Capitolo 14

363 13 2
                                    

Il centro è bellissimo, luminoso e pieno di edifici, con un sacco di persone che passeggiano in questo bellissimo posto.
Entro in un negozio che non ho potuto non notare dati i bellissimi vestiti in vetrina.
"Buongiorno" esclama una voce allegra femminile, da dietro la cassa. La osservo qualche secondo prima di salutare, è Alex, la migliore amica di Ethan.
"Ciao Alex" saluto sfoggiando un sorriso.
"Ciao Iris! Non ti avevo riconosciuta. Sei venuta a fare un pò di shopping?".
Guardo i vestiti appesi agli attaccapanni. "In effetti si, volevo comprare qualcosa".
"Vieni, ti mostro qualcosa che fa per te" ammicca indicandomi uno stretto corridoio con alla fine un'altra piccola stanza.

Ci sono un sacco di jeans bellissimi, alcuni sono strappati e altri con delle pezze e delle borchie. Dei vestitini molto sportivi, proprio come piacciono a me.
"Hai fatto proprio centro Alex" commento io, adorando tutti i capi davanti a me.
"Sono felice ti piacciano! Prova tutto quello che vuoi" afferma allontanandosi.
Prendo alla lettera il suo consiglio e provo un sacco di capi, partendo dai jeans, proseguendo con le maglie e finendo con i vestiti.

Alla fine opto per un vestitino corto aderente in cotone, grigio con delle scritte bianche e nere sulla schiena, e due jeans, un paio nero con degli strappi e un paio blu chiaro con delle borchie sulle ginocchia.
Saluto Alex ed esco, sono già le 13 e mio zio fra poco sarà a casa.
Nel cammino verso casa, in una panchina, trovo due ragazzi completamente avvinghiati, lei seduta sopra di lui a gambe aperte. Se la memoria non m'inganna, solo una persona ha i capelli così schifosamente arancioni, Leila, la troietta di Ethan.
Si baciano continuamente ma appena si staccano, il mio sguardo incrocia quello di lui. È Ethan.

Tiro dritto e cammino più veloce che posso, ma invano.
"Iris?".
Mi fermo di scatto e mi giro nella loro direzione. "Ciao Ethan".
Leila mi rivolge un sorriso falso che ricambio con altrettanta falsità. È ancora sopra di lui e sembra non volerne sapere di togliersi dalle sue gambe.
"Che fai?".
"Sono venuta a fare un giro, posso?".
Alza le mani. "Certamente".
Faccio un cenno di saluto e mi volto, ma lui mi chiama di nuovo.
"Si?".
Si scrolla di dosso Leila che si lamenta e borbotta qualcosa, si avvicina a me.

"Cosa fai sta sera?".
Alzo gli occhi al cielo, palesemente stupita dalla sua domanda. "Sta sera lavoriamo Ethan, in caso non lo ricordassi".
Fa una risatina. "Intendevo dopo lavoro".
"Non saprei, credo andrò a casa a meno che tu non mi offra qualcosa di interessante" ammicco.
Sorride e mi sposta una ciocca di capelli dietro all'orecchio, finita davanti agli occhi per il vento. "Ti porto in un posto, ti piacerà. Ci saranno anche Leila, Alex e Ian, ci stai?".
Mi tocco il mento e guardo il cielo. "Ci devo pensare. Caleb non ci sarà?".
So che parlargli di Caleb probabilmente lo infastidirà, loro due non si sopportano proprio.
"No, non ci sarà" replica brusco. Si allontana da me e torna da Leila.
"Ci vediamo stasera" lo saluto. "A lavoro" sottolineo poi andandomene.

Prima di te nienteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora