Capitolo 20

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Guardo Dani con un sorrisino malizioso, che da quando Ethan se n'è andato con la ragazza mora e tatuata un pò simile a me, mi scruta attentamente dalla testa ai piedi con sguardo sospetto.
"Che cè?".
Inarca un sopracciglio. "Sto aspettando signorina, devi per caso dirmi qualcosa?".
Accavallo le gambe e mi lecco il labbro come il mio solito, mantenendo il sorrisino sulle labbra. "Te l'ho detto amore, niente di che".
"Lo conosco quello sguardo Iris e l'ho visto una sola volta in quasi 20 anni che ti conosco. Lui ti piace" afferma con sicurezza.
Scuoto la testa. "È uguale agli altri", replico guardando il pavimento.
"Ma tu lo guardavi come se fosse diverso".
"È carino e me lo scoperei okay? Nulla di più".
Alza gli occhi al cielo, mi conosce troppo bene per bersi le mie stronzate, ma resta in silenzio senza ribattere e gliene sono grata. Non saprei che dire su Ethan, non troverei le parole per descrivere quella strana affinità che c'è fra noi.

"Riguardo sta sera, dove hai detto che mi portavi?" Domanda Dani una volta incamminati verso casa.
"Ah già, al Seven, è una discoteca molto piccola confronto all'Our Night, ma ti assicuro che è carina e ci divertiremo vedrai!" Esclamo attaccandomi al suo braccio.
"L'Our Night" sbuffa sorridente. "Quanto ci divertivamo io e te in quel posto? Era l'unica discoteca vicino a Portland e se non ci fosse stata quella saremmo morti dalla noia prima o poi!". Scoppiamo a ridere entrambi ricordando i vecchi tempi.
"Già" boccheggio.
"Scommetto che al Seven ci sarà anche il tuo amico".
"Beh lui veramente è..." temporeggio.
"È...?" Mi incalza.
"Il dj".
"Il dj? Cioè il tuo amico tempestato di tatuaggi è il dj della discoteca?".
Annuisco. "È come se fosse un Dio dentro a quella discoteca, tutte le ragazze cercano disperatamente di attirare la sua attenzione e tutti i ragazzi lo idolatrano" dico poi, sbracciando.

Rientriamo a casa e appena varco la soglia della porta sbianco. Mio zio è seduto nel divano con Ethan.
Anche Dani sembra aver assunto un'espressione meravigliata.
"Hai appena visto un fantasma?" Chiede Ethan osservandomi.
Scuoto la testa. "No è che pensavo...pensavo che tu...tu fino a poco fa eri...".
Mio zio guarda prima Ethan che allarga le braccia e poi me. "Tesoro tutto apposto?".
Mi riprendo e annuisco. "Tutto apposto, io vado su con Dani, deve farsi una doccia".
"Resta con noi Iris, pensavamo di mangiare qualcosa e tu sei l'unica brava a cucinare fra i 3" mi propone Ethan, cercando conforto da mio zio.
"Mi dispiace davvero, ma questa volta dovrete cavarvela, Dani deve fare una doccia e devo farla anch'io" replico con un falso sorriso dispiaciuto. Ethan contrae la mascella e stringe le mani nelle ginocchia. "A stasera Ethan" concludo, salendo le scale insieme a Dani.

Conduco Dani in camera mia e appena chiudo la porta mi scaglio di schiena sul materasso. Lui si siede al bordo del letto e mi guarda come se aspettasse che dalla mia bocca uscisse qualcosa.
"E adesso che c'è?".
"Cè che vi piacete entrambi Iris, cè che lui è geloso di me e voleva farti restare al piano di sotto".
Aggrotto la fronte e l'istante seguente scoppio a ridere. "Che stai dicendo?".
"Il fatto che tu cucini bene era solo un pretesto per farti restare giù, non voleva venissi su con me quando hai parlato di farti una doccia, sveglia Iris" afferma incrociando le braccia. "Ma lo sa che sono il tuo migliore amico almeno? Sembra che abbia quasi paura possa venire a letto con te" sbuffa mettendosi le mani nei capelli.
Lo guardo per un momento senza rispondere, prima che possa replicare aggiunge:"Aspetta. Tu non gli hai detto che ero il tuo migliore amico, hai cercato di fargli pensare che io e te fossimo qualcosa solo per farlo ingelosire, giusto?".
Scoppio a ridere e mi schiaccio un cuscino sulla faccia. "Mi conosci troppo bene, cazzo!".

Sono quasi le 21.00 quando, dopo una doccia e una miriade di gossip con Dani, inizio a prepararmi per andare al bar.
La giornata di oggi è volata, con Dani sto sempre benissimo e sono sempre me stessa, posso parlare di qualsiasi cosa, soprattutto di mia madre, dei miei attacchi di panico e dei miei incubi, e seppur lui sia un ragazzo a dir poco stupendo, l'idea di sfiorarci non ci è nemmeno mai passata per la testa.
È come se avessimo un legame indivisibile, un vero e proprio legame di sangue.

"Da quando per andare a lavorare ti fai così bella, principessa?" Osserva Dani facendomi fare una piroetta su me stessa. Infilo le chiavi e chiudo la porta di casa. "Da quando il sabato dopo lavoro vado a ballare" ammicco facendogli una smorfia.
Poco prima di entrare al bar, mi arriva un messaggio da parte di Caleb.

Ehi, ci sarai questa sera al Seven?

Dani con un rapido movimento cerca di sbirciare il display del mio telefono. "Chi ti scrive furbetta?".
"Caleb, un'altro amico" sorrido io, schiacciando i tasti del telefono, con lo sguardo fisso sul display.

Si, ci sarò. A più tardi, un bacio.

Blocco il telefono e lo infilo nella tasca dei miei jeans.
"Un'altro amico?".
Annuisco. "Questo è davvero un'amico".
Dani mi lancia uno sguardo trionfante. "Lo vedi? Ti sei fregata da sola, quell'Ethan non è solo un'amico!".
Gli tiro uno spintone e ridiamo entrambi.
Appena arriviamo all'entrata del bar, Ethan non è ancora dietro al bancone, è seduto o meglio dire, appartato, in uno dei tavolini riposti nell'angolo nascosto del bar insieme a Leila.
Io e Dani entriamo e lui sembra impassibile, degnandoci uno sguardo di sfuggita, con Leila accoccolata sopra le sue gambe.
Prendo Dani per mano e lo porto a conoscere Tess ancora dietro al bancone, poi lo faccio accomodare nel solito tavolo insieme ad Alex e Ian che mi salutano abbracciandomi, fanno entrambi un cenno cordiale a Dani che ricambia.
"Ora inizio il turno, sta lontano dalla vipera con i capelli arancio. Fallo per la tua sorellina" sussurro a Dani prima di avviarmi al bancone.

Tess passa lo straccio sul lavandino per poi asciugarsi la fronte. "Il week-end è sempre così impegnativo" afferma chiaramente sfinita.
La sostituisco, le do una tenera pacca sulla spalla e prima di sedersi al tavolo in mezzo a Dani, Ian e Alex si prepara una birra.
"Mio zio dov'è? Non era in casa quando siamo usciti" trillo da distante a Tess, che fa segno di non sentirmi data l'assordante confusione di stasera.
"Aveva un'impegno" afferma poi una voce alle mie spalle. È Ethan.

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