Capitolo 17.

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Mac:
Ehi amore!!! (La bacia)

Christian:
Ehi. Sta meglio la piccola?

Io:
Si... tutto ok

Mac:
Amo stai bene...?

Mi infilo sotto al braccio di Mac mettendoli una mano vicino al mio seno.

Christian:
Ehm... Io... credo... che... ehm... vi lascio... ehm... soli... (risatina imbarazzata)

Christian subito dopo se ne va. Mac mi lascia e si mette davanti a me.

Mac:
Amo che stai facendo?!?!?

Io:
Nulla... (accarezza la guancia)

Mac:
Amo... ehm... che stai facendo?!?!?

Io:
Nulla amo. Vuoi che smetto?

Mac:
Non é vero che mon stai facendo nulla... ma ehm... non smettere.

Ci guardiamo per un paio di secondi, poi mi bacia. É teso, lo sento. Mi stringe la mano. Ci stacchiamo dopo poco.

Mac:
Amo... spiegami che stai facendo...

Io:
Amo nulla, che pensi stia...

Non faccio in tempo a finire la frase, che sento la porta di casa aprirsi. Mi giro verso di quella e vedo che sono entrambe aperte.

Vado nel panico. Inizio a sentire l'aria esterna.

Mac:
OH CAZZO ALICE VAI DI SOPRA!!!!

Io non aspetto un solo secondo e corro al piano di sopra. Entro in camera mia e come un fulmino chiudo la porta. Inizio a sentirmi debole, senza forza.

Mi siedo per terra vicino al letto. Inizio a fare fatica a respirare. Dal piano di sotto sento delle urla, e la voce di Catrin.

Entrano nella mia camera due ragazzi. Uno chiude velocemente la porta e l'altro si accuccia accanto a me.

Simone:
Ale, prendi il coso per farla respirare!!!

Alessio:
Si si arrivo!!!

Quello poi si catapulta sul macchinario e mi appoggia la mascherina sul viso.

Io:
G... grazie...

Alessio:
Non parlare, non parlare... Simo, prendi una coperta!

Simone si alza e prende la coperta sopra al mio letto.

Alessio:
Vado da Mac. Tu resta qui con Alice.

Simone:
Non mi muovo.

Alessio esce dalla camera. Inizio a riprendermi un po.

Sento entrare Mac. Aveva le lacrime in viso. Si catapulta su di me e mi abbraccia. Mi stringe a se.

Io:
Amo stai tranquillo, sto bene. (Accarezza i capelli)

Mac:
Amo cazzo avevi ragione te... Avevi ragione te!!! Era tutto una cazzata...
Uffa!!!

Io:
Amo basta urlare parolaccie a rafica... Sto bene.

Si stacca da me, mi prende in braccio e mi appoggia a letto. Alla fine esce anche Simone dalla stanza. Restiamo da soli.

Io:
Stai tranquillo amo.

Mac:
Amo scusa... (piange)

Io:
Sdraiati... (indica il suo corpo)

Mac:
No amo ti faccio male...

Io:
Sdraiati.

Mac fa come dico. Si sdraia su di me. Io lo abbraccio.

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