-Capitolo 1-

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Ormai nel ventunesimo secolo ogni liceo di questo mondo ha ben tre gruppi se non quattro dei quali potresti farne parte. Quali? Beh iniziamo con il gruppo dei più popolari della scuola.. Che di solito sono sempre i giocatori di football e le cheerleaders. Che cliché!

Loro si sentono come divinità da adorare quando passano accanto a te. Ah e non dimentichiamoci del fatto che quando le cheerleader camminano, sembra stiano camminando a rallentatore.

Ci mancherebbe soltanto il ventilatore per completare la scena. Rido mentalmente.

Secondo gruppo? I secchioni, su di loro non ho molto da dire, tranne che mi dispiace veramente molto per loro. La maggior parte delle volte sono delle persone veramente così gentili.

E infine ci sono coloro che credono che loro non fossero in nessun gruppo ma sono nel gruppo dei 'stiamo sempre per i cazzi nostri e ridiamo o aggiungiamo un bel -ohhhh- quando i popolari sfottono gli altri.'

Io non faccio parte di nessun gruppo di questi, ma ovviamente, come tutti gli altri, ho un'etichetta: La Sfigata.

Questa etichetta me l'ha data Christian Anderson. Ragazzo più popolare della scuola: capelli di un biondo cenere, occhi verdi, ben strutturato e conosciuto anche per tutte le sue avventure con metà delle ragazze di questa scuola. E non dimentichiamoci che è straricco...

Ritornando all'etichetta, è successo tutto all'asilo quando all'età di quattro anni dopo che i miei hanno divorziato ero appena arrivata in questa città nelle vicinanze di Los Angeles dal North Carolina.

Lui ovviamente essendo, anche all'epoca, uno dei bambini più arroganti ma anche amati di tutto l'asilo quando mi prese di mira anche tutti gli altri hanno iniziato a prendere esempio da quest'ultimo.

Non credo che ci sia bisogno di precisare che lui abbia continuato a prendermi in giro anche alle elementari e alle medie fino adesso. Ma una cosa è cambiata... adesso gli scherzi e le prese in giro non vengono più da soltanto lui, ma da entrambi le parti.

Che dire ancora su di me?

Sono veramente una normalissima e noiosissima alunna. Quindi non c'è molto da raccontare. Forse solo che mi piace partecipare ogni tanto alle feste, più che altro per ballare e che in un quarto delle materie scolastiche sono una vera schiappa , in altre, invece, me la cavo abbastanza bene.

Tipo in matematica ed etica. Le ho sempre amate, mi sono piaciute da sempre... trovo tutto molto affascinante nell'etica, invece per la matematica ho un vero talento. Non saprei neanche spiegarlo, la capisco e basta.

Molto modesta mi dicono..

Mi alzo dal letto e mi avvio verso la doccia della mia stanza siccome è ora di prepararsi per il primo giorno di scuola dell'ultimo anno. Sono una tipa piuttosto mattiniera cosa che mia madre apprezza molto.

Accendo l'acqua e mi butto sotto il getto d'acqua caldo. Mi prendo tutto il tempo del mondo di cui ho bisogno per rilassare i nervi, perché ormai da un paio di mesi non faccio altro che ripensare a quella sera.

Non riesco a dimenticarla...

Esco dal box doccia, fascio il mio corpo con un asciugamano ed inizio ad asciugarmi i capelli castani che sarebbe ora mi tagliassi. Ho sempre amato i miei capelli lunghi, ma ultimamente mi danno soltanto fastidio a causa del caldo.

«Meg, scendi dai.. la colazione è pronta!» alza la voce mia madre per farsi sentire per poi allontanarsi.

Esco e scelgo dei vestiti a caso. Come al solito una maglia larga e dei pantaloncini corti siccome fa veramente caldo fuori.

-Sealed with a Kiss- [IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora