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Era davvero strano trovarsi lì e più mi guardavo intorno più facevo fatica a crederci. Mi trovavo davvero ad Amici ed il fatto che pochi mesi prima fosse solo un sogno nel cassetto irrealizzabile mi faceva avere sempre di più la speranza che ce l'avrei fatta.

Quei divanetti rossi erano leggermente scomodi ma era l'unico posto libero per poter studiare la mia prima canzone in tranquillità. Mi era stata affidata quella mattina dalla professoressa Turci che voleva sentirmi sulle note di Sweet Dreams,Eurythmics. Mi aveva inoltre avvisata che il mio percorso,essendo iniziato in ritardo, sarebbe dovuto essere in crescita in poco tempo.

Iniziai a canticchiare la canzone ed ogni tanto leggevo le parole che non riuscivo a ricordare. Picchiettavo il piede a tempo di musica e solo dopo la seconda ripetizione sentii uno sguardo addosso.
Mi voltai leggermente per poi ritrovarmi gli occhi di Irama su di me. Mi regalò un piccolo sorriso per poi concentrarsi di nuovo sul suo foglio iniziando a far oscillare la penna tra le dita affusolate.

Riflettei sul fatto che non potevo aspettare che tutti mi venissero a parlare. Se volevo farmi degli amici dovevo iniziare anche io un discorso.
Presi un respiro profondo e mi tolsi le cuffie per poi inumidirmi le labbra ormai secche.

«Ehm...cosa stai facendo?» domandai. Subito dopo mi resi conto della stupidità della domanda. Cosa poteva fare un cantante con carta e penna in mano se non scrivere una nuova canzone?

Filippo mi guardò per accertarsi che stessi parlando con lui e poi posò il foglio dalla parte opposta del suo corpo. Se avessi potuto mi sarei colpita tante volte,non potevo essere davvero così cretina ed ero sicura che lui si stesse trattenendo dal ridere vista la mia faccia imbarazzante.

«Cercavo delle nuove parole per il mio inedito ma sono fermo sempre allo stesso punto» spiegò sospirando.

Annuii e poi tra di noi calò di nuovo il silenzio. Mi ricordai di dover fare conversazione e così cercai nuovi argomenti.

«Avresti voglia di farmi sentire quello che hai scritto?». E per la seconda volta non desiderai altro che sparire e sotterrarmi da qualche parte. Non potevo chiedere ad uno che conoscevo da due giorni di leggermi le emozioni che aveva dentro.
Non riuscii a decifrare bene la sua espressione ma quando capii che non avrei ricevuto nessuna risposta decisi di rimettermi le cuffie per concentrarmi sul mio lavoro.

«Ehi aspetta» Irama mi fermò prima che io potessi far partire la canzone. Prese nuovamente il suo foglio e mi sorrise. «Non siamo infondo poi così diversi,
fingiamo sempre di fregarcene
ma poi cadiamo a pezzi,
come se servisse farsi dei complessi,
ricordati che essere all'altezza
viene scelto da noi stessi» lesse tutto con molto calma facendomi capire come in ogni singola parola ci fosse un pezzo della sua vita. Rimasi letteralmente colpita da quelle frasi anche perché non mi aspettavo che un ragazzo così giovane potesse provare emozioni così forti.

«È molto carina» sussurrai ancora sotto uno stato di trance per quel suo inizio di canzone. Improvvisamente però,vidi che il sorriso di Irama scomparve del tutto e senza dire nulla si limitò ad alzarsi e ad andarsene verso lo spogliatoio.
Aspettai qualche minuto in attesa che uscisse ma quando capii che sarebbe stato tempo sprecato iniziai a farmi due domande cercando di capire cosa avessi detto di sbagliato.
Vidi Einar sorridermi da lontano in compagnia di Lauren e quando notarono il mio sguardo confuso si avvicinarono a piccoli passi.

«Cosa succede?» domandò la ballerina mora sedendosi di fianco a me. Mi strinsi nelle spalle non sapendo cosa risponderle perché effettivamente non ne avevo idea.

«Filippo mi ha letto un pezzo della sua canzone ed io ho detto che è carina. Ho fatto qualcosa di sbagliato?» domandai rivolgendo la mia attenzione allo spogliatoio sperando che lui uscisse dicendomi che doveva solo andare in bagno.
Ero in quella scuola da solo due giorni e lui,oltre a Biondo,Einar,Lauren e ovviamente Carmen e Nicole-che erano le mie compagne di stanza-,era l'unico con il quale avevo parlato intensamente. Gli altri non sembravano antipatici ma neanche disposti a fare amicizia soprattutto la ragazza di nome Emma che da quello che avevo potuto capire dai social era la ragazza di Biondo. Avevo notato che non smetteva di guardarmi e non sembrava per niente felice di vedermi parlare con Simone. Anche su Instagram erano partiti subito degli insulti nei miei confronti per il fatto che pensavano che sarei stata il terzo incomodo nella loro relazione,ma si sbagliavano di grosso.

Alla mia spiegazione Lauren abbassò la testa mentre Einar si grattò la nuca leggermente imbarazzato dalla situazione.

«Ehm...devi sapere che Irama ci tiene tanto ad i suoi pezzi e "carina" è come se tu gli avessi detto "bah,è accettabile"» disse parlando a bassa voce per non farsi sentire. Mi sbattei una mano sulla fronte per la mia stupidaggine ed anche un po' per il ridicolo pensiero di Filippo.
Non potevo essere euforica per delle frasi scritte,prime di esprimere un pensiero completo avrei dovuto ascoltarla con la base e con la sua voce.

«Molto maturo direi» alzai gli occhi al cielo per poi sgranchirmi le gambe ed alzarmi da quei divanetti che non sopportavo già più. Nella sala tutti erano intenti ad occuparsi di qualcosa,soprattutto Carmen,la mia compagna di stanza era impegnata a studiarsi una comparata con Nicole che sembrava alquanto difficile.

Mi avvicinai al frigo per prendere una bottiglietta d'acqua ed Alessandro,cantante dei The Jab,mi sorrise sedendosi davanti a me.

«Finalmente ho il piacere di parlarti» iniziò guardandomi. Gli sorrisi leggermente per poi cercare di aprire la mia bottiglietta ma con scarsi risultati. La mia forza era paragonabile ad una gelatina barcollante. «Dai qua» allungò il braccio ed io gli diedi la bottiglietta che lui aprì con facilità. «Volevo farti i complimenti per l'altro ieri,hai cantato Believer in maniera straordinaria» disse appoggiando i gomiti sul tavolo.

«Ti ringrazio» sussurrai concentrando tutta la mia attenzione sullo spogliatoio. Non sapevo il perché ma dentro di me,nonostante non fossi dalla parte del torto,sentivo il bisogno di chiedere scusa a Filippo.

«Per il prossimo sabato Giusy me l'ha assegnata. Potresti aiutarmi se ti va» propose. Annuii distratta per poi vedere Simone raggiungere Irama. Mi fece un segno che mimò un 'ci penso io' ed entrò senza aggiungere altro. «Fossi in te non guarderei Biondo così,Emma non ne sembra contenta» mi indicò con la testa un punto preciso della sala relax dove c'era la ragazza bionda seduta su un poof con le cuffie nelle orecchie a fissarmi,tipico.

«Simone è il primo che si è presentato appena ho preso questa felpa nera e quindi è normale instaurare un rapporto amichevole. Non è neanche il mio tipo quindi Emma può stare più che tranquilla» dissi decisa cercando di mettere un punto a quella situazione.
Sono sempre stata dell'idea che un ragazzo fidanzato sia off limits,può piacerti quanto vuoi ma devi avere sempre rispetto per l'altra persona che esattamente come te.

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Parto dal presupposto che a me Emma piace quindi non farà la parte della cattiva anche perché non ce la vedo proprio ahaha semplicemente in questi due capitoli ha solo un comportamento dettato dalla gelosia che è anche normale.

Spero che questi primi due capitoli vi stiamo piacendo :)

 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗮' || 𝐈𝐫𝐚𝐦𝐚 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora