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Vedevo Einar molto più tranquillo e la cosa mi riempiva il cuore di gioia,se lo meritava più di chiunque altro.
Anche la sua ragazza era felicissima tant'è che pubblicava una storia su di loro ogni giorno,facendogli capire come fosse fiera di lui.

«Cassie,ho bisogno di chiederti un consiglio» disse Nicole sedendosi sul mio letto. Non poteva scegliere momento migliore visto che ero completamente immersa nella lettura di un romanzo.
Posai il libro sul mio addome e tolsi gli occhiali da vista che usavo solo in hotel e raramente quando uscivo.

La mia testa avrebbe tanto voluto rispondergli di no,ma non potevo farlo,in fondo lei si era sempre comportata bene nei miei confronti.
Le feci segno di parlare mentre mi sedetti più comoda,guardandola negli occhi.

«Ho tanta paura di essermi innamorata...» sussurrò alludendo,al cento per cento,a Filippo. «Quando sto con lui mi sento bene e tutto il resto scompare. Il problema è che non so se dirglielo sia la cosa giusta» ammise torturandosi le dita.
Lo sospettavo da parecchio tempo ed in quel momento ne ebbi la conferma.

Purtroppo era vero,lei si era presa una bella cotta per quel cantante e saperlo non mi aveva di certo migliorato la giornata.

«Ti muore dietro Nicole,è ovvio che dirglielo è la cosa giusta» dissi sinceramente. Era pur sempre una mia amica e non dovevo farmi influenzare dal fatto che, da parte mia, ci fosse qualcosina in più di una semplice amicizia.

«Non è così» rise amaramente deglutendo a vuoto «Ho notato che avete smesso di parlare come prima da qualche giorno e...la verità è che quando usciamo lui mi parla solo ed esclusivamente di te. Continua a chiedersi cos'ha fatto,come rimediare e per quando mi duole ammetterlo,ci sta male. Cassie,si è affezionato a te e questo non posso negarlo»

Ascoltai attentamente le sue parole e cercai di non farle notare l'emozione che avevo dentro.
Lui parlava di me.

Non riuscii a risponderle perché la nostra conversazione venne interrotta da un rumore proveniente dalla porta,qualcuno stava bussando.
Nicole si alzò svogliatamente e quando aprii la porta la vidi irrigidirsi.
Filippo era esattamente davanti a lei ma,anche se cercavo di non ammetterlo a me stessa,lui stava guardando me.

Lo avevo ignorato per troppi giorni ed avercelo davanti era strano.

«Nichi puoi lasciarci da soli?» domandò alla ragazza dai capelli neri davanti a lui. Capii perfettamente che sperava che lui fosse lì per lei ma non obbiettò alla richiesta del cantante,uscendo dalla stanza sera dire nulla.

Filippo chiuse la porta alle sue spalle iniziando ad avanzare verso di me.
Si sedetti ai piedi del letto ed incatenò i suoi occhi nei miei.
Dovevo lottare contro me stessa per non perdermi in quel verde meraviglioso che mi aveva attratta sin dal primo giorno.

«Ed eccoci qui,dopo quasi una settimana...» bisbigliò,attento a non dire la cosa sbagliata. Annuii nonostante lui non potesse vedermi visto che aveva abbassato lo sguardo.
Forse non c'era un vero e proprio motivo sul perché avevamo smesso di rivolgerci la parola,forse Einar non aveva tutti i torti quando diceva che la colpa era mia perché me l'ero presa per una cosa assurda.

«Irama,mi sembri imbarazzato» ironizzai cercando di spezzare quel momento di silenzio. Mi ero affezionata a lui e se lui provava qualcosa per Nicole era giusto così,io sarei rimasta una buon'amica e basta,com'era giusto che fosse.
Il cantante alzò di scatto la testa regalandomi un piccolo sorriso,dopodiché strisciò sul materasso per avvicinarsi il più possibile a me,forse un po' troppo.

«Da quando mi chiami Irama?» mi prese in giro avvicinando il suo volto al mio.
Era quella la cosa che mi piaceva. Nonostante non ci fossimo parlati per un po' era rimasto tutto uguale e forse eravamo destinati a creare un rapporto amichevole.

«Non so,magari se ti chiamo Filippo a Nicole dà fastidio» lo provocai.
Lo vidi roteare gli occhi al cielo per poi sorridere.

«Sei gelosa...» ghignò

«No» ribattei subito,senza perdere tempo.

«Oh,non era una domanda» si morse il labbro.

Improvvisamente iniziai a sentire davvero tanto caldo ed ipotizzai che fosse dovuto alla presenza troppo ravvicinata con Filippo. E la cosa peggiorò quando la sua mano accarezzò il mio braccio scoperto per via della maglia a maniche corte.

«Bello» sussurrò quando il suo dito si soffermò sul mio tatuaggio. Il mio cuore riprese a battere normalmente mentre cercai dì recuperare una debita distanza da lui,altrimenti sarebbe andata a finire male,molto male.

«L'ho fatto due anni fa perché-»

La sua mano si posò sulla mia guancia mentre mise il suo pollice sulle mie labbra,facendomi bloccare sul colpo.
Iniziai a sentire l'aria mancarmi quando vidi il suo viso perfetto avvicinarsi al mio.
Chiusi gli occhi lentamente non riuscendo a ragionare con la mente lucida e non potendo minimamente immaginare quello che sarebbe successo da lì a poco.

Il mio corpo si riempì di brividi quando sentii le sue labbra posarmi delicatamente sul mio collo,iniziando a lasciare una lenta scia di baci.

«Filippo,no...» lo bloccai prima che il tutto sfociasse in altro. Ero sicura che lui fosse una brava persona ma la frase che Alessandro aveva detto quella sera nella loro camera mi era rimasta in testa. «Non me la sento...» sussurrai sentendomi in imbarazzo e non riuscendo a credere al fatto che l'avessi fermato.

«È tutto ok» sorrise accarezzandomi la guancia. «Siamo di nuovo amici allora?» domandò tendendomi la mano come se nulla fosse successo.
Non capii bene se fosse serio oppure no.
Quello che era successo pochi attimi primi non poteva essere associato ad un'amicizia.

Gli strinsi la mano poco convinta non riuscendo a capire come potesse prendere ogni cosa con assoluta leggerezza.
Dopo quel gesto si alzò tranquillamente dal letto ed uscii dalla stanza.

Rimasi confusa e completamente senza parole. Non era di certo una cosa normale il suo comportamento.

Afferrai immediatamente il cellulare e cercai tra la rubrica il numero del ragazzo cubano,cercando di trovare un minimo di conforto in lui.

"Non puoi immaginare quello che è appena successo. Non capisco se sono io quella pazza o lui,ti giuro che non trovo nessuna spiegazione" digitai frettolosamente,dopodiché inviai il messaggio.

La risposta non tardò ad arrivare ma se mi aspettavo un messaggio che avrebbe chiarito i miei dubbi,quel testo non fece altro che riempirmi la testa di paranoie.

"Siete entrambi pazzi. Tu di lui e lui di te"

 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗮' || 𝐈𝐫𝐚𝐦𝐚 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora