➷ thirty ➹

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Millie

«sei stato tu a mettere quella cassetta nel mio zaino, giusto?»

Finn arrossì sorridendomi timidamente, poi, annuì.

«hai letto la mia scritta, vero? » sorrisi anche io, i nostri visi erano ancora vicini e la musica risuonava nelle nostre orecchie avvolgendoci.

«solo tu avresti potuto» mi guardò con occhi brillanti, e ridacchai.

Il silenzio ricominciò a regnare tra di noi, con i nostri sguardi persi negli occhi dell'altro. Il cuore mi batteva a mille, le gote erano accaldate.

E fu proprio in quel momento che il corvino aprì bocca per sussurrare qualcosa, quando...

«Grande, Wolfhard!»

Sempre la solita voce, alzai gli occhi al cielo. Quello che era rimasto del nostro moderato abbraccio si dissolse velocemente sotto i nostri visi arrossati, e ci voltammo verso Gaten.

In quel momento mi accorsi che la canzone era finita da un pezzo, adesso suonava un brano vivace, probabilmente di Cyndi Lauper. E l'atmosfera non fece altro che peggiorare la situazione del mio viso, ormai totalmente rosso.

Lanciai un fugace sguardo, non ricambiato, a Finn. Poi, mi guardai attorno cercando le mie amiche. Nulla.

Quando tornai a prestare attenzione a Gaten, diceva qualcosa sottovoce al corvino. Immediatamente si pietrificò, facendo finta di nulla.

Trattenni un sorrisino e scossi lievemente la testa, osservandolo: che cosa aveva combinato ai capelli? sembrava avesse un nido in testa.

«Millie! » sobbalzai, quando qualcuno mi afferrò per un braccio. Mi voltai immediatamente e il mio volto incontrò gli occhi luminosi di Sophia: mi portò in disparte, quasi saltellando.

«Non mi avevi detto saresti andata al ballo con Finn Wolfhard! » esclamò, ed arrossii.

«B-beh... »

«oddio, e se ti piace? »

«io- »

«oddio!» quasi urlò, afferrandomi i polsi.

«zitta! » la rimproverai guardandomi attorno, imbarazzata come non mai.

Lei portò le mani alla bocca, trattenendosi dal saltellare.

Aprì bocca in seguito, per sussurrare: «Ti piace Fi- »

«Ho detto-zitta!» la rimproverai una seconda volta, bloccandola.

La rossa trattenne una risatina.

«e tu invece? che hai fatto? » sorrisi maliziosa.

«ehm...» questa volta fu lei ad arrossire, spegnendo il sorriso sul suo volto. Che era successo?

Sembrava stesse cercando una risposta plausibile, quando si avvicinò una ragazza: ecco Ayla, non mi andava di iniziare una discussione in quel momento, quel momento in cui mi sentivo così bene.

«io-io vado» mi giustificai facendo per lasciare sola Sophia, sperando la bionda non mi avesse notata.

«ferma» mi afferrò per un braccio: ormai Tesler-Mabe era quasi davanti a noi ed arrossii violentemente.

«Ayla, mi dispiace» mi affrettai a borbottare tutto d'un fiato.

80's [fillie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora