Capitolo 19 - Chi cerca...trova?

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Partii al galoppo verso la destinazione che solo io sapevo. Una cosa simpatica delle Creatrici? Conoscono ogni luogo senza che ci siano mai state.

Tempest correva veloce, preoccupato dalla mia agitazione. Dopo un paio d'ore sentii delle presenze che si avvicinavano, o meglio io mi avvicinavo a loro.
Scoprii subito che erano Lèra e Taro, così li raggiunsi.
«Ragazzi!» attirai la loro attenzione.
«Creatrice!» si girò Lèra inchinando in capo come saluto.
«Siete in pericolo. La ricerca della Sfera vi ucciderà.»
«Spieghi meglio.» mi guardò Taro preoccupato.
«Datemi del "tu", comunque: ho avuto una visione. Troverete un tornado che vi ucciderà, sono qui per aiutarvi.»
«Bene...» disse Taro «Noi ci siamo un po persi.»
Un brivido mi percorse sulla schiena e il mio sguardo si puntò su Lèra. Lei mi guardò senza capire, ma un secondo dopo il suo volto era privo di emozioni ed aveva i suoi occhi azzurri spalancati. L'azzurro si espanse per tutta l'orbita e lei scese da cavallo.

Incuriositi, io e Taro, la seguimmo in silenzio per alcuni minuti, finché non ci portò davanti una grotta. Senza fermarsi, Lèra continuò a camminare all'interno della grotta, così lasciammo i cavalli all'entrata e le andammo dietro.

Dopo poco tempo sentimmo un rumore, come una folta di vento, ma la ragazza continua a camminare. Ad un tratto ci comparse davanti un tornado enorme, o meglio IL tornado! Era quello che avevo visto nella visione, ed era pieno di ossa umane. Si, avete letto bene. Erano le ossa di tutti coloro che avevano cercato la Sfera senza esserne stati degni e chiamati da lei. Purtroppo, però, la Sfera si trovava esattamente ai piedi del tornado, cioè, era il fulcro del mostro d'aria!

Lèra avanzava come se non vedesse il pericolo davanti a lei, così attinsi a tutte le mie energie e andai a proteggerla. Creai un campo di forza che copriva tutti e tre ed il tornado ci passò sopra. Quando la Sfera fu sopra Lèra il tornado spari e lei diventò una bellissima aquila. Volò intorno alla sfera una volta che eliminai il campo di forza.
Poi la toccò e tornò umana, ma con le ali della sua aquila sulla schiena. Prese in mano la Sfera e tornò leggera a terra, infine i suoi occhi tornarono normali.

Quando si rese conto di avere tra le mani quella palla magica cominciò a saltare dalla gioia.
Risi alla scena «Dai grillo parlante! Andiamo a casa.»
Nessuno scheletro nei paraggi. Che la visione fosse stata errata? Spero sia solo stress.

*~*~*~*~*~*~*~*~*

Appena entrai nella sala del trono, rimasi impalata con un sorriso enorme sul volto. Shon mi venne incontro felicissimo e, non appena mi abbracciò, mi sollevò in aria facendomi fare un giro.
«Finalmente!» disse euforico mentre giravo per aria e ridevo «Come stai?»
«Bene! Ora molto meglio. Ma quando siete arrivati?» chiesi felice di avere tra le braccia il ragazzo più bello del mondo.
«Poco dopo pranzo, speravo di vederti, ma mi hanno detto che eri partita da un paio d'ore.» sorrise. Sorrisi anche io, non volendo trattenere la felicità.
Qualcuno tossì «Signori, non vorrei disturbare, ma la attendono al giardino privato.» disse una guardia.
«Giardino privato? E chi?»

*~*~*~*~*~*~*~*~*~*

Mi fermai davanti la porta che portava al giardino, sollevata dal trovare i sei maghi di Terra, Aria ed Acqua che mi aspettavano.
«Esponente le vostre richieste.» li guardai divertita.
«Vorremmo vedere il rituale dell'Albero delle Sfere.» fece da portavoce Màtia euforica.
«Mi dispiace, solo la Creatrice può entrare qui.» alzai una mano «Ma forse...»

I maghi rimasero in attesa. «Forse quando avremmo tutte le Sfere.» un coro di applausi si levò dai maghi che, euforici e ringraziandomi, si avviarono verso le loro stanze.
Meno due.

HEYLÀ!!!
Hey! Come state? Come promesso ecco il capitolo! Votate, commentate e alla prossima!
Un saluto,
Elois

~Revisionato

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