Non so cosa succederà sta sera, so che quando sono vicina a lui sento un irrefrenabile desiderio.
Il mio corpo è scosso dai brividi e il mio stomaco si attorciglia.
Per la prima volta, sento qualcosa. Forse solo desiderio e passione, forse altro.Ethan varca la porta del bar e con un movimento furtivo gira la chiave.
Si avvicina a me lentamente senza staccarmi gli occhi di dosso, poi si appoggia ad un tavolo difronte a me.
"Era il tuo fidanzato quello di prima?".
Alzo gli occhi al cielo, stupita dalla sua domanda. "Il mio fidanzato? Dani?" Ridacchio, palesemente divertita, ma lui è serio e non accenna nessun sorriso. "Se fosse il mio fidanzato non sarei con te".
Lo guardo e dopo la mia risposta sorride. Un sorriso liberatorio, un sorriso sollevato.Mi avvicino al bancone e faccio per prepararmi una birra ma Ethan mi ferma. "Beviamo qualcosa di più forte".
Prepara 4 shottini, due riempiti fino all'orlo di rum e gli altri due con del succo alla pera. "Rum e pera?".
Annuisce. "Mai bevuti?".
Scuoto la testa e lui fa una risatina strozzata, gli tiro uno spintone e scoppia a ridere. "Prima devi bere il rum e poi la pera".
Annuisco e quando poggio la bocca sul bicchierino sento già il bruciore alle narici. Tiro all'indietro la testa e d'un fiato paro giù il rum, sbattendo il bicchierino sul tavolo, dopodiché mi affretto a bere il succo alla pera.Scuoto la testa tirando fuori la lingua, il rum fa schifo, solo annusandolo mi era venuto un conato di vomito ed Ethan è sempre più divertito dalla mia faccia disgustata.
Guardo l'ora e sono quasi le 2. Ai primi 4 bicchierini se ne sono aggiunti almeno altri 10, fra strani cocktail e birre.
Guardo il display del telefono illuminato da una chiamata persa di Dani.
"Cazzo, Dani!" Impreco schiacciando nervosamente i tasti del telefono per richiamarlo."Pronto bellissimaaaa!". Sentendolo così ubriaco per qualche secondo ha fatto tornare lucida me.
"Dani? Tutto okay?".
"Si amoremioo! Sono ubriachissimo e ci sono un sacco di ragazze scopabili in questa discoteca! Ahhh cè anche un certo Caleb che ti cerca!" Strilla senza mai riprendere fiato.
Ethan è vicino a me e a sentire il nome di Caleb si è irrigidito, guardandomi male.
"Ehm...okay Dani, fra poco sono lì. Si amore aspettami, a fra poco".Riaggancio e il sorriso che era presente sul volto di Ethan è scomparso. "Caleb ti sta aspettando?".
Alzo le spalle. "Presumo di si".
"E tu cosa vuoi fare?".
"In che senso?".
"Vai da Caleb o resti qui con me?".
Abbasso lo sguardo. "Devo andare al Seven Ethan, cè Dani...non posso lasciarlo solo tutta la notte".Si avvicina a me e con le dita mi abbassa lentamente la spallina della canotta, facendola scendere fino alla metà del braccio. "Non intendevo tutta la notte, solo un'altro pò".
Lo guardo e sento i brividi. Sento lo stomaco stringersi e la pelle bruciare. "Scopami. Nel bancone, nei tavoli, nel pavimento, scopami".Mi afferra per le cosce e mi fa sedere sopra al bancone, mi toglie di forza la canotta strappandone un pezzo e poi mi fa stendere.
Inizia a sbottonare i piccoli bottoni dei miei jeans e mentre li sfila inarco la schiena, sentendo altri di quei brividi che non sentivo da tempo.
Abbassa le mutandine e con una mano slaccia il reggiseno. Infila un dito dentro di me e poco dopo ne infila due, e una volta bagnata, ho bisogno di altro. Ho bisogno di sentirlo completamente dentro, due dita non mi bastano.Si stende sul bancone sopra di me, mi affretto a sfilargli la maglietta e a sbottonargli i jeans, abbassandoglieli. Mi bacia e continua a toccarmi dappertutto, sfiorandomi i fianchi e strizzandomi il sedere. "Tuo zio mi ammazzerà" mi bisbiglia sulle labbra.
"Non lo saprà" rispondo ansimando.
All'improvviso si mette in piedi. "Cosa fai?" Domando.
Si allontana appena entrando nella stanza del personale. "Ho preso una cosa molto importante" dice lui, sfoderando un preservativo impacchettato. "Questo è alla banana, ne ho anche uno alla fragola, quale preferisci?".
Gli strappo il preservativo dalle mani e mi affretto ad infilarglielo. "Sta zitto e scopami" rispondo con il fiato corto.Mi afferra nuovamente per le cosce prendendomi in braccio. Gli stringo le gambe sulla vita e lui avanza di qualche passo facendomi sbattere al muro.
"Mi ispiri il sesso violento tu, ragazzina testarda che non sei altro" ansima fra un bacio sul collo e l'altro.
Con una mano mi cinge la vita e con l'altra si appoggia al muro e quando il suo membro entra prima lentamente e poi velocemente su e giù dentro di me, dandomi delle energiche spinte, riesco a venire in tempo record.
Dopo l'ultima violenta spinta, ci rilassiamo qualche secondo entrambi e io mi lascio scappare un'orgasmo.Mi sfiora la guancia con le dita fino ad accarezzarmi il collo, poi la spalla e infine il braccio. "Quanto sei bella" afferma lui respirando affannosamente, con la fronte appoggiata alla mia. Lo bacio sulle labbra e la sua lingua calda si incrocia con la mia.
Si infila le mutande e mi passa i vestiti. Ci vestiamo entrambi e una volta usciti dal bar sono quasi le 3.
Mi accendo una sigaretta, guardando imbarazzata la canotta strappata sulla pancia.
"Non l'ho fatto apposta, te ne comprerò un'altra promesso" fa lui poggiandomi un braccio sulla spalla.
Mi sento strana se ripenso a quello che è appena successo. Forse ho paura.Mi separo dalla sua presa e lui mi guarda scettico. "Cos'hai?".
Scuoto la testa. "Niente".
"Sei strana, quello strano dovrei essere io".
"Non ho niente Ethan. Perchè dovresti essere strano?".
Sbraccia. "Fammici pensare", fa un tiro di sigaretta e prosegue:"Ho appena scopato con la nipote del mio migliore amico e la nipote del mio migliore amico ha 6 anni in meno di me".
Mi fermo di scatto a pochi passi dal Seven. "Nessuno ti ha costretto a scoparmi".
"Cazzo Iris, non ho detto questo. Non ho voglia di litigare sta sera, okay? Litigare con te mi sfinisce" afferma avvicinandosi a me. "Entriamo dai" dice poi, prendendomi per mano.
STAI LEGGENDO
Prima di te niente
RomanceDalla storia: Ethan: Fatti conoscere meglio allora Iris Iris: Te lo sconsiglio Ethan, davvero Ethan: Ma perchè? Dimmi, perché? Iris: Perchè faresti la stronzata più grande della tua vita Sesso, alcool e guai, sono i tre più appropriati aggettivi per...