua conoscenza, è a dir poco ridicola con quei capelli color carota, quel rossetto rosso fuoco che trasborda tanto da farla assomigliare a Jocker. Gli occhi azzurri credo siano l'unica cosa a salvare quella faccia da sberle che si ritrova. E questa vocina stridula di una bambina nel procinto di una crisi di nervi, farebbe venire l'emicrania a chiunque.
Caleb sembra carino anche se non credo sia il bravo ragazzo che si dimostri, credo cerchi di mostrarsi diverso da quello che è semplicemente per rimorchiarmi. O almeno per provarci.
È affascinante, questo è da dire.D'un tratto mi ritrovo al bar da sola con Caleb, mio zio è andato al guardaroba e cè molta coda per appoggiare gli abiti, quindi presumo dovrò aspettarlo qui per un pò.
Caleb vuole offrirmi da bere, ma prima che io possa accettare, qualcuno si ferma alle mie spalle, proprio dietro di me, così vicino da poter sentire il suo respiro sul mio collo.
"Senti, lascia perdere, ti prendo io da bere" mi sussurra all'orecchio. È Ethan. Non ho nemmeno il tempo di rispondere o di voltarmi, che mi prende per mano e mi tira via, portandomi nell'altro lato del bar, esattamente difronte a Caleb.I due si lanciano occhiatacce e io non so che dire. Sento Caleb urlare 'sei un bastardo' o 'sei un coglione' o qualche insulto del genere, e vedo il migliore amico di mio zio a me praticamente estraneo prendermi per mano e portarmi via.
"Che stai facendo?" domando, togliendo la mia mano dalla sua.
"Senti sei la nipote del mio migliore amico, e per quanto possa fregarmene, non lascerò che tu ti faccia abbindolare da un coglione come Caleb".
La sua risposta mi spiazza ma non dimostro il mio stupore.
"Non ho 12 anni, punto primo, tu non mi conosci, punto secondo, e punto terzo...so cavarmela benissimo da sola, non ho bisogno di un babysitter" ribatto io.Mi guarda con fare stupito. Incassa il colpo e mi guarda, senza dire una parola. Dio quant'è bello, appena l'ho visto ho iniziato a fare strani pensieri su di lui, e credo sarà difficile smettere se continua a guardarmi così.
"Bevo un Martini cola, comunque" affermo.
"Un martini cola e una vodka alla menta. La vodka alla menta più ghiacciata che puoi, grazie" dice lui alla barista, che sembra fissarci entrambi da mezz'ora.Mentre la barista ci prepara i drink, Ethan continua a guardarmi, o meglio, ispezionarmi. Guarda i miei occhi, poi si sofferma un secondo sulla mia bocca, guarda i miei capelli e infine guarda il mio corpo, i miei vestiti. Io faccio altrettanto.
La barista ci porge i nostri due drink e nel frattempo arriva mio zio Tom.
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Prima di te niente
RomanceDalla storia: Ethan: Fatti conoscere meglio allora Iris Iris: Te lo sconsiglio Ethan, davvero Ethan: Ma perchè? Dimmi, perché? Iris: Perchè faresti la stronzata più grande della tua vita Sesso, alcool e guai, sono i tre più appropriati aggettivi per...