➷ fifteen ➹

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Lettura consigliata con l'ausilio dell'ascolto di questa blxxm canzOne (qui sopra) in sottofondo, buona lettura ;;;))))

Sadie

Quando udii quegli svelti e familiari passi raggiungermi, non mi bloccai. Non presi a correre.

Le mie ciocche rosse smosse dal vento sotto quel cielo grigio e così incredibilmente triste.

Continuai a camminare, deglutendo, fin quando quella mano non si sarebbe posata sulla mia spalla.

Ed ecco, il suo tocco.

«Cosa vuoi?» borbottai, secca.

Il peso delle sue dita si allegerì sulla mia felpa nera, fino a sparire definitivamente.

Era al mio fianco, lo sguardo basso.

Un paio di secondi di totale silenzio, solo le suole delle nostre scarpe posarsi sul suolo.

«Ascolta...io-mi dispiace» si decise a parlare.

Presi un respiro, sentendo i miei occhi inumidirsi.

«No...» blaterai con un filo di voce fragile e flebile.

Silenzio.

«Non vi dispiace.» adesso la rabbia ribolliva nel mio sangue.

Noah si ammutolì. Sembrava non riuscisse più ad esprimersi.

«a nessuno é mai fregato di lei. E adesso, adesso che-» era caduta una lacrima salata. Lentamente mi rigava il volto pallido.

Alzai lo sguardo, gli occhi rossi.

«Siete solo dei patetici falsi! Ed io, io che ho passato anni con lei, io che conosco ogni curiosità su Millie, io che conosco i suoi colori e cibi preferiti, le sue fisse e tutti i lati del suo carattere... Sapete che vi dico?» alzai notevolmente il tono di voce. Sentivo un blocco nello stomaco.

«Sadie...»

«Vaffanculo Noah! Vaffanculo!» urlai, questa volta.

Una vecchietta che passava per la zona ci lanciò uno sguardo, per poi accelerare il passo.

Non mi importava, in quel momento avevo bisogno di gridare, di dire tutto quello che volevo dire e sfogarmi.

Il bruno mi guardò, le labbra semispalancate.

«Mi cercate solo per questo motivo! Ora che sono la poveretta! Ora che tutti volete sfoderare il vostro falso per buonismo!»

«Ascolta...»

«No! Sono stanca di ascoltarvi, cazzo!»

«Dio, Sadie, tu mi piaci!» urlò.

Tu mi piaci.

Questa volta mi zittì.

Questa volta fui io ad osservarlo con le labbra semispalancate.

«Scusa, io-» passò nervosamente una mano tra i capelli, balbettando.
«Ho-ho- detto una cazzata. Io- ti-ti lascio in pace» fece per allontanarsi.

E quando fu di spalle, lo bloccai.

Lo bloccai con quel filo di voce flebile e fragile.

«Noah...» sussurrai.

Il suo passo si pietrificò.

Silenzio.

Solo il frusciare delle foglie smosse dal vento primaverile.

«Mi piaci anche tu.»

Mi piace fare coppie strane

80's [fillie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora