Capitolo 15.

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Inizia a spingere il suo bacino su di me.

Io:
Amo che stai facendo...

Mac:
Cosa pensi stia facendo? (Sguardo attraente)

Io:
Amo non possiamo farlo... ci sono i tuoi a casa e tuo fratello e tua sorella...

Mac:
I miei sono usciti, Tinus sa tutto e Emma ha la camera insonorizata...

Mac insiste. Si infila sotto alle mie coperte ma rimane sopra di me.

Io:
Amo... non fare cavolate ti prego...

Mac:
Di che genere...? (Mette le mani sui suoi fianchi)

Io non dico più nulla. Gli lascio fare tutto.

Mac:
Vedi che non dici più nulla...

Inizia a baciarmi il collo. Mi riscaldo un po.

Mac:
Wow... Inizi già a riscaldarti... (sguardo attraente)

Non dico nulla. Mi accarezza le braccia e mi tiene le mani sopra alla testa. Mac continua a baciarmi il collo, ma psr fotuna non fa altro.

Il giorno dopo, appena mi sveglio, vedo Mac senza maglia addormentato accanto a me.

Gli accarezzo il viso e lui si sveglia.

Mac:
Buongiorno splendore...

Io:
Giorno amo... andiamo a fare colazione?

Mac:
Hai fretta...? E amo tu devo dire una cosa...

Lo guardo perplessa.

Io:
Dimmi...

Mac:
Allora... ti ricordi dei nostri amici di scuola...?

Io:
Si, mi pare di si... perché?

Mac:
Beh... uno compie gli'anni e come regalo... beh... gli facciamo la festa qui...

Io:
QUI?!?!?

Mi alzo di scatto e mi metto seduta. Anche Mac si alza.

Io:
Stai scherzando vero?

Mac:
No amore...

Lo guardo per un paio di secondi.

Io:
Se quakcuno lascia la porta aperta...?  Se qualcuno vuole "far cambiare l'aria"...? Che spiegazione gli dai...? A no scusate la mia ragazza che é anche la mia sorellastra é allergica all'aria e non possiamo cambiare l'aria sennò muore?!?!

Mi sta per scendete una lacrima. Ho molta paura di quello che possa sucedere sta sera...

Mac:
Amo gli spiegherò tutto... promesso... se vuoi posiziono dei bodigart davanti alle finestre e porte...

Lo guardo con gli occhi pieni di paura.

Mac:
Amo fidati di me... (si avvicina e la abbraccia a petto nudo)

Io:
Mi fido... ma ho paura... (ricambia l'abbraccio)

Si sdraia su di me ma continua ad abbracciarmi. I suoi pettorali sono attaccati al mio petto.

Alla fine ci alziamo e aiuto Mac a sidtemare tutto per la festa.
Verso le 19.00 arrivano tutti gli invitati.

Ad un certo punto suona il campanello. Vado io ad aprire la porta d'ingresso, restando però in casa.

Mi ritrovo davanti un 16enne, alto e magro.

Christian:
Ei...?

Io:
Piacere mi chiamo Alice... ehm... e tu sei...?

Christian:
Ah si scusa... io sono Christian, sono il migliore amico di Mac.

Io:
Bello conoscerti. Dai entra!!!

Lo faccio entrare. Arriva Mac.

Mac:
Ciao Broooo!!!!

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