<<Giuro che se non la smetti di faccio passare un brutto quarto d'ora>>
Il piccolo rimase zitto e continuò a puntare la sua arma più letale contro di lui
<<Allora smettila! Insomma>> lo riprese il padre iniziando a vacillare. <<Lo sai che non resisto a lungo>>
Ma il piccolo era determianto ad andare fino in fondo. Il padre allora si arrese e sospirò<<Va bene, tieni...>>. Il piccolo Goth sorrise e batté le manine felice <<Grazie papà! Vado a giocare fuori!>> disse prendendo l'oggetto ambito dalle mani del padre e correndo fuori dalla porta di ingresso.
<<Ma è sicuro lasciarlo giocare con il coltellino svizzero?>> chiese preoccupato Geno, arrivando in quell'istante dalla cucina asciugandosi le mani visto che aveva appena lavato delle stoviglie. Reaper alzò le spalle <<Sai che non riesco a resistere quando fa gli occhioni dolci...>> si giustificò guardando il compagno.
<<E perché di grazia?>> chiese rassegnato Geno, portandosi una mano sul fianco e lasciando andare leggermente in fuori il fianco. Reaper si avvicinò e gli circondò i fianchi con le braccia, facendogli fare una sorta di casquè <<Mi ricordano troppo i tuoi>> disse soddisfatto di aver avuto l'occasione giusto per sfoderare quel complimento. Geno ridacchiò e gli accarezzò la guancia <<Oh Reapy!>> fece con voce eccessivamente sdolcinata.
Fu in quell'istante che Reaper capì di essere nei guai. << Togli immediatamente il coltellino dalle mani di nostro figlio altrimenti ti faccio dormire sul divano per una settimana...mi sono spiegato abbastanza chiaramente o hai bisogno di un incoraggiamento?>> disse alzando un pugno serrato all'altezza della sua faccia.
<<Chiarissimo!>> rispose subito il dio della morte rimettendo diretto il compagno e fluttuando verso la porta <<Goth vieni un attimo qui!>>
"Li ho educati proprio bene..." pensò soddisfatto Geno.
Sorrise tra se e se e si diresse verso la veranda. Si sedette su una comoda sedia in vimini e prese da un tavolino lì di fianco un libro. Lo aprì ma prima di riprendere la lettura alzò lo sguardo.
Da lì pote vedere chiaramente Reaper che cercava inutilmente di prendere Goth che, nonostante i solo cinque anni di vita, aveva già imparato a teletrasportarsi.<<Torna subito qua, peste patentata!>>
<<Prendimi!Tanto non ci riesci!>> disse facendo una linguaccia per schernirlo
<< Come osi?! Io sono tuo padre! Un po' di rispetto!>> esclamò indignato
Alzò gli occhi al cielo divertito poi tornò alla lettura del libro che tenevo in mano.
Era tutto così perfetto.

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Nevermind -Errorink
FanfictionUna minaccia incombe sul multiverso, una minaccia di cui nessuno ancora sa. Una minaccia che potrebbe sconvolgere un'inaspettata famiglia. P.S:I personaggi non sono pienamente canonici