*capitolo 5*

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Galleggiare.

L'unica parola con cui poteva descrivere come si sentiva.

Galleggiare nel nulla. Nel buio più tetro.

Poi una voce...una luce dorata....che lo chiamava per nome?

Si avvicinò curioso alla luce che continuava a ripetere il suo nome. Mano a mano che procedeva la luce aumentava tanto che dovette coprirsi con un braccio gli occhi. Eppure la figura lo attirava, come il canto di una sirena per un marinaio. Allungò una mano per toccarla ma improvvisamente venne sommerso da quella che sembra acqua, enormi onde nere come la pece. Lo sballottavano avanti e indietro, su e giù.
Chiuse gli occhi. Aveva paura. Cercò di respirare. Aveva paura. Provò a salire in superficie. Aveva paura. Sentì brividi percorrere tutto il corpo. Aveva paura...

Poi lo vede. Un ricordo...bello?

Irradiava una debole luce e senza esitazione la seguì, nuotando in quel mare di ricordi amari. Sembrava composto da lettere che formavano una sola frase.

E quella sola frase riuscì a spaventarlo più di ogni altra cosa:

"you call for help...but nobody came"

Raggiunse il ricordo felice e si aggrappò a quella sfera liscia come il vetro. Allora li vide. Non era uno. Erano mille ricordi: Dream che lo aiutava proteggere un nuovo Au incoraggiando insieme i creatori, Blue che  offriva dei tacos, Outer che lo portava a vedere le stelle del suo mondo, Error che timidamente gli porgeva la mano, la prima parola di Gradient e il suo primo disegno, Pj che  rivolgeva il suo primo sorriso...

Si sentì pervadere da una nuova eppure così familiare energia. E senza accorgersene aveva cominciato a piangere. Ma era un bel pianto. Un pianto di pura felicità. Bastarono quelle piccole gocce gioie per distruggere quel mare di ansie e preoccupazioni.

Vide come la sfera lentamente raccolse dentro di sé tutti i ricordi che come striscioni colorati era saltati fuori. La teneva con cura sul palmo della mano Dream che con il suo solito tono calmo esordì <<dobbiamo parlare>>

<<Immaginavo che avresti detto ciò Dream...>>

<<Ricorda che sono in tuo sogno perciò la connessione tra noi due potrebbe finire da un momento all'altro perciò devi essere sintetico>> gli fece notare mentre con grazia il mantello dorato sulle Sue spalle. Ink sospirò e si lasciò andare indietro e si sistemò sul nulla, sembrava fosse semi disteso su un puff. <<Non vi ho detto niente perché già la situazione era complessa senza che qualcuno altro  sapesse. Mentre Outer è ha conoscenza di tutto perché è stato lui  a far incontrare me e Error e poi quando ha saputo di Gradient prima ha fanboyato come se non ci fosse un domani e poi si è offerto di occuparsi di lui come padrino>> spiegò guardandolo mentre attorno alla sua sfera visiva tutto si faceva più sfocato e opaco.
Aprì gli occhi lentamente, sbattendo più volte le palpebre.

"Sono sul divano? Come ci sono arrivato?...Dream! La Mob!" Pensò  tirandosi su mentre i ricordi iniziavano a riaffiorare la sua mente. Quello che vide non poté far altro che scatenare la sua ilarità: Gradient agitava una bacchetta sopra una lavagnetta  su cui erano stati grossolanamente disegnati lui e Error, che era seduto per terra a gambe incrociate ad ascoltare attentamente ciò che Gradient diceva, sembrava uno scolaretto.  Il ragazzo fece un sospiro sconfitto <<Q-quindi non ric-cordi proprio nu-nulla?>> fece e la sua espressione sprofondò ancora di più nello sconforto quando Error annuì con poca convinzione, insicuro dei propri pensieri e ricordi. <<ci rinu- uncio>> fece sconfitto lanciando verso il tavolo la bacchetta con cui indicava la lavagna. Peccato che tra il tavolo e loro stava passando Blue che così si beccò una bella bacchettata in piena fronte <<Aho!>>. Sentendo l'esclamazione di dolore Gradient si girò di scatto e vedendo il poveretto che si massaggiava la fronte iniziò a vomitare una valanga di "mi dispiace" e "scusa". Blue gli sorrise e con fare confidente esclamò <<tranquillo, IL GRANDE BLUEBARRY STA' ALLA GRANDE!>>

Non resistete più. Non sapendo  neanche il perché Ink si mise  a ridere attirando così l'attenzione di tutti i presenti. Subito Blue e Gradient andarono al suo fianco<<Ti sei svegliato finalmente! Eri crollato dalla stanchezza!>> spiegò felice il sans di Underswamp mentre quasi lo soffocava con un abbraccio. <<così mi uccidi>> fece divertito finché non alzò lo sguardo incorciando quello di Error che sottovoce diceva, insicuro delle sue parole << io la conosco questa risata>>







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