Capitolo 16 - L'acqua brilla

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La prima Sfera che cercammo fu quella dell'Acqua. Secondo le antiche scritture si trovava nel lago di Kaltrat a qualche miglia da Drindals.
Nelle scritture si diceva che queste Sfere erano intrise del potere dell'elemento stesso. Si nascondevano in esso o in angoli sperduti del mondo.

Essendo la Regina non potevo lasciare il mio regno allo sbando, perciò partirono i due capiclan dell'Acqua, Màtia e Gartè, e Shon.
Perché anche lui? Secondo il Consiglio era una protezione in più per la Sfera.
Partirono all'alba del giorno seguente. Sotto la mia vista e con la mia benedizione, entrarono nella foresta. Neanche il tempo di vederci che ci separano ancora. Buona fortuna Shon.

*~*~*~*~*~*~*~*~*~*

Il lago di Kaltrat era enorme, solo i guardiani del tipo acqua potevano trovare la sfera in tutta quell'acqua!
Màtia e Gartè si trasformarono sul bordo le lago e, mentre mutavano forma, entrarono in acqua.
Il delfino di Màtia e lo squalo di Gartè setacciarono il lago per tutto il pomeriggio, mentre Shon perlustrava il perimetro. Al calar del sole si ritrovarono e si accamparono per la notte.

Dopo cena, mentre stavano sistemando il fuoco, l'acqua del lago cominciò a brillare.
«Sapevo che il lago ha un'acqua cristallina, ma questo è strano!» esclamò Shon. Rimasero a fissare l'acqua per qualche istante, poi Màtia avanzò verso il lago senza pronunciare parola e si fermò appena davanti l'acqua. Gartè, preoccupato, la raggiunse e le mise una mano sulla spalla. Quando la girò rimanemmo a bocca aperta: gli occhi erano pieni della stessa luce del lago, i capelli, invece, erano mossi da una brezza sconosciuta ed invisibile.
Màtia si voltò per proseguire il suo cammino e, non appena toccò l'acqua del lago, si trasformò in delfino. Nuotò in profondità, verso un punto che solo lei conosceva.
Poi, dal centro del lago si propagò una luce di azzurro chiaro, la quale si aprì come un vortice per far salire Màtia umana con la Sfera dell'acqua tra le mani e gli occhi che ancora brillavano.
La ragazza fece per avanzare, come se stesse camminando e in effetti lo faceva! Cominciò a camminare sul pelo dell'acqua verso la riva dove si trovavano Gartè e Shon.

I ragazzi guardarono stupiti la scena e, quando Màtia toccò terra, i suoi occhi tornarono normali, come il colore e l'acqua del lago. Calò il silenzio.
«La Sfera!» urlò poi Màtia tornando alla realtà «C-come l'ho avuta?!»
«Non ricordi nulla?» chiese mezzo sconvolto Shon.
«No...ricordo solo che il lago mi...chiamava.» abbassò lo sguardo sulla sfera.
«Ti racconteremo domani, ora abbiamo bisogno tutti di dormire.» annunciò Gartè.


HEYLÀ!!!
Come va amici? Scusate per il ritardo, ma vi dico che sto già andando avanti con il prossimo capitolo!
Insomma, votate, commentate e..alla prossima!

Un saluto,
Elios

~Revisionato

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