Jack POV
Dopo quel pomeriggio non ebbi più notizie di Thom. Quello fu il nostro ultimo incontro per studiare assieme. Anche se, alla fine, quella volta ci eravamo permessi di non studiare niente. Passai i restanti giorni di vacanza assieme ai miei, che erano tornati proprio la mattina successiva. Avevo deciso, come sempre, di spendere la maggior parte del periodo natalizio con loro, poiché una volta finite le vacanze sarebbero ripartiti. Li aggiornai su quella che mio padre aveva fieramente definito operazione "mi faccio un amico così acchiappo una ragazza". Tentai di spiegargli che Grace non faceva parte dei miei interessi, e che era solo un' amica.
In realtà non sapevo bene come definire Grace. Non parlavo molto con lei, di solito era lei che mi approcciava in qualche modo, spesso con una delle sue domande strane. C'era un mistero che incombeva su di lei che proprio non riuscivo a spiegarmi: quando aveva a che fare solo con me o con Thomas si comportava in modo carino e dolce. Se non eravamo a scuola poi, anche il suo aspetto si raddolciva, poiché non perdeva occasione per farsi due trecce che le contornavano il viso in un modo che io ritenevo perfetto. Quando però di mezzo c'erano anche Matt e la sua ragazza, diventava una vipera quasi quanto Lettice, con quei capellacci tutti spostati da un lato. Ecco, io non riuscivo a comprendere questo cambiamento di personalità così radicale.
Non mancai di raccontare ai miei, con non poca fierezza, di come avessi finalmente trovato un amico con cui passavo un po' di tempo. Per fare contenta mia madre, sottolineai a dovere il fatto che studiassimo molto spesso insieme, e mi assicurai di farle notare che ero migliorato a scuola. Omisi qualche particolare, tipo il metodo con cui Thomas aveva ottenuto la mia amicizia.
Nonostante ciò, Thomas sparì dalla circolazione per tutta la durata delle vacanze. Parecchie volte avevo preso in mano il telefono per mandargli un messaggio. Ma non lo feci mai. Lo volevo fare, così, per sapere come stava, ma c'era un particolare che mi impediva di scrivergli: Thom era fidanzato. Non mi dava fastidio il fatto che fosse fidanzato in sé. Era una sensazione strana. Era come se non mi sentissi più degno di far parte della vita di Thomas. La sua vita, in quel momento, era Grace, ed io mi sentivo come se non avessi il diritto di immischiarmi. A Thom non sarebbe importato nulla se gli avessi scritto. Tuttavia al tempo stesso ero preoccupato, poiché non si era fatto sentire da diversi giorni. Alla fine, convinsi me stesso a non farci caso, e a lasciarlo in pace: Thom si stava sicuramente divertendo a passare le vacanze con la sua ragazza, ed io ero felice per lui e non dovevo disturbarlo. O almeno, così credevo.
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Salve popolo. Per farmi perdonare per il ritardo della pubblicazione (il capitolo 31 è infatti uscito lunedì e non domenica) ho deciso di pubblicare una volta in più questa settimana, quindi il capitolo 32 è uscito oggi, e il 33 uscirà domenica. Colgo l'occasione per porvi una domanda: cosa ne pensate di "Don't you trust me?" in generale? Cosa dovrei cambiare? In cosa potrei migliorare? Apprezzerei molto la vostra opinione.
Detto questo, Sayonara a tutti! 🌸
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Don't you trust me?
RomanceJack Parker, diciassette anni, frequenta la quarta superiore. Odia tutto e tutti, va male a scuola, è completamente asociale, e non ha alcun tipo di obiettivo se non quello di leggere dalla mattina alla sera. Non sopporta un'infinità di cose, in par...