Capitolo 9

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Per dare un pò di fastidio, avviso mio zio che vado un'attimo al bagno, lui mi indica dov'è ma io decido comunque di andare al bancone davanti ad Ethan.
"Vuoi qualcosa da bere?" mi chiede con strafottenza.
Sorrido e scuoto il capo, appoggiandomi leggermente sul bancone.
"Beh allora che vuoi?" trilla Laila.

Che vocina da idiota.
Me la immagino a letto mentre viene ansimando il suo nome.
Che spettacolo raccapricciante, povero lui.
La guardo per un secondo ma poi la ignoro come ho fatto tutto il resto della serata.
Guardo Ethan e mi avvicino un pò.
"Starei cercando il bagno" sussurro. Sono vicina a lui, non troppo ma abbastanza da sentire il suo profumo di pulito.
Vorrei un premio per i miei ormoni che cercano di rilassarsi e stare tranquilli in sua presenza.

Mi lecco il labbro, ma lo faccio spesso, è una specie di vizio. Lui mi guarda e per un momento sembra paralizzarsi sulla mia bocca.
Stringe i denti, serra la mandibola.
"È li" afferma indicandomi la strada con il dito.
"Grazie" rispondo io con nonchalance.
Vado al bagno e mi sistemo un secondo, guardo l'ora ed è già mezzanotte. Torno al tavolo da mio zio e gli altri, finisco il mio Martini cola che avevo ordinato, dopodiché mi avvio al bancone con mio zio, che prima di andarsene saluta Ethan.

"Ciao collega" saluto io, con un sorriso provocatorio.
Fa un cenno di capo accompagnato da un sorrisino tremendamente sexy, senza dire una parola.
"Ciao Leila", mi limito a dire sfoderando uno dei sorrisi più falsi che riesca a fare.
Alex e Leila restano al bar con Ethan, io mi volto e mi avvio all'uscita con mio zio, Tess e Caleb.

"Allora piccola, che te ne pare?" chiede mio zio.
"È bello, mi piace. Sono felice di iniziare domani!" esclamo io, dimostrando nuovamente il mio entusiasmo.
"Ti troverai bene con Ethan, infondo è un bravo ragazzo" mi raccomanda poi Tess, mettendomi una mano sulla spalla.
Mi troverò benissimo, ne sono sicura, penso fra me e me immaginando una risata malefica finale.

Mio zio e Caleb sono più avanti di noi di qualche metro, io e Tess parliamo un po' del più e del meno, mi chiede come mai ho deciso di trasferirmi qua e io rispondo molto sinteticamente, tralasciando i dettagli.
"Sono fortunata ad avere uno zio come lui" confido a Tess, mentre percorriamo la strada di casa. Lei annuisce e lo guarda come se fosse la persona più bella al mondo. E la cosa è reciproca.
"Si, lo sei decisamente" sussurra poi.

"Sei felice di iniziare a lavorare con Ethan?".
"Beh, direi di si, non dovrei?".
Ride. "Non intendevo certo questo".
Ci guardiamo qualche istante e scoppiamo a ridere entrambe.
"È un bravo ragazzo, dico solo che...come amico è ottimo se ti vede di buon occhio, ma come qualcos'altro...". La interrompo.
"Qualcos'altro? Che intendi come qualcos'altro?" le chiedo.
"Nulla, dico solo che dovresti stare attenta, anche se gli voglio un gran bene, Ethan è tutto ciò che non vorrei per mia figlia, se ne avessi una".

La faccia da stronzo l'ho notata sin da subito, quello che Tess forse non sa è che alla maggior parte delle ragazze, questo piace. Il pericolo, il rischio, il fascino del cattivo ragazzo.
Alle ragazze, a me.
Il fatto è che di ragazzi come Ethan, ne ho visti tanti, qualcuno me lo sono portato a letto, ma il giorno dopo non ho mai richiamato nessuno, non mi è mai interessato, semplicemente.

Ringrazio Tess per i consigli e per la chiacchierata, mi piace parlare con lei.
La saluto e lascio mio zio solo con lei qualche minuto, il tempo di salutarsi.
Mi avvicino a Caleb e gli chiedo dove abita, lui mi spiega che la macchina l'ha portata a riparare dal meccanico e che per sta sera prenderà un bus.

Salutiamo tutti Tess e dopo un brevissimo lasso di tempo, io e mio zio salutiamo anche Caleb, imboccando il vialetto che porta a casa nostra.
Mi accendo una sigaretta e mi avvicino alla finestra in cucina.
"Mi piacciono i tuoi amici" confido a mio zio.
Lui sorride. "Anche tu piaci a loro" ribatte.

Metto il pigiama e lavo i denti, do a mio zio la buona notte e mi corico a letto.
Domani è un'altro giorno, il mio primo giorno di lavoro e non so se il mio entusiasmo derivi da questo o dal fatto che lavorerò con Ethan.

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