Capitolo 19

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Siamo davanti alla porta di casa ed Ethan tira fuori orgoglioso dalla tasca l'indirizzo scritto sul tovagliolo. "Forse dovrei andare" fa lui con un sorriso compiaciuto.
"Non voglio trattenerti" ribatto io alzando le braccia.
"Ne sei proprio sicura?".
Annuisco con decisione. "Domani ho una giornata impegnativa, vado a letto". Infilo le chiavi nella serratura ed apro la porta. Mi volto e gli poso un bacio delicato sulla guancia che lo fa irrigidire.
"Buonanot...".
"Che tipo di impegni?".
"Scende un'amico da Portland, lo ospiteremo da noi" rispondo fiera, col sorriso tra le labbra".
"Dormirà con te?".
"Chissà" ammicco io, facendogli l'occhiolino. "A domani" ripeto, chiudendogli la porta in faccia.

Toc toc.
"Zio buongiorno" affermo saltandogli in braccio.
"Buongiorno tesoro, dormito bene?".
"Molto bene, grazie. Non hai lavorato stamani?".
Scuote il capo. "Il sabato e la domenica mattina teniamo chiuso il bar, lo va ad aprire alle 14 Tess".
Annuisco. "Capito".
Scendo con mio zio e ci prepariamo la colazione.
Mi parla di Dani e scatto in piedi dalla sedia. "Oh cazzo, Dani!".
Corro a prendere il telefono e lo chiamo, per accordarci. Oggi verrà qui e starà fino a domani.
Premo l'orecchio verso il display illuminato dal suo nome. "Si amore, si. Okay, d'accordo. Perfetto, alle 15 vengo alla fermata, a dopo".
Torno da mio zio che nel frattempo ha divorato il suo puncake alla nutella.
"Scusa tesoro, avevo troppa fame! Allora il tuo amico?" Chiede mio zio tra un morso e l'altro.
"Alle 15 sarà alla fermata, mi accompagni a prenderlo?".
Annuisce pulendosi le mani. "Certo tesoro".

Non vedo l'ora di presentare Dani agli altri, di portarlo al Seven questa sera, di stare con lui.
"Pronta?" Domanda mio zio, una volta prese le chiavi della macchina. Guarda l'orologio argenteo al polso. "Sono le 14.40".
Annuisco. "Prendo la giacca e scendo" urlo dal piano di sopra.
Arriviamo alla fermata e, appena lo vedo scendere dal bus col suo borsone grigio sportivo sulla spalla, mi si illuminano gli occhi. "Ho il migliore amico più bello del mondo", borbotto parlando tra me e me, orgogliosa.
"Sei sempre la più bella di tutte, principessa" osserva con uno spiraglio di luce negli occhi, allargando le braccia.
Come sempre, mi aggrappo a lui e gli salto addosso. "Ciao amore mio" strillo saltellante.
"Ciao io sono Tom" dice mio zio, proponendo la mano verso di lui.
"Molto piacere Tom, Iris mi ha parlato benissimo di te. Daniel" replica lui, sfoderando un gran sorriso con i suoi bianchissimi denti.

Torniamo a casa e nel tragitto mio zio Tom parla poco, io spiego a Dani che dormirà da noi e che lo porterò a fare un giro nel centro, lo informo del mio nuovo lavoro spiegandogli che il mio capo è proprio mio zio. "Stasera potremmo andare al Seven?" Chiedo speranzosa a mio zio.
Si gratta la nuca. "Uhmm...pensavo di cenare con Tess questa sera, non avevamo intenzione di fare tardi, tesoro. Sempre se per te non è un problema ovviamente".
Scuoto la testa. "Ovvio che no zio. Potrei portare Dani con me al bar e poi chiamare Caleb, e andare al Seven insieme, che ne dici?" Domando guardando mio zio. Lui annuisce. "È una buona idea tesoro, ormai ai miei amici piaci più di me!" Esclama lui con una risatina.
Scoppiamo tutti a ridere e, una volta arrivati a casa, faccio sistemare a Dani i pochi capi all'interno del suo borsone, il suo spazzolino e la sua cera per i capelli.

"Usciamo?".
Annuisce. "Usciamo!".
Andiamo al centro e ci sediamo su un bar molto vistoso, pieno di luci e con una bella musica all'interno, un'immenso plateatico e dei baristi molto amichevoli.
Quando ci sediamo, si avvicina a noi una ragazza molto carina e sorridente che, a primo impatto sembra molto simpatica. "Buongiorno ragazzi! Cosa posso portarvi da bere?".
Do una pacchetta a Dani con il piede sulla sua gamba. "Tu cosa bevi?" Mormoro a bassa voce.
"Analcolico alla frutta?".
"Andata".
"Due analcolici alla frutta per favore!" Rispondo con un sorriso stampato sulla faccia.

Mentre beviamo il nostro analcolico, Dani mi fa un sacco di complimenti dicendomi che sono sempre la più bella fra tutte, mi racconta che sta uscendo con una delle più belle cheerleader  ma che non sembra interessargli granché.
"Tu a ragazzi signorina, come sei messa?" Reclama lui con un sorriso malizioso.
"Beh veramente...". Mi interrompo quando vedo un ragazzo vestito di nero scendere dalla macchina, assieme a una ragazza. Resto a bocca aperta quando li vedo venire verso di noi. È Ethan ed è bello come sempre, forse di più, e la ragazza è la mora di ieri sera.
Dani mi strattona il braccio e mi passa la mano davanti agli occhi. "Iuhu, ci sei?".
Sbatto le palpebre. "Eh? Cosa scusa?".
"Ciao" fa Ethan, avvicinandosi a me.
Alzo lo sguardo verso di lui. "Ciao Ethan" balbetto.
"È lui il tuo amico?" Mi chiede guardando Dani. Annuisco.
"Piacere Ethan" dice lui, senza porgergli la mano. Lo guarda un solo istante poi guarda nuovamente me. "Che ci fai qui?".
Gli indico con lo sguardo il mio analcolico. "Nulla sono venuta in un bar a comprarmi un vestito" rispondo soffocando una risatina ironica. "Tu invece? Stai esplorando la città con la tua nuova preda?".
Ethan scoppia a ridere e mi sfiora la guancia con le dita. "Non essere gelosa, Iris".
Faccio spallucce e soffoco una risata. "Figurati".
"Ci vediamo sta sera al bar" fa lui sorridendomi. Fa un cenno con la testa a Dani sforzandosi di sorridere.

"Okay...penso dovrai parlarmi di parecchie cose" annuncia Dani appena Ethan si allontana.
Sorrido. "Niente di che".

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