Filippo mi stava ignorando da qualche giorno e sembrava che i ruoli si fossero invertiti,di solito ero io quella che non gli parlava. Inoltre,per quanto ci fossi rimasta male mi dispiaceva non potergli parlare e se solo non fossimo stati due orgogliosi del cavolo gli avrei chiesto scusa. Io avevo esagerato ma anche lui non si era risparmiato nel pensare davvero che ci fosse qualcosa tra me ed Einar. Simone continuava a sostenere la sua teoria sul fatto che Filippo e Nicole stessero insieme e che cercassero di tenere le cose segrete. Diceva che quei due si guardavano in modo particolare e prontamente Emma interveniva per dire che in realtà lui guardava solo me.
«Stai fissando quel foglio da un'ora,stai bene?» domandò Carmen vedendo che non avevo concluso proprio nulla da quando ero ritornata dalla lezione con Paola Turci. Annuii distrattamente non riuscendo a distogliere la mia attenzione da Filippo. Quel ragazzo mi aveva completamente rubato il cuore e la ragione,ormai i miei pensieri riguardavano solo lui. «Dovreste smetterla voi due,sai?» parlò con tono serio ed io la guardarai confusa. «Avete esplicitamente rotto il cazzo con questa storia. È tanto difficile dirgli che sei innamorata di lui? Ormai lo hanno capito tutti» disse guardandomi dritta negli occhi. Non avevo mai sentito Carmen parlare così duramente e,di conseguenza,abbassai lo sguardo.
«Non è così» mentii ricordandomi delle telecamere. La timidezza spesso giocava a mio sfavore e se davvero quello che pensava Biondo corrispondeva alla realtà avrei avuto una spiegazione su tutto.
Guardai la mia maglia verde e riuscii solamente a pensare a quando avrei visto Filippo dello stesso colore. Mi dava fastidio pensare solo a lui.
«Carmen mi aiuteresti con questa canzone?» domandò Einar seduto sulle panche rosse,vicino a Filippo. La ragazza al mio fianco annuì e si alzò dai divanetti per dirigersi verso di loro.
«Ma dovevi aiutare me!» si lamentò Filippo guardando la mia compagna di stanza. Fu in quel momento che sul volto di Einar comparve un ghigno che avevo già visto altre volte e non prometteva nulla di buono.
«Cassie,perché non lo aiuti tu?» domandò il ragazzo cubano. Era proprio quello che intendevo,Einar non riusciva mai a tenere la bocca chiusa. Filippo mi rivolse un debole sguardo ed io mi sentii a disagio non sapendo cosa rispondere.
«Non importa,faccio da solo» sbuffò alzandosi e dirigendosi verso lo spogliatoio con il foglio della canzone in mano. Einar con un movimento della testa mi consigliò di raggiungerlo ed io all'inizio fui un po' titubante. In fondo pochi giorni prima gli avevo detto che mi ero sbagliata sul suo conto anche se non era così. Ero stata presa dalla rabbia e avevo agito di impulso.
Dopo qualche minuto mi alzai dai divanetti e molto lentamente,forse anche spaventata,raggiunsi Filippo. Ero sicura che mi avesse sentita entrare ma ovviamente fece finta di niente continuando a leggere il suo testo.
«A che punto sei?» domandai mettendomi davanti a lui. Alzò lo sguardo verso di me e poi sorrise amaramente continuando a dedicarsi alla sua canzone. «Einar ti ha nascosto una scarpa in bagno» improvvisai la prima cosa che mi passò per la testa. Avevo bisogno che ci entrasse per poi parlare con lui visto che era l'unico luogo dove non c'erano telecamere e dove i microfoni erano spenti.
Alzò un sopracciglio non credendo ovviamente alla mia frase ma,non seppi come mai,decise di andare a controllare lo stesso. Fu in quel preciso momento che lo spinsi dentro al bagno e,dopo essere entrata anche io,chiusi la porta a chiave.
Sentivo il suo respiro sulle mie labbra visto che eravamo un pochino stretti.«Ma che cavolo ti prende?» sbottò lui dopo che io rimasi in silenzio. Volevo dirgli tante cose ma le parole mi morirono in bocca. «Allora?» mi incitò senza però guardarmi. Presi un respiro profondo e mi avvicinai ulteriormente al suo corpo.
Se avesse voluto uscire lo avrebbe fatto ma invece rimase fermo. Afferrai il suo viso con entrambe le mie mani e lo voltai delicatamente verso di me.
Mi avvicinai ancora di più e gli lasciai un leggero bacio a stampo sulle labbra senza staccarmi troppo,solo per vedere la sua reazione. Mi guardò semplicemente ed immaginai che il suo cuore stesse battendo veloce come il mio o almeno lo speravo. Gli lasciai un altro piccolo bacio e finalmente sentii le sue mani su i miei fianchi.«Mi stai torturando...» sussurrò a pochi centimetri dalla mia bocca.
«E ti piace?» sorrisi innocentemente facendolo ridacchiare leggermente.
Si morse il labbro per poi guardare il soffitto,appoggiando la schiena contro la parete del bagno. «Fil...io volevo dirti che-»«Mi dispiace» mi interruppe lui «Mi dispiace per non riuscire a farti del bene ma solo del male. Cass,io e te passiamo più giorni a discutere che a ridere e la colpa è solo mia. Ed io mi incazzo alla sola idea che tu possa preferire Einar a me,ecco l'ho ammesso» sbuffò.
Improvvisamente scoppiai a ridere senza un apparente motivo,appoggiandomi al suo petto mentre lui mi strinse in un abbraccio.
«Siamo un casino,lo sai?» domandai retorica guardandolo nei suoi meravigliosi occhi verdi.
«Tu sei un casino» scherzò con aria da finto offeso. Lo colpii scherzosamente sulla spalla e lui afferrò con due dita il mio mento per poi lasciarmi un bacio sulle labbra.
La produzione dopo qualche minuto ci richiamò dicendo che se non fossimo usciti sarebbe stata costretta a riaccendere i microfoni. Filippo mi diede un ultimo bacio sulla punta del naso e poi,come se non fosse successo nulla,uscimmo dal bagno.
Einar ed Emma erano già lì fuori ad aspettarci con un sorrisino sul volto che ne diceva tante ma noi prontamente li ignorammo.
«Comunque la prossima settimana ti voglio vedere con questo colore» dissi sedendomi su i divanetti seguita da lui. Filippo guardò la mia felpa verde e sorrise annuendo per poi sospirare.
«Se io riuscissi ad entrare e tu avessi la possibilità di scegliere con chi andare in squadra sceglieresti me o Einar?» domandò dopo un po' di silenzio. Non capii se fosse serio e ne ebbi solo la conferma quando vidi dalla sua espressione che non stava di certo scherzando. Rimasi senza dire nulla perché qualche secondo,non poteva avermelo chiesto veramente.
«Ma cosa c'entra ora?» chiesi sbuffando ed alzando gli occhi al cielo. «Siete entrambi due persone molto importanti e poi cosa ne sai,magari capiteremo tutti in squadra insieme» cercai di allentare quella tensione che si era creata appoggiandomi con la testa sulla sua spalla. Lo vidi annuire poco convinto ma cercai di rilassarmi lo stesso.
«Come stanno i miei ragazzi preferiti?» esclamò Einar sedendosi in mezzo a noi. Guardai Filippo e vidi la sua espressione cambiare.
Einar era il suo migliore amico qui dentro e su quello nessuno aveva dei dubbi ma avevo come l'impressione che Filippo pensasse davvero che da parte di Einar ci fosse qualcosa in più di una semplice amicizia nei miei confronti ma ovviamente si era dimenticato del fatto che lui aveva Valentina al suo fianco e che l'amasse più di ogni altra cosa.«Che succede?» chiese il ragazzo cubano confuso notando il nostro silenzio.
«È solo un po' preoccupato per la prossima puntata,vero Fil?» lo colpii da dietro la schiena e lui si limitò annuire.
Einar guardò prima me e poi Irama,poi di nuovo me e poi di nuovo Irama.
«Forse ho scelto il momento sbagliato,ci vediamo dopo» concluse semplicemente alzandosi ed allontanandosi da noi.
Il mio sguardo su Filippo era decisamente accusatorio e arrabbiato.
O si decideva una volta per tutte a chiedermi di essere la sua fidanzata o la scena da ragazzo geloso se la sarebbe anche potuta evitare.______
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Filippo quindi è geloso di Einar,secondo voi è una gelosia immotivata?
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𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗮' || 𝐈𝐫𝐚𝐦𝐚 ||
Fanfiction«Non erano niente quei due ma quando si guardavano qualcosa in loro cambiava. Lui sorrideva e lei non era più lei. Il mondo ad un tratto era meno pesante e tutto era più leggero. Lui le metteva serenità, e per quegli attimi, la vita era davvero be...