*capitolo 3*

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Dream si asciugò con il retro della mano alcune lacrime. Era deluso da Ink, aveva tenuto nascosta una cosa così importante a loro! Si sentiva tradito...
Ma si diede velocemente un contegno: era inutile piangere sul latte versato. La sua attenzione fu subito attirata da alcuni piccoli rumori provenienti dalla culla temporanea.

Era così...

così...

inevitabilmente adorabile!

Aveva le ossa nere, che facevano contrasto con gli occhi e i vestiti alquanti variopinti; la cosa più sorprendente era una piccola macchia di materia che fluttuava vicino al suo cranio cambiando costantemente forma. Teneva una delle manine in bocca e faceva versi lamentevoli. Dream allora dedusse che aveva fame e andò in cucina per controllare se avessero qualcosa da far mangiare al piccoletto. Stava aprendo il frigorifero quando sentì uno strano rumore provenire dal salotto. Si affacciò dalla porta della cucina e vide uno scheletro nero con il volto coperto dal cappuccio della felpa scura. Si era avvicinato al piccolo che si era come...calmato?
Prima che potesse aprire bocca sentì i passi sulle scale di Ink
<<Gradient, cosa ci fai qui?>> chiese andando verso lo scheletrino e prendendolo per un polso. Il piccolo si asciugò le lacrime che avevano iniziato a scendere dai suoi occhi con La Manica del braccio libero <<O-outer mi aveva det-etto che Pj non c-c'era più e e i-io->> provò a giustificarsi ma prima ancora che Ink potesse rispondere dal portale da cui era saltato fuori inciampò e cadde disteso sul pavimento Outer. Ci fu un'istante di silenzio e di scatto da terra si sollevò su <<Oh mie stelle Ink mi dispiace non volevo- oh hai trovato Gradient e Pj- ah ehm si insomma cioè>>

In tutta quella baraonda Dream e Blue si scambiarono un occhiata confusa che gridava la stessa domanda:
cosa stava succedendo?

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