~29~ Finally

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Erano passati già dieci minuti da quando avevo concluso la conversazione con Grace, ma di Thomas neanche l'ombra. Chissà cosa aveva per la testa. Perché andare praticamente tutti i giorni da Grace? Capisco che sia la sua migliore amica, ma così è un po' troppo. Che siano fidanzati? Scossi la testa. No, figurati se quella testa di rapa è capace di tenersi una ragazza. Non che io lo fossi. Del resto, era molto più probabile che si fidanzasse lui, figo com'era. Ad un tratto, sentii il suono del campanello premuto ad intermittenza: Thom. Dio, ma è capace di suonare un campanello senza rischiare ogni singola volta di mandarlo in tilt? Andai ad aprirgli, e come sempre lui si diresse a corsa in camera, salutandomi allegro con un "Hey, Jackino bello!"
Arrivato anche io in camera, lo trovai come al solito sulla mia sedia comoda. Decisi che era il momento di chiarire una volta per tutte.

"Thom, dobbiamo chiarire una cosa" esordii con tutta la convinzione possibile.

"Ovvero?" rispose. Cominciò a far girare lentamente la mia sedia dandosi piccole spinte col braccio.

"Senti. Io sono sempre stato sincero con te." come se avessi altre possibilità. "Ma tu non lo sei con me"

Dai Thom, diglielo.

"Che intendi dire?" Era visibilmente confuso, e corrugò la fronte ascoltando la mia affermazione. Nel frattempo, girava sempre più velocemente con la sedia.

"Quanto è lontana la casa di Grace da qui? Ogni volta ci metti un secolo"

La sedia, ormai velocissima, smise di girare con un rumore secco. Gli occhi di Thomas si spalancarono per un secondo, come se avessi scoperto un segreto indicibile o gli avessi dato una notizia sensazionale, per poi ritornare immediatamente come prima. Alzò lo sguardo, puntandomi i suoi occhi blu dritti sui miei. Sembrava impanicato. Bingo.

"C-cosa? No, io... Come fai a saperlo?"

"Me lo ha detto Grace. Tipo dieci minuti fa."

Alle mie parole, spalancò di nuovo gli occhi. Era così importante che non sapessi questo fatto?

"Grace? Ne sei sicuro?" Aveva la voce come atterrita. Cominciai a dubitare di ciò che avevo fatto. Forse era davvero importante che non sapessi. Ma ormai, in qualunque caso, il danno era fatto.

"Già. Al 110%."

"Poprio la Grace che conosciamo noi? Grace Evans?"

Mi limitai a lanciargli uno sguardo di affermazione. Non fraintese, perché spalancò gli occhi una terza volta, anche se meno rispetto alle precedenti. Cominciò a borbottare tra di sé.

"Oh Cristo. Grace, dannata traditrice... Se ti prendo ti rom-"

"Allora, mi vuoi dire che c'è? Questa è l'ultima lizione, e non vorrei perdere altro tempo se non ti dispiace."

Prese un gran respiro, e si mise le mani sui fianchi. Oh, finalmente sputa il rospo.

"Bhè... Ecco... Grace è la mia ragazza."

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Salve popolo. Chiedo umilmente scusa per l'enorme ritardo di pubblicazione, ma ero in vacanza, e internet era una parola sconosciuta in quel luogo. Poiché anche questa domenica non potrò pubblicare, ho deciso di anticipare ad oggi. Scusatemi ancora. Detto questo, Sayonara a tutti! 🌸

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