-Capitolo 20-

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Sto camminando verso casa di John pensando a ieri. Da quando ho scoperto della morte della madre di Chris, lui si comporta diversamente con me. Mostra più emozioni e si apre di più, e a questo non sono per niente abituata. Però lo fa soltanto quando siamo da soli, mentre a scuola continuiamo a ignorarci o litigare.

Sono davanti alla porta della villetta dei Thompson. Busso e ad aprirmi è sua madre, Lilly. «Ciao Megan!», dice abbracciandomi e io ricambio con lo stesso entusiasmo, «John si sta facendo una doccia, ti va qualcosa da mangiare nell'attesa? Sarai sicuramente affamata dopo le lezioni»

«Volentieri, grazie Lilly», mi fa entrare invitandomi a sedermi in cucina. E mentre mi prepara due panini al prosciutto crudo e pomodorini, parla: «John mi ha detto del fidanzamento di tua madre e del fatto che adesso vi siete trasferiti dagli Anderson, come ti trovi cara?»

Si siede davanti a me dopo che si è preparata una tisana. «Beh mentirei se dicessi che non mi manca la mia vecchia cameretta e casa. Non mi sono ancora abituata a tutto quel lusso e all'essere costretta ad andare a eventi...»

«È tutta una questione di tempo, credimi Meg. Poi se proprio vuoi passare meno tempo possibile in quella casa, la mia porta, per te, è sempre aperta» Purtroppo mi si appannano gli occhi, così sposto subito lo sguardo sui panini non ancora toccati.

Quando si tocca l'argomento 'famiglia', mi sento sempre male. Mi fa pensare a tutti quei momenti in cui avrei voluto che mia madre fosse stata al mio fianco e non c'è stata.
Mi fa pensare a tutte quelle notti passate a piangere, di cui nessuno si è mai accorto.

Due braccia mi stanno stringendo. Le braccia di Lilly, che mi fanno scoppiare in un pianto disperato, quando mi accorgo di quanto mi manchi sentirmi amata.

Mi stringe senza dire niente. Perché le parole in questo momento non servono. Mi ha sempre trattata come se fossi sua figlia, quando neanche lo sono.

Mi deposita un bacio sulla testa, per poi dirmi di andare a sciacquarmi la faccia con dell'acqua fredda. Una volta fatto, le faccio un sorriso e l'avviso che vado di sopra, portandomi con me i panini.

Entro in stanza di John e mi accomodo sul divano che ha in camera davanti alla televisione. Appoggio il piatto sul tavolino posizionato difronte a me e do un morso al panino. Ovviamente Lilly sa sempre come farmeli.

Decido di accendere la tele nel frattempo e fare zapping per distrarmi mentre mangio. Dopo un po', la porta si spalanca. «Vuoi anche un servo che ti faccia aria?», domanda John entrando nella stanza, portando con se l'odore del suo bagnoschiuma.

Indossa un paio di pantaloni della tuta grigi e una maglietta nera che mette in mostra i suoi tatuaggi. 

«Sarebbe ideale, perché no?», rispondo con la stessa punta di sarcasmo. Gli faccio spazio sul divano e lui si accomoda.

«Hai gli occhi arrossati Meg», mi prende il mento per farmi girare delicatamente la testa e osservarmi meglio. «Mi son fatta due o tre canne venendo qui, sai?», la butto lì così seriamente e lui sgrana gli occhi. Mi scappa una risata.

Mi dondolo leggermente per poi tirargli un pugno sulla spalla allegramente, per poi diventare seria subito. «Ho pianto..»

«Il solito Meg?», chiede e io annuisco, «come mai?» Anche lui mi prende tra le braccia appoggiando il mento sulla mia testa, così io mi ritrovo il viso schiacciato nell'incavo del suo collo.

«Tua madre mi ha fatto delle domande sulla mia nuova casa lussuosa», dico con voce attutita. «Quell'impicciona», «Non aveva brutte intenzioni e lo sai benissimo anche tu, visto che sappiamo entrambi che a Lilly non piace il gossip»

-Sealed with a Kiss- [IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora