➷ twenty three➹

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Ascoltate la canzone mentre leggete o vi picchio

Ayla

Alzo lo sguardo, e con un rapido movimento del capo riesco a scostare i capelli dal viso.

Incontro con lo sguardo quel volto, lei, che è tutt'altro che un demone.

Sembra un angelo, con quelle guanciotte rosee sul grazioso viso chiaro e tempestato da lentiggini, sulla quale risaltano quegli spettacolari occhi chiari.

«Ayla, Ayla-» mi guarda, stringendomi le braccia tra le dita. Mi risveglia dal mio stato di trance.

Sembra preoccupata, oppure confusa, o arrabbiata, non ne ho idea.

La mia mente è altrove.

«Che succede?» cerca il mio sguardo, la mia minima attenzione.

Balbetto:
«niente, è- che-»

«Non è solamente... "niente". Stai piangendo, Ayla.»

«I miei occhi hanno bisogno di idratazione»

Sophia trattiene un sorrisino, alleggerendo la presa sul mio avambraccio.

Inarca le sopracciglia, mi guarda.

La guardo anche io, mi perdo tra le sue lentiggini, tra i colori delle sue iridi.

Scoppia in una risata, ed io non posso fare altro che seguirla.

Mi sento già meglio.

Millie

E quando aprii la tasca dello zaino, percepii immediatamente quella differenza.

Presi la cassetta fra le mani, inarcai le sopracciglia.

Confusa, la esaminai. Non vi era nessuna scritta in penna rossa, non era la cassetta di Finn.

Balzai in piedi, afferrando il walkman dal comodino. Ero curiosa.

Inserii velocemente l'oggetto misterioso nel lettore, e indossai le cuffie, gettandomi sul letto.

E quando udii le prime note, non ebbi alcuna difficoltà nel capire di che canzone si trattasse.

Quell'unico brano, una cassetta.

Every Breath You Take, è lei, con il suo ritmo mi culla.

Chiudo gli occhi, sdraiata, esamino ogni nota, ogni parola.

Alzo il volume, mi sento avvolta in quel ritmo che tanto mi aveva appassionata.

E per tre minuti e cinquantacinque secondi riesco a dimenticare tutto: il sogno, l'illusione in cui ero convinta di essere avvolta sembrava una magnifica realtà.

Ma il mio pensiero si posò immediatamente su di lui, ogni nota, ogni parola, la sua immagine non si scostò dalla mia mente per tre minuti e cinquantacinque secondi.

Lo ammisi, oramai era chiaro e mi ero ribadita più volte di smetterla di mentire a me stessa.

Immaginai le sue dita sfiorare i miei capelli, le sue braccia avvolgermi.

My poor heart aches
With every step you take

Non avevo mai provato l'emozione di un suo abbraccio.

Sospirai, mi chiesi quale sensazione si provi sfiorando i suoi ricci corvini, la sua pelle candida.

Every smile you fake
Every claim you stake

Strinsi il walkman al petto, adesso basta, basta mentire a me stessa.

Aprii le palpebre di scatto.

Since you've gone I been lost without a trace
I dream at night I can only see your face
I look around but it's you I can't replace
I feel so cold and I long for your embrace

Finn non era semplicemente importante, Finn non era solamente la luce in quel tunnel di incertezze.

Finn era la mia unica motivazione in quel lungo incubo, la mia ancora, la persona che aspettavo da tempo.

Finn era la persona che avrei voluto stringere fra le mie braccia, la persona con cui avrei voluto guardare film sul divano, stringendolo forte nelle scene paurose e baciandolo in quelle romantiche.
Era quella persona con cui avrei voluto guardare il tramonto, mano nella mano. Quella che mi avrebbe asciugato le lacrime e portato nei posti più sconosciuti e inesplorati.

Era lui.

E AL VENTIREESIMO CAPITOLO LO SCOPRE

vi lascio con questa Millie estremamente romantica e questa nuova-strana- ship

E con me che lancio il telefono perché ho sentito 292992 volte every breath you take per farla coincidere con il capitolo
aMÉÉN

80's [fillie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora