Parte 3

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Una volta che siamo usciti davanti a casa c'era una macchina ad aspettarci con autista, mi sembra che ha detto che si chiama Federico ma non ne sono sicuro ero concentrato a guardare la macchina e a pensa chi è veramente Mario, non lo so che lavoro possa fare per avere addirittura un autista privato.

Seguo Mario al interno sinceramente non ero mai stato in una macchina del genere e devo dire che è molto grande sembra come quelle che si vedono nei film ma non saprei che tipo di macchina sia non sono molto afferrato in questo argomento.

Mi sto guardando intorno mi sono incantato a guardare li paesaggio mentre Mario è al telefono non voglio che pensi che mi stia ascoltando sembra che stia parlando con un ragazzo e questa cosa non mi fa molto piacere da come ci parla sembra esserci molta confidenza ma è possibile provare una cosa simile gelosia per la loro complicata che ha con questa persona.

Claudio ti rendi conto di che pensi stai facendo? Lo conosci da ieri sera e già pensi che ti dà fastidio se parla con un altro ragazzo ma poi tu non sei mai stato geloso di nessuno, ma per caso hai preso una botta in testa e non te lo ricordi.

Mario sta ancora parlando al telefono e sento vibrare il telefono e istintivamente lo tolgo fuori dalla tasca per guardare chi è Marta mi ha mandato una foto di Riccardino con la piccola felpa grigia come la mia e il cappuccio in testa e mi dice ciao zio volevo augurti buon primo giorno di lavoro e ricordati che ti voglio bene, non posso far a meno di sorridere non lo vedo da un giorno quel piccoletto e già mi manca molto.

Ci pensa Mario a riportarmi di nuovo sul attenti chiedendomi

- Qualcuno l'interessante?

Già il tono con cui lo dice mi spinge a guardarlo e il che mi sta guardando con un espressione seria e in più mi guarda dritto negli occhi e ha un sopracciglio alzato, che aspetta una mia risposta non so perché ma mi sembra di essere ritornato a scuola quando facevo una marachella e il professore mi sgridava, non mi sembrava di aver fatto qualcosa di sbagliato in questo momento però mi sentivo come se mi dovevo giustificare, e allora mi apprestò a dire qualcosa e così faccio

- No nessuno di interessante ma diciamo che è una persona molto importante per me, la mia forza è mio il mio nipotino che mi voleva semplicemente gli auguri per il mio primo giorno di lavoro e che di ricordarmi che mi vuole bene, scusa non pensavo di aver fatto qualcosa di sbagliato ma non ho saputo resistere quando ho sentito la notifica .

Lo vedo rilassarsi non so perché ho percepito proprio questa sensazione come se quello che gli ho detto lo abbia fatto rilassare come se fosse geloso di me ma non può essere giusto?

Claudio ma secondo de te Mario che non conosci può essere geloso di te, magari nei tuoi sogni dai stai con i piedi per terra e poi non sai ancora se vi piacciono le stesse cose cerca di controllati è pur sempre il tuo capo e lo conosci nemmeno da un giorno.

E dopo qualche secondo incomincia a parlare.

- Claudio non ti devi scusare anzi sono io che lo devo fare forse sono stato un pochino invadente quindi scusa non ti preoccupare se ti arriva un messaggio lo puoi leggere lo so che sei lontano da casa, quindi sei zio ma che bello quanto tempo ha.

E qui veramente apriti cielo non so veramente cosa pensare lui che si scusa con me perché mi ha fatto una domanda personale ma non doveva e poi mi ha chiesto di parlare del mio argomento preferito dove potrei parlare di lui per tutto il giorno ma devo controllarmi perché se incomincio a parlare non la finisco più lo so già che appena lo nomino mi metterò a sorridere come un bimbo davanti alla cioccolata non ci posso fare niente.

- Grazie Mario e scusa ancora di solito mentre lavoro non lo guardo mai il telefono mi sono lasciato guidare dal istinto non ho potuto chiamare mia cognata per chiederli come stava Riccardo perché era troppo presto sai ha sei mesi e lei dorme quando dorme lui è non volevo farla svegliare, sono nella fase dei denti.

- Quindi è proprio piccolo e si in questa fase è meglio lasciar dormire le mamme immagino che ti manca facciamo così ogni volta che vuoi puoi sentire tua cognata non ti devi preoccupare, si vede che tieni molto a questo piccolo per come ti si sono illuminati gli occhi mentre mi parlavi di lui sono diventati più verdi e più belli, chissà se un giorno me lo presenterai.

Aiuto come si respira certo che è uno che ti rimanere senza parole non so che dire lui vuole conoscere Riccardino chissà perché è poi mi ha dato il permesso di sentire Marta tutte le volte che voglio non so che dire ma ci provo e poi mi ha detto che ho gli occhi che mi brillano se parlo di lui cioè mi ha fatto un complimento per ora è meglio non pensarci.

- Si mi manca tanto anche se sono solo due giorni che non lo vedo in questi sei mesi ogni momento libero andavo da mio fratello per stare con lui quindi grazie, e certo che quando verranno a Roma te lo presento vuoi vedere un sua foto?

Un attimo fermi tutti ho veramente appena chiesto al mio capo se vuole vedere la foto di mio nipote, io che sono geloso di lui non sopporto nemmeno se lo prende in braccio Paolo che per me è come un secondo fratello e ora chiedo ad un quasi sconosciuto se lo vuole vedere?

Non so il perché ma c'è qualcosa che mi spinge a fidarmi di lui, strano nel ultimo periodo non mi fido nemmeno della mia stessa ombra, questa cosa mi spaventa molto devo stare attento non voglio finire come qualche mese fa.

Mario intanto mi risponde alla mia domanda.

- Io sarei onorato di vedere la foto di tuo nipote ma facciamo così me la farei vedere quando avremmo più confidenza,

È come se lui avesse capito i miei dubbi ed è vero non si può dire che siamo in confidenza.

- Per me va benissimo Mario.

Dopo che ho detto questa frase senza aver il mondo di dire nulla la macchina si ferma e Federico ci informa che siamo arrivati.

E io mi trovo ancora una volta a seguire Mario fuori e quando noto dove siamo rimangono senza parole siamo da ad un edificio che mi ricorda uno studio televisivo e rimango senza parole certo non sapevo che lavoro fa Mario ma non mi aspettavo che potesse fare attore ora capisco perché Paolo e gli altri mi dicevano come fai a non conoscere Mario Serpa.

Ma veramente io non veramente non mi ricordo di averne sentito parlare oppure di averlo mai visto di sicuro non me lo sarei ricordato non passa in osservato ma che figura che ho fatto? Poi sento.

- Non lo sapevi vero? Ecco perché ti ho voluto....

Pensami come fossi il terzo tentativo del PIN Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora