𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗮' || 𝐈𝐫𝐚𝐦𝐚 ||

29-

Le carte continuavano a girare e non potevo credere davvero al fatto che fossimo rimasti solo io e Filippo. Carmen aveva battuto Einar nella prima sfida e contro ogni mia aspettativa io ero riuscita a battere lei,anche se di pochissimo.

Irama aveva un braccio intorno alle mie spalle e mi stringeva forte a sé. Era come se in quel momento non importava chi avrebbe vinto,saremmo stati felici ugualmente. La musica di sottofondo però dovetti ammettere che mi provocava un po' di ansia e Maria che continuava a ripetere "Il vicintore è..." non aiutava di certo. Insomma,quel percorso mi aveva davvero cambiato la vita ed arrivata a quel punto mi sarei accontentata anche di un secondo posto,sarei stata ugualmente la persona più felice al mondo.

«La diciottesima edizione di Amici la vince...» disse per l'ennesima volta Maria e Filippo strinse un po' di più la presa sul mio corpo. «Irama!» urlò appena la sua faccia passò davanti alla mia. Il pubblico esplose in un appluso mai sentito ed il ragazzo al mio fianco saltò di gioia abbracciandomi forte e baciandomi mentre i coriandoli di carta colorati scendevano dall'alto,riempendo in pochi secondi tutto lo studio.

Ero sicura di aver visto una lacrima sul suo volto appena Maria andò a consegnargli la coppa ed io feci un passo indietro per mettermi da parte,facendogli vivere questo momento da solo come era giusto che fosse. Sorridevo davvero felice e continuavo ad applaudire vedendo che Filippo non smetteva di saltellare dalla gioia.

Appena la puntata finì rientrammo entrambi in casetta e lui ancora non riusciva a credere di aver vinto l'intera edizione.

«Sei stato un grande» sussurrai andando da lui e circondandogli il collo con le braccia. Mi avvicinai a lui e gli lasciai un bacio sulle labbra. «Ci credi che è tutto finito?» domandai sollevata ma nello stesso tempo con un po' di malinconia. Da quel giorno sarebbe stato tutto nelle nostre mani. Lui annuì e mi abbracciò,obbligandomi a restare in quella posizione per parecchi minuti ma di certo non mi lamentai.

«È stato fantastico» bisbigliò baciandomi i capelli e sospirando. Ero completamente d'accordo con lui. Quell'esperienza era riuscita a farmi crescere mentalmente,a capire che se mai avessi voluto una cosa avrei dovuto lottare per ottenerla e che mai e poi mai avrei dovuto abbandonare qualcosa che mi rendeva felice.

La cosa più triste però,fu forse quella di preparare le valigie la mattina seguente. Carmen ed Einar per la finale erano venuti nella nostra casetta e le divise bianche e blu erano sparite,lasciando posto a quelle nere,ovvero quelle che noi cantanti avevamo fin dall'inizio.

Mi sarebbe mancato non dovermi alzare dal letto per colpire Filippo che russava,oppure vedere Einar sparare le sue cavolate alle sette del mattino esattamente come faceva in hotel oppure le battute in siciliano di Carmen e la sua voglia di mangiare ad ogni momento.

«È tutto ok?» domandò il mio amico cubano accarezzandomi la schiena. Lo guardai per qualche secondo e poi scossi la testa,buttandomi tra le sue braccia. «Ehi Cassie,non fare così. Io ci sarò per sempre fuori da qui per te,sappilo» sorrisi sulla sua spalla anche se lui non poteva vedermi e mi staccai,sapendo che quello che aveva detto era la pura verità.

Quando anche l'ultimo accessorio fu sistemato nelle nostre valigie sospirai,pronta a vedere quello che l'esterno mi aveva riservato. Avevo paura che alcuni non avessero presto bene la storia di me e Filippo,che alcuni mi avessero odiata per il comportamento che avevo avuto con Biondo o che alcuni avessero addirittura pensato ad una probabile storia tra me ed Einar,rabbrividii al solo pensiero.

«Allora,siete pronti?» chiese Carmen raggiungendo sia me che Einar ed entrambi annuimmo prendendo i nostri borsoni e dirigendoci verso il salotto,dove trovammo Filippo sul divano intento a fissare il vuoto.
Lo richiamai un paio di volte e solo alla quarta lui si girò sorridendomi per poi afferrare anche lui la sua valigia.

«Beh,addio casetta bianca» sussurrai io con un nodo alla gola.

«È stato bello» aggiunse Filippo affiancandomi vicino alla porta. Guardai per un'ultima volta il luogo dove avevo trascorso quegli ultimi mesi tra amicizie,partenze,sconfitte,vittorie,amori,litigate e quant'altro. Quando finalmente uscimmo definitamente da quello che io chiamavo recinto,visto che non potevamo vedere nulla di quello che c'era all'esterno,rilasciai un respiro profondo sentendo in un certo senso odore di libertà.

Immediatamente notammo l'enorme pullman davanti alla casetta ed immediatamente Einar e Carmen fecero a gara per chi doveva prendersi gli ultimi posti per sdraiarsi,sembravano davvero due bambini felici.

Rimanemmo solo io e Filippo,per la prima volta senza le telecamere che ci riprendevano,e dentro di me sentii quella fatidica domanda bruciarmi nel corpo,come se avessi bisogno di togliermi un peso.

«Fil...» sussurrai e lui mi guardò facendo un passo verso di me «Cosa resterà ora di noi?» chiesi sinceramente. Lui per qualche secondo rimase in silenzio tenendo lo sguardo basso e quando lo alzò,guardandomi negli occhi,tutta la brillantezza di quel verde di cui mi ero innamorata non c'era più.

«Cass,noi due ci siamo messi insieme qua dentro. Forse non era un vera relazione,insomma,ci siamo innamorati in un certo senso senza sapere nulla uno dell'altro. Forse è stato dettato dal fatto che ci vedevamo tutti i giorni ma se tipo io ti chiedessi qual è il mio colore preferito od il cibo che odio tu non sapresti rispondermi. Non te ne faccio una colpa,sia chiaro,ma non possiamo continuare una relazione basata sul...nulla» parlò molto lentamente per poi sorpassarmi e sentii il mio cuore spezzarsi letteralmente.

Non capivo quale fosse il nesso logico del suo discorso. Ci amavano,cosa importava non sapere il cibo preferito?
Avevamo passato tre mesi insieme (senza contare gli altri in hotel),eravamo stati bene,ed eravamo felici,cosa voleva di più?

Improvvisamente però,vidi Filippo fermarsi e si voltò lentamente con un sorriso sul volto. Non sapevo minimamente perché stesse sorridendo in un momento come questo.

Fece qualche passo indietro e tornò da me. «Io voglio stare con te,ma voglio qualcosa di serio,non qualcosa che forse è stato influenzato dalle telecamere» continuò a parlare ed in quel momento avrei tanto voluto colpirlo con qualcosa,non aveva senso quello che stava dicendo. Non parlò per un po' vista anche la mia reazione silenzioso ma poi,ad un certo punto,si schiarii la voce «Io sono Filippo o Irama,come preferisci» disse tendendomi la mano. Lo guardai per qualche secondo parecchio confusa ma poi mi ricordai che la prima volta che avevo messo piede in sala relax si era presentato così e sorrisi istintivamente. Finalmente avevo capito cos volesse fare e ne fui felice,voleva fare tutto da capo per viverci la nostra storia in maniera realistica.

«Io sono Cassandra ma puoi chiamarmi Cassie» risposi afferrando la sua mano con decisione.

«Ed io ti chiamerò Cass» mi fece l'occhiolino facendomi alzare gli occhi al cielo scherzosamente.

Saremmo ripartiti da quella presentazione,amandoci più di prima ma cercando di conoscerci meglio e di conservare ogni singolo ricordo nel cuore. Perchè si,una volta usciti da quella casetta tutto sarebbe rimasto nei nostri cuori.

Fine

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Ebbene sì,questa è la fine della storia. Mi voglio scusare veramente tanto perché so che questi ultimi capitoli non sono stati scritti bene e che erano un po' velocizzati ma purtroppo sono stata molto impegnata con lo studio, visto che sono stata rimandata, ma non volevo lasciare in sospeso questa storia fino alla fine degli esami. Quindi mi scuso di nuovo se non sono riuscita ad essere all' altezza degli altri capitoli.

Detto ciò spero davvero che la storia vi sia piaciuta anche con un sacco di difetti. Vi ringrazio davvero tanto,ringrazio chi ha seguito la storia dal primo all'ultimo capitolo,chi ha commentato,chi ha lasciato un voto o chi semplicemente l'ha letta. Grazie di cuore a tutti. Vorrei ringraziarvi uno per uno ma è impossibile, quindi non posso ahaha ma grazie,grazie,grazie,grazie e grazie x1000000000000 volte. Grazie per le 25mila visualizzazioni e grazie per tutto di nuovo.

Baci.