Era la seconda volta di fila che Irama,Biondo e Nicole uscivano da soli. Avevo sospettato che la mia compagna di stanza stesse scrivendo un nuovo inedito ed avesse bisogno di coloro che,rispetto agli altri,avevano prodotto più testi con la loro immaginazione.
Carmen per evitare di farmi pensare troppo aveva invitato Einar e Lauren nella nostra camera per fare qualche gioco di società tutti insieme come se fossimo alle medie. Lo aveva proposto anche ad Emma che però aveva preferito rimanere nella sua camera a causa dell'influenza che non voleva lasciarla in pace da due giorni.
«E sono due vittorie!» esclamò Lauren battendo il cinque all'altra mia compagna di stanza,ovvero colei che non era intenta a provarci con Irama in qualche ristorante di Roma.
«E ci credo che vincete,Einar fa schifo» scherzai incolpando lui per la nostra sconfitta. Lui per tutta risposta mi tirò un cuscino colpendomi dritto in faccia.
Risi più forte ricordandomi anche del fatto che nella puntata di sabato anche Paola Turci aveva notato il bel legame che si stava creando tra di noi. Inoltre Alessandro aveva cantato Believer e dopo aver ricevuto il punto da tre professori su quattro era venuto ad abbracciarmi,facendo sospettare gli altri di qualcosa che in realtà non c'era visto che mi aveva confessato di non aver mai smesso di andare dietro a Nicole.«Non ti permettere mai più» disse incrociando le braccia al petto fingendosi offeso. Io ovviamente per dargli fastidio,mi buttai addosso a lui schiacciandolo contro il materasso mentre Lauren e Carmen continuavano a colpirci con qualsiasi cosa si ritrovassero davanti. «Sei pesante!» si lamentò Einar cercando di dimenarsi. Sapevo che lo stava facendo apposta perché se solo lo avesse voluto si sarebbe alzato senza neanche un minimo sforzo.
«Pesante a chi?» esclamai iniziando a fargli il solletico. La stanza di riempì delle nostre risate dopo che Einar ebbe ribaltato le posizioni iniziando a torturare i miei fianchi e quelli di Carmen e Lauren.
Improvvisamente però tutta quella felicità venne interrotta dalla porta della camera che si aprì di scatto rilevando la figura di Nicole che lanciò un urlo emozionato che ci costrinse a tapparci le orecchie.
Guardandola confusa ci rimettemmo tutti seduti aspettando una sua spiegazione sul perché avesse cercato di spaccarci i timpani.
«Non potete crederci,io ed Irama ci siamo quasi baciati!» esclamò chiudendo la porta mentre fece una piroetta su se stessa. In quel preciso momento gli sguardi di Lauren,Einar e Carmen si posarono su di me,come se io c'entrassi in quella storia. «Biondo è dovuto tornare in hotel perché Emma non si sentiva bene,così io e lui siamo rimasti da soli su una panchina del parco. Ci siamo avvicinati e stava quasi per succedere,poi Biondo gli ha mandato un messaggio e non abbiamo concluso nulla»
Nella mia testa cercai di capire perché ce lo stesse raccontare visto che nessuno le aveva chiesto di continuare e poi arrivai alla conclusione che lei e Filippo erano fatti per stare insieme visto che entrambi parlavano quando a nessuno interessava.
Abbassai lo sguardo sulle mie mani mentre Carmen rispondeva qualcosa che non capii bene visto che ormai i miei pensieri era da un'altra parte.
«Ma sbaglio o tu eri quella non interessata?» chiese Lauren alzando un sopracciglio. Nicole si limitò a dire che si doveva fare un po' desiderare altrimenti non ci sarebbe stata quella chimica che si era creata tra di loro se fosse stato tutto semplice.
Quello era troppo per le mie orecchie così,senza pensarci due volte,mi alzai dal letto. «Vado a fumare» mi giustificai vedendo lo sguardo compassionevole dei miei amici.
«Ma tu non fumi» mi ricordò Einar pensando di fare una buon'azione.
«'Sta zitto» sbottai chiudendomi la porta alle spalle. Sospirai pesantemente mentre scendevo le scale cercando di chiudere la zip della mia felpa grigia.
Volevo urlare e basta. Urlare senza motivo. Solo per far sapere al mondo che esistevo.
Uscii dall'hotel velocemente,come se avesse solo bisogno dì inspirare aria pulita e non quell'aria di falsità che sentivo nella mia camera. Tutto mi potevo aspettare ma non che Nicole,improvvisamente,ci riprovasse con Irama dopo aver detto a Carmen che non c'era più nulla tra di loro.In quel momento riuscii a rispondermi alla domanda che mi ero fatta un paio di giorni prima: si,forse ero gelosa.
E proprio appena misi il piede fuori dall'edificio mi ritrovai l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento intento a fumare.
«Ehi» salutò appena mi notò.
Ovviamente non risposi e mi limitai a sedermi sugli scalini,guardando altrove. «Ehiii» alzò il tono di voce cercando di farsi notare ma dentro di me non riuscivo a dire neanche una parola. Pensai al fatto che forse Einar non aveva tutti i torti,forse mi stava interessando davvero,più di quello che mi sarei mai aspettata. «Mi stai ignorando per caso?» domandò buttando la sigaretta ormai finita per terra e sedendosi vicino a me.«Pensavo fossimo amici...» iniziai. Non sapevo come iniziare quella conversazione e quelle furono le prime parole che mi uscirono dalle labbra.
Ero convinta che prima di tutto, stessimo costruendo pian piano una solida amicizia e alla base di quel sentimento c'è una cosa sola,ovvero la fiducia.«E lo siamo» si affrettò a rispondere,come se avesse paura di dire la cosa sbagliata. Scossi la testa improvvisando una risata amara.
Mi aveva mentito e quello,nonostante non ci conoscessimo da tanto,mi aveva ferita.«Perché non mi hai detto che provi ancora qualcosa per Nicole?» domandai. Lui mi guardò confuso avvicinandosi ancora di più al mio corpo seduto. «Cioè,hai detto che è una storia chiusa e poi lei oggi entra in camera e dice che vi siete quasi baciati» non riuscivo a reggere il suo sguardo per più di tre secondi e mi ritrovavo continuamente a fissare la cicca della sigaretta che poco prima lui aveva buttato non molto lontano da noi.
«Wow,arrivano in fretta le notizie» rise debolmente passandosi una mano tra i capelli. Io non ci stavo trovando nulla di divertente detto sinceramente. «Però hai detto bene,ci siamo quasi baciati che è diverso dall'averlo fatto davvero» continuò marcando bene sulla parola. Cercava in tutti i modi di arrampicarsi sugli specchi ma non riusciva a capire che con me non sarebbe servito a nulla.
«L'intenzione c'era lo stesso!» sbottai perdendo completamente il buon senso.
Mi stavo rendendo ridicola,non potevo davvero fare una sceneggiata del genere,non era da me. «Va beh,non importa» sospirai alzandomi in piedi. Pulii i miei pantaloni con poca grazia,cercando di scaricare la tensione. «Spero che questa volta le cose tra di voi vadano bene» conclusi girando i tacchi per tornarmene dentro non riuscendo a reggere quella situazione.«Aspetta un momento» afferrò il mio braccio bloccandomi e costringendomi a girarmi. «Mi spieghi a te cosa cambia se a me piace ancora Nicole oppure no?» domandò guardandomi dritto negli occhi. Non aveva più un tono di voce calmo,anzi,sembrava alquanto scontroso.
«Niente» mi divincolai dalla sua presa abbastanza salda «Non mi cambia niente» sputai acida prima di rientrare,finalmente,nell'hotel.
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𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗮' || 𝐈𝐫𝐚𝐦𝐚 ||
Fanfiction«Non erano niente quei due ma quando si guardavano qualcosa in loro cambiava. Lui sorrideva e lei non era più lei. Il mondo ad un tratto era meno pesante e tutto era più leggero. Lui le metteva serenità, e per quegli attimi, la vita era davvero be...