*capitolo 12*

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Il dolce e confortevole silenzio che si era creato da i due innamorati venne interrotto dal brutale attacco di vomito del pittore.
<<EW CHE SCHIFO NON SULLE COPERTE PERÒ>> urlò Error scostandosi appena in tempo per non essere sommerso da del denso inchiostro. Ink si pulì con il dorso della mano e fece una piccola risatina per la reazione del glich. <<Dovresti essere abituato>> lo ammonì ricevendo come risposta un'espressione disgustata. <<Fa schifoo tanto quanto te>>
<<Ow così mi fai venire un'infarto all'anima>>
<<Ma se neanche ne hai una decerebrato>>

Erano così le loro conversazioni giornaliere: battibecchi e punzecchiatine. E a entrambi piaceva così.
<<Per quanto sono rimasto senza memoria?>>
Il pittore alzò le spalle, non volendo ammettere quanto il tempo era passato lento mentre non c'era, mentre lo guardava con quegli occhi che lo scrutavano come uno sconosciuto. Decise di cambiare velocemente argomento per  evitare altre domande. <<Te la senti a scendere per salutare Gradient e Pj?>>
Fu allora il turno di Error di alzare le spalle e spostare lo sguardo altrove. <<Non ancora... non sono pronto a riavere il coso sbavante tra le mani>> borbottò.
<<Anche se sei migliorato...riguardo al contatto>> rifletté ad alta voce Ink per evitare che il discorso cadesse <<Piano piano ma è migliorato, riuscivamo a dormire nello stesso letto>>
<<Con il muro di cuscini in mezzo>> gli ricordò Error.

Quando calò di nuovo il silenzio Error si trovava dall'altra parte del letto, ben lontano dalla chiazza di inchiostro <<Dove sono i miei occhiali?>> chiese guardandosi intorno assottigliando gli occhi. Vedeva  tutto ciò più distante di un metro sfocato. Ink si grattò perplesso la nuca <<I tuoi occhiali...i tuoi occhiali...>> borbottò cercando di ricordare poi sorrise candidamente <<Non lo so>>
Error sospirò e si passò una mano sulla faccia <<Non sono dentro la mia felpa?>> chiese tenendo il palmo della mano contro i suoi occhi. Ink si alzò e prese a rovistare nelle tasche della felpa appoggiata au una sedia, la aveva tolta prima di stenderlo sotto le coperte. Quando li trovò tornò trionfalmente dal compagno e si sedette sul bordo del letto ancora pulito <<Ecco a lei>>
Error si limitò a borbottare sottovoce prima di prenderli e infilarli. Lentamente strabuzzò gli occhi e socchiuse la bocca <<Ink...>>
<<Si?>> rispose non troppo sicuro il pittore.

<<Sei ancora più brutto ora che ti vedo chiaramente>>

<<Hey!>>



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