Capitolo 27

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Ancora non ci credo che Mario si proprio lui è qui a casa di mio fratello e quando mi ha aperto la porta con mio nipote in braccio mi è sembrato un sogno e già solo per quella visione mi sarei messo a piangere per come erano belli ho anche combattuto con l'istinto di non prendere il telefono in mano per scattare una foto ma quel immagine è impressa nel mio cuore.

Volevo abbracciarli entrambi e baciare Mario come mi mancano le sue labbra vorrei riunire le nostre labbra e tornare finalmente a respirare in queste settimane mi è mancato anche se lo avevo accanto ma ieri sera ero a pezzi mi sono addormentato sfinito dal pianto che ho ripreso quando mi sono svegliato e non lo trovato accanto a me, mi sono sentito in colpa per averlo lasciato solo e lui cosa ha fatto mi è venuto a cercare qui a Verona però ha giocato sporco usare mio nipote per essere ascoltato devo dire che è furbo.

Mi ha detto che dobbiamo parlare e si lo so anche io ed è vero dobbiamo raccontarci tutto e mettere un punto e ripartire da qui.

Ora siamo suduti sul divano in mezzo a noi c'è Riccardo che sta giocando con Mario vedere come mio nipote cerca le mani di Mario come gli sorride e si piccolo ho capito che mi stai facendo capire che ti piace e che ti fidi di lui penso che mi stia andando la sua benedizione.

Stiamo in silenzio per un pochino l'unica cosa che si sente sono le risate di Riccardo e io e Mario continuiamo a guardare lui e a limitarci e fissarci non so quanto tempo sia passato come sempre quando sto con lui il tempo smette di esistere e i secondi i minuti e anche le ore fossero solo delle parole dal significato lontano.

Ad un certo punto è ancora una volta a spezzare il silenzio e decide di parlare.

- Piccolo che ne dici se chiediamo allo zio com'è andato il suo primo esame ieri e poi gli puoi chiedere se può perdonare uno studio zuccone che si è dimenticato di questo avvenimento così importante per lui e se può anche ascoltarmi tu che dici? Lo farà sai io ci spero tanto ci pensi tu a metterci un buona parola per me.

E io mi ritrovo a guardare la scena più bella del mia vita Riccardo che ascolta attentamente quello che gli ha appena detto Mario e appena ha finito di parlare si gira verso di me e cerca i miei occhi che devo dire così piccolo ma già pieni di significato e mi sorride come per dire ascoltalo.

E bravo Mario stai giocando sporco stai usando nostro nipote che hai appena conosciuto per avere la possibilità di essere ascoltato.

No cosa ho appena pensato nostro nipote? Claudio ma ti sei bevuto il cervello a momenti non sai se siete fidanzati o quello che c'era era reale e tu pensi che Riccardo sia anche suo nipote non riesci proprio a vedere la tua vita senza di lui.

Certo che la mia mente mi gioca brutti scherzi cerco di trovare un attimo di tranquillità e di forza per rispondere alle domande di Mario.

-Amore di zio l'esame è andato benissimo non portava andare meglio ho preso 30 e sai che questa cosa non la sa ancora nessuno e sai perché? L'unica persona a cui volevo condividere questa cosa era lontana da me ma lo sai che adesso è qui tu cosa dici gli devo dare la possibilità di spiegaresi?

Cosa crede Mario tu giochi sporco e io stavo a guardare senza fare niente adesso come ti senti e il bello che Riccardo ha fatto la stessa cosa che ha fatto con me poco prima ho visto lo sguardo di Mario quando ho detto com'è andato il mio esame ho visto quella scintilla che ha quando sente qualcosa che gli piace ma allo stesso tempo si sente in colpa ma da una parte non deve mi guarda e mi sorride e poi di nuovo fa il gioco di poco fa.

-Piccolo anche tu sei orgoglioso di tuo zio come lo sono io? È stato veramente bravo vero peccato che non c'era quella persona speciale per lui ad aspettarlo fuori per dargli un bacio e dirgli che è veramente orgoglioso di lui per questo risultato mi sa che ha proprio sbagliato ma sai piccolo se ne sta pentendo penso che non farà più questo errore.

- Sai amore di zio, io ho capito che era molto preso dai suoi impegni ma una parte di me ci ha sperato fino al ultimo di trovarlo fuori, o anche un suo messaggio ma non c'era nulla però volevo andare da lui ma poi per sbaglio ho sentito qualcosa che non dovevo sentire e questa cosa mi ha spavento e la prima cosa che mi è venuta in mente si stato tu e avevo bisogno di sentire il tuo profumo per sentirmi al sicuro perché in quel momento l altra persona mi sembrava molto lontana da me però sai mi manca veramente tanto e penso che sia giusto parlare ma secondo te prima gli posso chiedere un bacio e poi chiamo tua mamma e noi andiamo a parlare in un altro posto.

E senza aggiungere altro Mario si avvicina a me e mi da un piccolo bacio a fior di labbra come se non volesse approfondire il bacio davanti a Riccardo e lo capisco e per adesso va bene così prendo il telefono e chiamo Marta mi chiede subito come sta andando e gli dico che per adesso sta andando bene ma abbiamo bisogno di parlare con calma e da soli così mi dice che fra dieci minuti ritorna a casa e la ringrazio in tanto che aspettiamo il suo ritorno giochiamo ancora con Riccardo che ride di gusto e le sue risate si mescolano con le nostre chissà se qualcuno ci vedrebbe adesso penserebbe che siamo una famiglia.

Non avevo mai pensato ad una cosa del genere non mi sono mai immaginato padre ma forse perché non avevo ancora incontrato la persona giusta invece ora che lo trovato e mi sento pronto per fare un passo del genere chissà se ne saremo all'altezza.

Marta arriva e parliamo un pochino con lei e prima di andare ci fa promette che domani saremmo tutti insieme a pranzo e così Mario potrà incontrare i miei genitori sarà il primissimo uomo che porto in casa come il mio compagno non mi ero sentito mai pronto per fare questo passo ma ora lo sono soprattutto dopo quello che ha fatto oggi mi sono innamorato ancora di più di lui.

E dopo aver salutato Marta chiedo a Mario le chiavi della macchina voglio guidare io verso casa nostra e poi lui sarà stanco visto che ha guidato tutta la notte per arrivare qui.

E una volta che siamo entrati in macchina prima di mattere in moto la macchina lo tiro verso di me e lui mi fa subito un sorriso bellissimo e io subito mi fiondo sulle sue labbra e ci scambiamo un bacio di quelli dove non arrivano le parole ci pensano loro io ho capito che abbiamo le stesse paure ma se tu ci sei io ci sono e le affronteremo insieme.

Pensami come fossi il terzo tentativo del PIN Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora