*capitolo 4*

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Dopo qualche schiaffetto sulle guance Outer sembrò tornare in sé . <<E ehm potrebbe esserci un'altro problema- Temo la Mob abbia capito>>. Sentendo quelle parole Gradient, con ancora un polso chiuso nella stretta di Ink, abbassò lo sguardo. Sapeva che era colpa sua: mentre era ad Outertale, vicino la Snowdin di quell'Au aveva visto uno scheletro alquanto bizzarro avvicinarsi e non era andato a nascondersi, dando così inconsapevolmente l'ultima prova che Horror avrebbe portato alla Mob.
Dream si intromise <<Penso che io e Blue meritiamo delle spiegazioni prima>> disse con il suo solito tono calmo. Ink scosse la testa e con il suo pennello aprì un portale fatto di inchiostro <<non c'è tempo. Gradient. Outer.>> disse secco voltandosi verso i due <<sapete dove andare con Pj>> Outer annuì e dopo aver preso il piccolo, che in tutta quella baraonda non si era minimamente scomposto, entrò nel portale nero insieme all'altro. Il protettore di Au si voltò allora verso Blue << vai a liberare Error, per piacere, e anche se insiste trascinalo nel portale e poi alla prima casa diroccata che vedi volta a sinistra e entra nella foresta. Capito?>>. Subito Blue fece il saluto militare con la mano urlando un sissignore anche troppo entusiasta. E scomparve su per le scale.
Poi si volse verso Dream <<Prepariamoci, la Mob sarà qua a momenti>> disse prima di andare ad aiutare Blue che spiegava per la schiena un Error che appariva più fragile. Tremava tutto e si guardava intorno freneticamente, sembrava quasi temesse che qualcuno gli saltasse addosso da dietro ogni mobile. Alla fine sopratutto grazie alle parole incoraggianti di Blue riuscirono a farlo entrare nel portale di inchiostro. Subito i due si ritrovarono in una folta foresta. Cominciarono a camminare, spalla contro spalla, entrambi sul chi va là, finché non venne incontro a loro Outer che velocemente li condusse fuori dalla boscaglia. Mano a mano che gli alberi si diradavano si poteva intravedere una piccola piana circondata da dei colli. Al centro c'era un piccolo cottage affiancato da un allegro fiumicciattolo proveniente da una ripida cascata dietro la casa. <<Cos'è questo posto?>> chiese timoroso Error guardandosi intorno. Outer, ormai giunto alla porta di legno scuro, non si voltò per rispondere <<È un piccolo Au creato da alcuni creatori, non ha un nome apposta per evitare che venga facilmente trovato>> spiegò prima di bussare due volte di seguito e una terza volta dopo qualche istante. La porta si socchiuse e fece capolino la faccia del giovane scheletro che appena vide i tre aprì del tutto la porta. Mentre Error entrava con circospezione Blue si piazzò davanti al giovine e gli porse la mano <<prima non ci siamo presentati amico! Io sono Sans, ma puoi anche chiamarmi Blueberry o semplicemente Blue>> disse allegro e energico, talmente tanto energico che fece sobbalzare il poveretto. <<S-son-no Gradient>> disse soltanto balbettando leggermente non ricambiando la stretta (soffriva di una leggera forma di afefobia). Il sans provò a creare un dialogo, ma la timidezza e il balbettare dell'altro rendevano difficile la cosa.
Improvvisamente però la porta dell'ingresso si aprì sbattendo. Sulla soglia c'era Ink che sosteneva Dream tenendo un braccio attrono alla vita ed entrambi erano ricoperti di lividi. Subito Blue andò al loro fianco per aiutarlo a sostenere il sognatore. Prima che qualcuno potesse fare domande Ink rispose <<La Mob ci ha attaccato, Dream ha semplicemente ha sbattuto la testa ed è svenuto. Niente di grave e la Mob non sa dove siamo, il che ci da un vantaggio. Pensateci tu e Outer>> concluse venendo sostituito da Outer che guidò l'altro infermiere provvisorio fino a una camera con un letto su cui appoggiarlo.
Ink, mentre si curava i lividi voltò la testa guardando i tre membri della sua famiglia: Gradient stava seduto sul divano vicino alla piccola culla di Pj mentre Error stava contro un angolo della stanza, come a non voler essere notato. <<che io ho altro a cui pensare...>> disse continuando il discorso lasciandosi sfuggire un sospiro.



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