~1~ Last Class

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La scuola decisamente non era il mio forte. Tutto quello che facevo per ottenere risultati decenti non serviva a nulla, sembrava che studiassi a vuoto. Odiavo più o meno tutti i professori che avevo, poiché nessuno riusciva a coinvolgermi veramente durante le ore di lezione, che si rivelavano ogni giorno più noiose. Ero al quarto anno, e già cominciavano a dirmi che se avessi continuato così, essere ammesso all'esame finale sarebbe stata un'impresa. Oltre ad odiare i professori odiavo anche la quasi totalità dei miei compagni di classe. C'erano quei gruppetti stupidi (che ritenevo da prima elementare) sin dal primo anno, e nonostante fossero cambiati e ricambiati, non mi ero mai unito a nessuno. Durante il tempo libero a scuola, come ricreazione, ore buche eccetera, rimanevo in classe da solo e leggevo libri su libri. Qualcuno potrebbe pensare che avere la passione per la lettura a diciassette anni sia una cosa rara e bella. Si certo, una meraviglia proprio. Quando a tenerti compagnia sono soltanto i libri, è tutto fuorché una cosa di cui andare fieri.

L'unico leggermente diverso dal branco di cretini che avevo in classe, anche se il mio odio per lui non era affatto diverso da quello che provavo per gli altri, era Thomas Wright. Entrambi dovevamo sempre rimanere un'ora in più a scuola poiché andavamo male in diverse materie, e dovevamo affrontare i "corsi di recupero", durante i quali però, il professore si addormentava quasi ogni volta leggendo il giornale mentre faceva finta di fare lezione. Non avendo il permesso di uscire, facevamo quello che ci pareva fino a quando non suonava la campanella. E dato che a entrambi non dispiaceva affatto che il prof ronfasse senza accorgersi di nulla, non ci rivolgevamo la parola (come se durante le ore normali ce la rivolgessimo, ma vabbè) e leggevamo. Era uno dei pochi momenti in cui Thomas stava zitto.

Durante quelle ore, nell'aula regnava un silenzio totale. Thomas era un ragazzo decisamente alto, pieno di muscoli, capelli scuri, con occhi celestissimi, e in classe era tutt'altro che timido, se c'era qualcuno da buttare fuori poiché faceva chiasso durante le ore di lezione, era lui. Aveva fatto gruppo con le tre persone più stupide e smorfiose della classe: Lettice Green, Grace Evans e Matt Williams, la prima fidanzata con l'ultimo. Un gruppo che mi andava proprio a genio insomma, talmente a genio che appena potevo lo scansavo come una zanzara.

Non credo che molti lo avessero capito, ma quando Thomas metteva mano a un libro, si zittiva completamente.

Durante una delle ore di recupero, mentre io ero impegnato a finire il decimo capitolo del mio libro, entrò in classe una donna sulla mezza età, dall'aspetto per niente simpatico:

"Buongiorno, sono la signora Holling, sostituirò il professore del recupero per un mese, poiché ha avuto diversi problemi familiari" cominciò, sendendosi alla cattedra.

"Siete soltanto voi due quelli che devono affrontare i corsi?" Chiese con aria di disprezzo.

"ehm.. Sì professoressa, siamo solo noi due" risposi prontamente. Almeno su di lei volevo fare una buona impressione, visto che non mi conosceva ancora. Anche se era chiaro che non potesse avere una bella idea di me, visto che quello che stava facendo era sostituire il prof di recupero. Vidi con la coda dell'occhio il volto di Thomas girarsi verso di me e lanciarmi uno sguardo terribile. Cosa voleva?

"Benissimo, cominciate cambiando posto e mettendovi nei due banchi qui davanti alla cattedra. Andiamo, muoversi!"

Che problemi ha questa? pensavo.

Nascosi il libro sotto il banco, ed eseguii i suoi ordini. Thomas fece lo stesso, e si sedette accanto a me.

"Benissimo. Mi è giunta voce che non fate molto durante queste ore, giusto? Rimedierò io."

Lei e i suoi "benissimo". Già la odiavo.

"Per la prossima settimana dovete fare una ricerca sul poeta Baudelaire. Fatela insieme, almeno le possibilità che sia di un livello decente si alzeranno. Avete tempo fino a martedì."

È definitavamente di fuori. Con quale logica dovrei fare una ricerca con lui, che non ci ho nemmeno mai parlato? Non esiste

Quarantacinque minuti dopo

Ormai rassegnato a dover lavorare insieme a quel tipo arrogante, mi avvicinai al suo banco, una volta finita l'ora

"Thomas? Dobbiamo organizzarci per la ricerca"

"Ehm, si"disse con aria scocciata, roteando gli occhi celestissimi.

"Dovresti già avere il mio numero no?"

"Si" rispose frettolosamente, e corse fuori dall'aula, senza nemmeno salutare. Non che lo avesse mai fatto del resto.

Bene, qualcuno normale in questa scuola c'è?

*-*-*-*

Salve a tutti! Ecco qua il primo capitolo di "Don't you trust me?". È la prima volta che pubblico qualcosa su Wattpad, quindi spero di aver scritto decentemente (abbiate pietà di me per favore)
So che probabilmente questo capitolo sarà risultato noioso, ma consideratelo un capitolo introduttivo (parachiappe mode: on)
Detto questo, Sayonara a tutti! 🌸

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