Thomas POV
"Che schifo!" esordì Grace sedendosi a gambe incrociate sul tappetino rosso e poggiando accanto a lei quei suoi fumetti "l'ho sempre detto che dovremmo dare una pulita qua dentro. Insomma, non si riesce a respirare dalla polvere!" e mentre diceva questo, tossì sonoramente.
"Puliremo poi. Intanto dimmi cosa ha detto lui". Non stavo più nella pelle, e lei si concentrava sul livello di sporcizia di quel posto! Sembrava una tortura destinata a non finire mai.
"Non è che se lo chiami per nome ti sente. Comunque, gli ho spiegato che sei W. Calmo, non sa che W sei tu, sa che le domande che gli ho fatto provengono da W.". Aggiunse quest'ultima informazione molto probabilmente perché si era accorta di come mi stessi già impanicando.
"Bene". Forza Thom, la prima domanda. Non dovrebbe avere una ragazza, ma non si sa mai, magari non lo ha detto a ness-
"Non è fidanzato"
"E fin qui ci siamo. Non era difficile da capire".
"Ah bhè, se è così facile capire cosa pensa allora puoi anche indovinare da solo le altre risposte". Poggiò una mano in terra, tra la polvere, e accennò ad alzarsi.
"E va bene va bene scusa, vai avanti!" Non potevo permettermi che Grace si rifiutasse di parlare. Era la mia unica fonte di informazioni.
Grace roteò gli occhi, stizzita.
"Ma tu guarda con che razza di persona devo avere a che fare. Comunque non è nemmeno mai stato fidanzato. Cosa che secondo la mia modesta opinione dovrebbe farti rifle-""Zitta e vai avanti"
"Mi pare un po' complicato tesoro, deciditi: o sto zitta, o vado avanti"
"Avanti"
"Già meglio. Non gli piace una ragazza"
"Questo vuol dire che-"
"No, non gli piace nemmeno un ragazzo. In effetti forse gli ho posto male la domanda, in questo modo non sappiamo se è gay o etero o altro. Ma è già qualcosa, sappiamo che al momento non è innamorato"
"Già... È già qualcosa in effetti... Però può anche darsi che non abbia voluto dirtelo, non sono cose che si confessano così facilmente". Pensavo veramente ciò che avevo detto, forse spinto più dalla speranza che veramente non avesse confessato nulla a Grace, piuttosto che dalla realtà, molto più plausibile, dei fatti.
"Già, già, possibile... Thom, in realtà ce ne sarebbe un'altra". Tirò fuori queste parole con una voce così flebile che mi preoccupai, anche se non avevo idea di cosa preoccuparmi.
"Un'altra cosa?"
"Un'altra risposta"
"Ma io non ti avevi detto di fargli altre domande"
"Gliel'ho fatta io infatti..."
"Parla"
"Sei suo amico"
"Eh?"
"Così ha detto lui. Gliel'ho chiesto io a Jack, gli ho chiesto cosa tu fossi per lui, e ha esistato un po', e poi ha detto che tu sei suo amico e-"
"Ehi grace calma, va bene. Ti ringrazio per avergli chiesto anche questo. Non hai fatto nulla di sbagliato, semmai il contrario, quindi ancora grazie, d'accordo?" Dicendo questo la tirai su da terra, e la abbracciai, fregandomene di poterle non sembrare forte o impassibile o altro. Non ne avevo bisogno: era l'amica migliore che potessi desiderare.
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Don't you trust me?
RomanceJack Parker, diciassette anni, frequenta la quarta superiore. Odia tutto e tutti, va male a scuola, è completamente asociale, e non ha alcun tipo di obiettivo se non quello di leggere dalla mattina alla sera. Non sopporta un'infinità di cose, in par...