Grace si stropicciò velocemente le mani. Poi prese la sedia, la girò verso di me, e, prendendo un gran respiro, cominciò:
"Allora. Punto numero uno. Tutte le domande che sto per farti non voglio saperle io, ma una persona ignota chiamata W. Punto numero due. Non ti è concesso sapere chi sia W. Punto numero tre. Per quanto riguarda l'ultima domanda, sono io a voler sapere la risposta, e non W. Tutto chiaro?"
Assentii. Ovviamente mi stavo già chiedendo chi potesse essere W, ma non ebbi nemmeno il tempo di soffermarmi un momento sulla questione che subito Grace partì con le domande.
"Bene. Sei fidanzato? Non che non mi immagini la risposta, ma insomma..."
"Ehm...no". Non potei fare a meno di chiedermi per quale arcano motivo Grace volesse sapere se fossi fidanzato. Non ero mai uscito con nessuna ragazza, e credevo che fosse cosa nota. Anzi, era uno dei numerosi fatti che odiavo. Tutti i miei compagni di classe sembravano espertissimi in amore, ed io ero l'unico cretino a non aver mai baciato, nemmeno una volta. Fu in quel momento che mi sentii estremamente stupido. Il pensiero di avere diciassette anni e non aver mai frequentato una ragazza come tutti era alquanto amaro.
"Perfetto. Sei mai stato fidanzato allora?"
"Perché trovi perfet-"
"Rispondi."
"...no"
"D'accordo. Ti piace una ragazza?"
"Si può sapere che razza di domande mi stai facendo? Sembrano organizzate apposta per farmi sentire schifoso e inutile"
"Se tu fossi capace di rispondere alle domande senza porre altre domande saresti meno schifoso e meno inutile probabilmente. Comunque da quello che hai detto deduco di no."
"...già"
"Su su, poco male". Afferrò i libri bianchi dal mio banco, e se li poggiò sulle ginocchia. Notai che in realtà non erano proprio bianchi, ma avevano dei disegni colorati sulla copertina del retro.
Se quello è il retro, chissà quanto deve essere colorata la copertina davanti."Quindi ti piace un ragazzo?"
"Cosa!? No! Ma che domande fai?"
"Oi calmo scricciolo, non impaurisci nessuno con quella statura"
"Sei tu che fai le domande stupide!" Non sapevo nemmeno io come mai fossi sbottato così. Ma sicuramente non mi piaceva un ragazzo. Figurati. Jack Parker gay, perché non bastava essere basso e scricciolo, ci voleva anche quello per non essere rispettato più da nessuno neanche a pagarlo? Che domanda stupida. Anzi, trovai tutte le domande che Grace mi aveva fatto fino a quel momento stupide.
"Non mi piace nessun ragazzo. Non mi piace nessuno, è tanto difficle da capire? Basta con queste domande cretine. Torna dai tuoi amici. E poi, dov'è la Holling? Doveva essere qui venti minuti fa!"
"Wo wo wo calmo scricciolo. Ti ho detto che non voglio saperle io queste cose, ma W. Rifattela con lui. Cioè, rifattela mentalmente con lui, visto che non puoi sapere chi sia... E poi manca l'ultima domanda"
"Va bene, ma dopodiché sparisci".
"Sparisco se mi va". Dicendo questo aprì uno dei libri bianchi, e cominciò a sfogliarlo dalla fine.
"Thomas è tuo amico?"
"Thomas?"
"No, chi? Sì, Thomas!"
Di nuovo una domanda cretina. Quella inoltre era la domanda che interessava a lei e non a W. Nemmeno io sapevo che relazione ci fosse tra me e Thomas, e dovevo andare a dirlo a lei?
"Affari miei. E poi, perché leggi quel libro al contrario?"
"Se mi rispondi ti spiego come mai leggo al contrario"
I libri prevalgono. Ma sì, basterà dire che è amico mio.
"Sì, è mio amico...credo"
"Quanto sai essere poco convincente". Si alzò, poggiando i libri sul banco. Si tolse i due elastici che tenevano strette le trecce e cominciò a scioglierle. Conclusa l'operazione, spostò una ciocca di capelli dall'altro lato della testa. Poi mise una mano nella tasca della sua felpa e tirò fuori un tubetto nero e uno specchio piccolissimo. Svitò il tubetto nero, dal quale uscì una specie di pettine altrettanto nero, e se lo passò sulle ciglia che si allungarono subito. Poi rimise tutto in tasca. Ecco, ora sembrava decisamente di più la Grace antipatica che ero abituato a vedere. Riprese i libri, e uscì dalla porta, senza dire niente. Tempo due secondi, e vedo riaffiorare la sua testa dalla porta.
"Comunque, questi sono manga, e si leggono al contrario, da destra a sinistra!"
E detto questo, filò via. La Holling non si fece vedere per il resto dell'ora.
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Don't you trust me?
RomanceJack Parker, diciassette anni, frequenta la quarta superiore. Odia tutto e tutti, va male a scuola, è completamente asociale, e non ha alcun tipo di obiettivo se non quello di leggere dalla mattina alla sera. Non sopporta un'infinità di cose, in par...