Sapevo che la Madre mi aspettava sull'Isola di Punta, Non sapevo altro.
Mi recai sull'isola e attesi. Non era molto grande, ma l'Albero degli Elementi mi aveva detto che era il punto più vicino al Suo territorio.
Mentre pensavo e discutevo tra me e me, una figura si avvicinò.
«Creatrice?» chiese una voce femminile alle mie spalle.
«Si?» mi girai e mi trovai davanti ad una ragazza dai capelli ed occhi blu poco più grande di me, forse di qualche anno.
«Molto piacere, sono Fleys, la Madre.» mi sorrise.
«Piacere mio! Sono Elois!» sorrisi felicissima alzandomi in piedi e stringendo la sua mano che mi porse.
«Quercia mi ha detto che tu non sai molto di noi e delle nostre leggende.»
«No, quasi nulla. Ma, chi è Quercia?»
«Bene, allora ti spiego. Vuoi sederti?» mi mostrò due sassi piuttosto grandi vicino a noi, io annuii e ci sedemmo.«Allora, prima di tutto, sai la differenza fra noi?» io scossi la testa «Semplicemente siamo complementari tra noi. Tu hai gli animali e l'Albero degli Elementi, io domino gli elementi e ho la Quercia della Vita. Ci completiamo in qualsiasi caso, per esempio: tu sei piccola, mentre io sono più grande; tu hai l'energia, io la saggezza. Ogni volta che la Madre e la Creatrice danno posto alle ragazze prescelte, il carattere si inverte. Quindi la tua prescelta sarà saggia, mentre la mia sarà energica.
«Tutte le Creatrici hanno il potere del fuoco e le Madri hanno l'acqua.»
Rimasi in ascolto finché Fleys non finì di parlare. Stava rispondendo a tutte le domande che avevo nella testa!Dopo la sua accurata spiegazione calò il sole e dovetti tornare.
«Ah! Un'ultima cosa...ogni Madre ha il suo Padre, il suo compagno di vita, e ogni Creatrice suo Creatore.» detto questo creò una nuvole e ci salì sopra. «Avrai un sacco di cose da pensare, ti lascio...» all'improvviso due piccole luci, una blu e una rossa vennero verso di noi «..no...che tempismo!» esclamò Fleys.
«Cosa sono?» chiesi mentre la luce rossa venne verso di me e la presi con le mani a coppa.
«Le prescelte. Sono lo spirito e la magia delle ragazze che verranno dopo di noi. Stanno per nascere!»
«Seguiamole!» proposi prima che la luce volasse via dalle mie mani e io le corsi dietro. Arrivammo sulla costa dell'isola e le luci aumentano la velocità.
«Dammi un momento che creo la nuvola.» disse la Madre.
Io risi «Macché! Ti do un passaggio io!» le feci l'occhiolino e mutai forma. Quando divenni Nyx lei rimase sbalordita a bocca aperta.
«Dai, chiudi la bocca che entrano le mosche e sali.» scherzai, Fleys rise e salì sull'incavo tra il collo e la schiena.*~*~*~*~*~*~*~*~*~*
Con la luna piena sopra di noi, arrivammo davanti a una casa nel bel mezzo di un paese e le luci cominciarono a fluttuare in cerchio. In quel momento arrivò una donna coperta da un mantello con un cesto in mano. Si fermò davanti la casa e si inginocchiò davanti la porta appoggiando il cesto e dando due baci all'interno. poi si allontanò e guardò il cielo. Nel momento in cui le luci si appoggiarono nella cesta la donna parlò.
«Il mio destino si è compiuto, prendimi.» allargò le braccia e comparve una figura incappucciata, uno scheletro, con una falce alla mano. La Morte. La donna gli prese la mano e divenne polvere, poi il teschio se ne andò.
Corsi verso la cesta e rimasi paralizzata. Due bambine dormivano dentro una dai capelli blu e lisci, l'altra dai capelli rossi e mossi. entrambe avevano un'aura che brillava ognuna del colore dei propri capelli. La bambina dai capelli rossi avrà avuto circa due anni di più da quella dai capelli blu.
Fleys mi riportò alla realtà. «Sono le prescelte. Hanno appena ricevuto i loro poteri e la loro anima, solo che la loro madre è già morta. Dovremmo darle a qualcuno che si prenda cura di loro..»
«No.» la interruppi subito «Io prendo la piccola rossa e tu la tua blu. Non possiamo lasciarle da sole con una famiglia estranea a tutto.»
«Vuoi occupartene tu?»mi chiese incredula.
«Noi. E si, le cresceremo come si deve e poi diventeranno delle grandi guide per i regni.»
Ci fu un momento di silenzio «Ci sto. Mi piace questa idea e suppongo che sarà divertente.» così prendemmo ognuna la propria prescelta e ci allontanammo.
«Qui le nostre strade si dividono. Mi raccomando, teniamoci in contatto tramite lettere. Scrivi pure al castello di Vaialey.» mi sorrise la Madre.
«E tu a quello di Drindals.» sorrisi di rimando.~Revisionato
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Alididrago
FantasyLe mie ali possenti... I miei artigli... La mia coda squamosa... Non avrei mai pensato di finire con una spada alla gola e le ali sanguinanti. Avrei voluto crescere diventare grande, ma non credo che arriverò neanche a vedere l'alba di domani. In qu...