*capitolo 30*

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Per questo capitolo si consiglia vivamente l'ascolto della musica. Buona lettura!

Mentre Antivirus spiegava la situazione a Geno e a Fresh, Ink sentì tirarsi per il braccio: si accorse che era Error. Il distruttore gli fece segno di seguirlo e lo condusse all'esterno, lontano da tutti gli altri.
<<Gradient e Pj sono al sicuro. Se anche arrivasse qua non li troverebbe mai>> disse appoggiandosi alla parete della casa. Calò un silenzio inaspettato. Ink aspettò pazientemente un continuo ma quando capì che non c'era strinse i pugni. Con forza sbatté le mani ai fianchi del viso di Error e lo tenne contro il muro, senza toccarlo.
<<È tutto qua quello che hai da dire? Vai a morire e mi dici solo questo?>>
Error, passato il primo momento di spaventato per le azioni del compagno si ricompose
<<Cosa vuoi che ti dica? Mi mancherai tanto tanto amorino mio?>> ribatté con tono sarcastico <<Sai che non sono tipo da cose del genere. E non lo sei neanche tu>>
Da parte del pittore ci fu solo un sospiro e lentamente fece scivolare le braccia mollemente fino a farle ciondolare lungo i suoi fianchi.

<<Però devi promettermi una cosa>> aggiunse inaspettatamente Error.

<<Siamo Sans...odiamo fare promesse...>>

<< Promettimi che andrai avanti. Promettimi che continuerai a fare tutte quelle stramberie che fai. Promettimi che continuerai ad annotarti le cose da non dimenticare che poi puntualmente dimentichi>> disse con malinconia, sapendo che non avrebbe più battibeccato con il suo caro anche per la minima piccolezza. Ink lo fissò negli occhi per alcuni istanti, le pupille nere e senza vita. Improvvimsamte afferrò le spalle della felpa e lo tirò a sé. Affondò il viso nella sua felpa e lo intrappolò in un'abbraccio << Non lasciarmi>> disse con tono imperioso. <<Non puoi. Hanno bisogno di te>> fece un respiro profondo e quasi incredulo delle Sue stesse parole aggiunse <<Abbiamo bisogno di te>>. Error, cercando di mantenere a bada i glich che si stavano diramando su tutto il corpo, con delicatezza fece allentare la presa ferrea dell'altro.

Quando furono nuovamente uno di fronte all'altro, Error aprì un portale alla sua destra. Si scorgeva solo dello spazio bianco indefinito, il Void. Infilò il braccio e mosse il braccio girando il palmo verso l'alto. Dal nulla calarono dellle bamboline appese a dei fili blu. Ne prese una in mano mentre come serpenti i fili si ritiravano da quella bambolina: rappresentava Fell sans. <<A stare nel Void prenderebbero solo polvere. Abbine cura>>
Con estrema attenzione posò tra le mani aperte a coppa del pittore la bambolina <<E poi non so usale per raccontare a Pj quando fossi figo>>
Ink fece un mezzo sorriso e strinse al petto la bambolina, all'altezza dove ci sarebbe stata la sua anima. <<Farò in modo che lo sappia>> disse con tono sarcastico.

 Sentì però l'inesistente anima attanagliata quando vide Nightmare venire verso di loro: era ora di andare, ora di agire, ora di lasciarlo per sempre.
Gli diede un bacio sulla fronte
Le uniche parole che riuscì a dire furono: 'Ti aspetto'
E se ne andò prima di riuscire a sentire la sua risposta.

"Lo so calamaretto"




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